Caterina d'Ungheria

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Caterina d'Ungheria
regina consorte di Serbia
In carica1276 - 1282
NascitaUngheria, 1256 circa
Mortedopo il 1314
DinastiaArpadi
PadreStefano V d'Ungheria
MadreElisabetta la Cumana
Consorte diStefano Dragutin di Serbia
FigliStefano Ladislao II di Sirmia, Elisabetta di Bosnia, Urošica
Religionecattolicesimo

Caterina d'Ungheria (in ungherese Katalin; in serbo Каталина?, Katalina) (Ungheria, 1256 circa – dopo il 1314) fu la seconda figlia di Stefano V d'Ungheria e di Elisabetta la Cumana, divenuta regina consorte di Serbia per via del matrimonio contratto con Stefano Dragutin di Serbia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Caterina era la seconda dei sei figli avuti da Stefano V d'Ungheria e da sua moglie Elisabetta la Cumana. Anche sua sorella Elisabetta divenne regina di Serbia, in virtù del suo matrimonio contratto con il fratello di Stefano Dragutin, Stefano Milutin. Uno dei fratelli di Caterina fu Ladislao IV, re d'Ungheria nel corso della sua vita.

I nonni paterni di Caterina erano Béla IV d'Ungheria e sua moglie Maria Lascaris.

Regina[modifica | modifica wikitesto]

I tentativi del nonno di Caterina, Bela IV d'Ungheria, di rendere maggiormente sicuri i confini meridionali mentre si espandeva verso l'Adriatico necessitavano della presenza di alleati nobili che potessero presidiare la Sirmia (è il caso di Giovanni Angelo, uno dei figli dell'imperatore bizantino Isacco II Angelo) e la Slavonia (ad esempio Rostislav Michajlovič). Tuttavia, non occorreva soltanto che si trattasse di alleati capaci, ma anche di figure strettamente imparentate con la famiglia reale, quella degli Arpadi. L'ipotesi maggiormente ragionevole, che peraltro costituiva un'efficace strategia per neutralizzare la minaccia costituita dalla Serbia guidata dalla potente dinastia dei Nemanjić, appariva quella di rinsaldare i legami diplomatici tra Serbia e Ungheria, anche a costo di ricorrere alla forza. Più nello specifico, un matrimonio dinastico avvenne nel 1268 circa, a seguito dell'infruttuosa campagna compiuta da Stefano Uroš I e finalizzata a conquistare Macva (oggi Macsó). Fu in quel contesto che si celebrarono le nozze tra Caterina d'Ungheria e il figlio di Stefano Uroš II, Stefano Dragutin di Serbia.[1] Una più attenta analisi delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Serbia nel periodo 1240-1265, e in particolare intorno al 1250, suggerisce in maniera pressoché certa che il matrimonio tra Elena d'Angiò (di origine verosimilmente francese) e Stefano Uroš avvenne per scopi squisitamente politici. Tale ricostruzione consentirebbe di comprendere i successivi sviluppi nelle relazioni serbo-ungheresi.

Ad esempio, è noto che Dragutin ricevette Macva, Usor e Soli (nei pressi della moderna Tuzla) dal cognato Ladislao IV d'Ungheria dopo aver ceduto il trono serbo al fratello Milutin nel 1282. Si è ipotizzato che egli venisse chiamato re di Sirmia perché questi territori a sud della Sava comprendevano quelli che un tempo erano chiamati Sirmia ulterior dagli Ungari, anche se soltanto la Sirmia citerior, situata tra la Sava e il Danubio, era nota come Sirmia (Srem). Dragutin ricevette molte di queste terre in virtù del suo matrimonio con Caterina.[2]

I figli di Caterina erano eredi al trono di Ungheria quando il fratello di Caterina, Ladislao, morì senza aver avuto figli. Negli ultimi anni della sua vita, Ladislao era giunto a ripudiare sua moglie, Elisabetta di Sicilia, trascorrendo il suo tempo con le comunità cumane presenti nel suo regno. Tuttavia, i figli di Caterina non ereditarono l'Ungheria, la quale passò invece in mano a un lontano cugino, Andrea III. Ad ogni modo, la sua pretesa fu contestata perché altri monarchi europei si ritenevano maggiormente legittimati ad acquisire il trono magiaro. Fu questo anche il caso di uno dei figli di Caterina, Stefano Ladislao II di Sirmia, che non rinunciò mai alle sue pretese sull'Ungheria anche dopo la morte di Andrea III nel 1301. Caterina e suo figlio risultarono spesso in competizione con i suoi nipoti. Il nipote di Caterina, Carlo Martello d'Angiò, assegnò loro il comitato della Slavonia, malgrado non gli appartenesse.

Mentre era in visita alla corte serva intorno al 1268 per partecipare a dei negoziati poi falliti per un'alleanza matrimoniale, un inviato bizantino fornì una descrizione dell'ambiente in modo sprezzante:

«Il Gran Re [Uroš], così come viene chiamato, trascorre la sua vita con uno stile talmente semplice da poter essere considerato vergognoso per un funzionario qualunque attivo a Costantinopoli; la nuora ungherese del re [Katalin] lavora al filatoio con un vestito da quattro soldi; la famiglia mangia come un branco di cacciatori o come dei ladri di pecore.[3]»

Verso la fine della sua vita, il marito di Caterina si allontanò con gli alleati con cui aveva stretto rapporto in Ungheria, preferendo rafforzare i suoi legami in Serbia. In seguito divenne monaco e cambiò il suo nome in Teoctisto. Morì nel 1316 e fu sepolto nel monastero di Đurđevi Stupovi, vicino a Novi Pazar.

La stessa Caterina morì qualche tempo dopo il 1314, ma diversi storici hanno continuato a ritenere incerto il periodo in cui morì.[4]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Caterina e Stefano Dragutin ebbero tre figli:[5]

  • Stefano Ladislao II, re della Sirmia (1316-1325).
  • Elisabetta, sposatasi nel 1284 con Stefano I, bano di Bosnia, e madre di Stefano II, anch'esso bano di Bosnia.
  • Urošica, fattosi monaco e venerato come santo dalla Chiesa ortodossa.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Andrea II d'Ungheria Béla III d'Ungheria  
 
Agnese d'Antiochia  
Béla IV d'Ungheria  
Gertrude di Merania Bertoldo IV d'Andechs  
 
Agnese di Rochlitz  
Stefano V d'Ungheria  
Teodoro I Lascaris  
 
 
Maria Lascaris di Nicea  
Anna Comnena Angelina Alessio III Angelo  
 
Eufrosina Ducena Camatera  
Caterina d'Ungheria  
 
 
 
 
 
 
 
Elisabetta dei Cumani  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Hungary Kings, Medieval Lands, su fmg.ac, agosto 2012. URL consultato il 27 dicembre 2022.
  2. ^ (EN) Gordon McDaniel, On Hungarian-Serbian Relations in the 13th Century: John Angelos and Queen Jelena, in Ungarn-Jahrbuch, vol. 12, 1982/1983, pp. 43-50.
  3. ^ Fine (1994), p. 204.
  4. ^ (EN) Catherine Árpád, su fmg.ac. URL consultato il 27 dicembre 2022.
  5. ^ (EN) Serbian Kings, su fmg.ac, agosto 2012. URL consultato il 27 dicembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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