Caesar II

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Caesar II
videogioco
Una provincia romana in Sardegna
PiattaformaMS-DOS, Mac OS
Data di pubblicazioneWindows:
4 settembre 1995
Zona PAL 1995

Mac OS:
1995

GenereStrategia in tempo reale
TemaAntica Roma
OrigineRegno Unito
SviluppoImpression Games
PubblicazioneSierra On-line
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputMouse, tastiera
SupportoCD-ROM
Distribuzione digitaleGOG.com
Requisiti di sistemaPC: MS-DOS 5.0 o superiore, RAM 4 MB, Scheda video compatibile VGA
Fascia di etàESRBE · USK: 6
SerieCaesar
Preceduto daCaesar
Seguito daCaesar III

Caesar II è un videogioco manageriale strategico in tempo reale (RTS) sviluppato da Impression Games e distribuito da Sierra On-line nel 1995. È il secondo capitolo della serie Caesar e ha avuto un seguito, Caesar III.

L'azione del gioco si svolge sempre al tempo dell'antica Roma e il suo scopo consiste nell'edificare e difendere una città.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

L'inizio del gioco si svolge in Italia, e i giocatori hanno la possibilità di civilizzare adiacenti province barbare in modo da estendere l'impero, dato che ogni provincia civilizzata sblocca le province adiacenti. Anche un rivale computerizzato può completare le missioni previste, impedendo al giocatore di civilizzare quella provincia e permettendo loro di civilizzare le province adiacenti (il computer è noto per civilizzare una provincia che non avrebbe potuto selezionare quando ha civilizzato con successo l'ultima, il che significa che è un evento randomizzato, piuttosto che dato dall'IA). Al contrario di giochi come Faraon o il proprio seguito Caesar III, la provincia e la città sono due sfere diverse, così come nell'ambito militare. Certe missioni richiedono che il giocatore pacifichi una provincia migliorando le condizioni cittadine a un certo livello, senza nel frattempo soffrire di perdite militari, incorrere nell'ira del Cesare, e spesso anche superare un eventuale tempo limite. I fattori maggiori nella città sono disoccupazione/carenza di lavoro, tasse, stipendi, scorte di cibo, presenza e morale militare, e richieste militari.

La partita è vinta quando il giocatore ottiene il controllo di un numero di province sufficienti a diventare Cesare. È invece persa se il computer diventa il Cesare, il Cesare originale rimuove il giocatore per via dei debiti eccessivi, il limite di tempo viene superato, le richieste imperiali non sono soddisfatte, o la città viene conquistata.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Valutazioni professionali
Testata Giudizio
CGW [1]
Next Generation [2]
Computer Games Strategy Plus [3]
MacUser [4]
PC Games B[5]

Caesar II è stato finalista dell'edizione 1995 del premio "Gioco Strategico dell'Anno della Computer Gaming World, premio vinto a pari merito da Command & Conquer e Heroes of Might and Magic. Stessa cosa è accaduta per il premio miglior strategico di PC Gamer, vinto anch'esso da Command & Conquer.[6]

Caesar II e il suo predecessore sono stati considerati, insieme, al 96° tra i migliori giochi di computer di sempre nel 1997. Secondo Sierra On-Line, le vendite combinate di Caesar e Caesar II verso la fine di marzo 1996. Da solo, Caesar II ha venduto 500 000 copie nel tardo 1998[5], e ha infine raggiunto 2,5 milioni di copie vendute in tutto il mondo[7].

Caesar II è stato considerato simile all'originale SimCity.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Arinn Dembo, The Governor's Race: Building Rome Can Make Your Day in Sierra's Caesar II, n. 138, Computer Gaming World, gennaio 1996, p. 304.
  2. ^ (EN) Carpe Diem, in Next Generation, n. 14, Imagine Media, febbraio 1996, p. 175.
  3. ^ (EN) Caesar II, in Computer Games Strategy Plus, 9 febbraio 1996. URL consultato il 16 novembre 2018 (archiviato il 1º gennaio 1997).
  4. ^ (EN) Roman Loyola, The Game Room, in MacUser, aprile 1997. URL consultato il 16 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2000).
  5. ^ a b (DE) Thomas Borovskis, Brot und Spiele, in PC Games, ottobre 1998, pp. 116-117.
  6. ^ (EN) James Flynn, Steve Owen, Matthew Pierce, Jonathan Davis e Richard Longhurst, The PC Gamer Top 100, in PC Gamer UK, n. 45, luglio 1997, pp. 51–83.
  7. ^ (EN) Mathew Aitken, Real Business Case Study: David Lester, su Company Formation Blog, 6 febbraio 2013. URL consultato il 24 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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