Asphodelus macrocarpus

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Asphodelus macrocarpus
Asphodelus macrocarpus
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
Ordine Asparagales
Famiglia Asphodelaceae
Sottofamiglia Asphodeloideae
Genere Asphodelus
Specie A. macrocarpus
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Spermatophyta
Ordine Liliales
Famiglia Liliaceae
Genere Asphodelus
Specie A. macrocarpus
Nomenclatura binomiale
Asphodelus macrocarpus
Parl.
Nomi comuni

Asfodelo montano

L'asfodelo montano (Asphodelus macrocarpus Parl.) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asphodelaceae[1][2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere deriva dal greco ἀσφόδελος (asphódelos), nome usato dagli antichi greci che ritenevano queste piante presenti nei prati dell'Averno[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dettaglio dell'infiorescenza

Pianta perenne, glabra, alta 6 - 12 dm; rizomi ingrossati e allungati; fusto eretto; afillo, semplice cilindrico; foglie basali nastriformi, larghe 2-4-cm e lunghe fino a 60–70 cm, facilmente ripiegate a metà; racemo apicale denso e allungato, cilindrico, alla base con qualche accenno di rametti; fiori (diametro 4 cm), con tepali lineari spatolati, bianche con venatura centrale verde.

Fiorisce da maggio a giugno.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Pascoli e forre da 700 a 1800 m. È diffusa nei principali gruppi montuosi italiani, ma è poco comune.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Usata fin dall'antichità, Mattioli scrive che le radici, in decotto, "scaldano", sono diuretiche ed emmenagoghe. Per uso esterno le consigliava inoltre per ulcere e infiammazioni ai seni e ai testicoli. Nelle tradizioni popolari il tubero fresco, unito a cipolla, veniva usato per l'alopecia. I fiori e i tubercoli schiariscono la pelle e venivano utilizzati freschi per nascondere le efelidi.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Asphodelus macrocarpus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 15 luglio 2021.
  2. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  3. ^ Emilio Chiovenda, Asfodelo, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929. URL consultato il 9 febbraio 2016.
  4. ^ F.Mearelli e C.Tardelli, Maremma mediterranea in "Erboristeria domani", luglio-agosto 1995.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Galetti, Abruzzo in fiore, Edizioni Menabò - Cooperativa Majambiente, 2008.

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