Campo di internamento di Tossicia

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Campo di internamento di Tossicia
Ubicazione
Stato Regno d'Italia
RegioneAbruzzo
CittàTossicia
Coordinate42°32′44.9″N 13°38′51.9″E / 42.545806°N 13.64775°E42.545806; 13.64775
Informazioni generali
TipoCampo di prigionia
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Il Campo di internamento di Tossicia, in provincia di Teramo, è stato uno dei numerosi campi di internamento istituiti dal governo fascista in seguito all'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, per rinchiudervi persone di etnie non desiderate, stranieri e oppositori antifascisti. Il campo è stato attivo dall'agosto 1940 fino al 1944[1][2].

Il campo nacque per imprigionare i rom provenienti da Postumia, per epurare l'Istria dai gruppi di etnia rom e sinti[3], nonché per internare cinesi e slavi[4], similmente al pre-esistente campo di Gonars, in provincia di Udine[3].

Nel 1940-41 furono anche ospitati al campo almeno 28 profughi ebrei stranieri di nazionalità tedesca, austriaca o polacca, provenienti perlopiù dal campo di internamento di Manfredonia; si trattò solo di una sistemazione provvisoria prima del trasferimento ad altra località, che per la maggior parte di loro fu il campo di internamento di Civitella del Tronto.[5] Nessun ebreo risulta presente al campo di Tossicia nell'estate del 1943 o nel periodo dell'occupazione tedesca. I 12 ex-internati ebrei del campo, che furono deportati e uccisi ad Auschwitz, furono tutti arrestati in altra località.

Il campo era suddiviso tra largo Belvedere e piazza Umberto I, negli edifici noti come casa Mirti, casa Fabii e casa De Marco, con una capienza totale di 115 posti, divisi nei tre diversi fabbricati.[2] All'ingresso di questi fabbricati venne impressa l'effigie di Benito Mussolini, ancora oggi visibile su alcuni di essi.[1][2]

Il direttore del campo fu il podestà di Tossicia, Nicola Palumbi.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Archivio Storico Comunale - Inventario (PDF), su comune.tossicia.te.it, Comune di Tossicia, p. 6, 172, 173. URL consultato il 26 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ a b c Archivio Comunale di Tossicia, cat. XV, b1, fascicolo 20.
  3. ^ a b 1940-1943 I campi di concentramento fascisti per rom e sinti, su Porrajmos.it.
  4. ^ Igino Addari, Tossicia - Tra storia e mistero (PDF), Comune di Tossicia. URL consultato il 26 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2020).
  5. ^ Ebrei stranieri internati in Italia.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]