Assedio di Nisibis
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- Assedio di Nisibis – ad opera di Lucio Licinio Lucullo;[1]
- Assedio di Nisibis – ad opera dell'imperatore romano, Traiano, nel corso delle sue campagne partiche del 115;[2]
- Assedio di Nisibis – ad opera dell'imperatore romano, Lucio Vero, nel corso delle sue campagne partiche (nel 165);[3]
- Assedio di Nisibis – durante la prima fase delle campagne partiche di Settimio Severo;
- Assedio di Nisibis – ad opera delle armate partiche (senza successo), che provocarono la successiva reazione romana dell'Imperatore Settimio Severo negli anni 197-198;[4]
- Battaglia di Nisibis – che vide la vittoria dei Parti sulle armate romane in ritirata dopo la morte di Caracalla;[5]
- Assedio di Nisibis – ad opera del re sasanide, Ardashir I, nel corso delle sue prime campagne in Mesopotamia contro l'Impero romano del 229-230;[6]
- Assedio di Nisibis – ad opera del re sasanide, Ardashir I, nel corso delle sue seconde campagne in Mesopotamia contro l'Impero romano del 237-240 che ebbe successo;[7]
- Assedio di Nisibis – ad opera dell'Imperatore romano Gordiano III contro le armate sasanidi di Sapore I, nel corso delle sue campagne in Mesopotamia, il cui esito finale fu a favore delle armate romane;
- Assedio di Nisibis – durante le Campagne siriano-mesopotamiche di Sapore I;
- Assedio di Nisibis – durante il quale Odenato occupò e distrusse la città;[8]
- Assedio di Nisibis – ad opera del figlio del re sasanide Sapore II, Narsete, nel corso delle sue campagne in Mesopotamia contro l'Impero romano;[9]
- Assedio di Nisibis – ad opera del re sasanide, Sapore II;
- Assedio di Nisibis – ad opera del re sasanide, Sapore II;
- Assedio di Nisibis – ad opera del re sasanide, Sapore II;
- Assedio di Nisibis (422) – ad opera delle armate romane del magister militum, Ardaburio;
- Assedio di Nisibis – ad opera del generale bizantino Belisario nel corso delle Campagne siriano-mesopotamiche di Cosroe I del 540-545.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, XXXV, 6-7.
- ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LXVIII, 23.
- ^ Luciano, Hist., 15.
- ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LXXVI, 9.
- ^ Cassio Dione Cocceiano – Storia romana, LXXIX, 26-27.
- ^ Zonara, L'epitome delle storie, XII, 15; Giorgio Sincello, Selezione di cronografia, 437, 15-25 (pp.673, 17-674).
- ^ Zonara, L'epitome delle storie, XII, 18; Giorgio Sincello, Selezione di cronografia, 681.
- ^ Zosimo, Storia nuova, I, 39.1.
- ^ Michele siriaco, Cronaca, VII, 3; Giorgio Cedreno, Compendium Historiarum, pp. 516-517.