Amerigo Vespucci (incrociatore)

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Amerigo Vespucci
Regia Nave Amerigo Vespucci nel 1903
Descrizione generale
Tipoincrociatore
ClasseFlavio Gioia
In servizio con Regia Marina
CantiereArsenale di Venezia, Italia
Impostazione9 dicembre 1879
Varo31 luglio 1882
Completamento1º settembre 1884
IntitolazioneAmerigo Vespucci, navigatore italiano
Radiazione22 gennaio 1928
Destino finaleDemolito nel 1928
Caratteristiche generali
Dislocamento2.751 t
LunghezzaF.t. 84,50 m, pr/pp: 78,00 m m
Larghezza12,78 m
Pescaggio5,48 m
Propulsionevela e motore
Apparato motore: una motrice orizzontale a vapore Ansaldo, otto caldaie, una elica; potenza 3.340 CV
Armamento velicoBrigantino a palo
Velocità13,6 nodi (25,19 km/h)
Capacità di carico500,00 t di carbone
Equipaggio268 (dal 1893 270)
Armamento
Armamento1884-1893

dopo il 1893: 4 pezzi da 120 mm

CorazzaturaProtezione orizzontale di tipo cellulare sul ponte di coperta
fonti citate nel corpo del testo
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L'Amerigo Vespucci fu un veliero della Regia Marina, costruito dall'Arsenale di Venezia come incrociatore e varato nel 1882. Fu la prima nave militare ad essere intitolata al celebre esploratore e navigatore Amerigo Vespucci.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Progettato dall'Ispettore Generale Carlo Vigna, l'Amerigo Vespucci era un brigantino a palo con scafo in acciaio, con tre alberi più bompresso.

Superficie velica[modifica | modifica wikitesto]

L'incrociatore era armato con vele quadre e di taglio; la velatura consisteva in vele quadre agli alberi trinchetto e maestro, randa e controranda all'albero di mezzana e fiocchi a prua.

Apparato motore[modifica | modifica wikitesto]

L'apparato motore era rappresentato da una motrice orizzontale a vapore costruita dall'Ansaldo di Sampierdarena e otto caldaie, che davano potenza ad una elica. Il ponte di coperta era protetto da una struttura orizzontale a cellule[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La nave venne utilizzata come ammiraglia della Regia Marina soprattutto in missioni all'estero. Navigò in Mar Rosso in occasione dell'occupazione di Massaua, successivamente espletò numerose missioni in Sudamerica per seguire la politica di salvaguardia degli interessi commerciali italiani là presenti. Trasferita per missioni in altre acque, ritornò in America Meridionale per attività di presenza, e in tale periodo fu presente a bordo il guardiamarina Luigi di Savoia, Duca Degli Abruzzi.

Nel 1893 rientrò definitivamente in Italia e fu trasformata nelle sovrastrutture e nell'armamento, che fu ridotto, per essere impiegata come nave scuola per gli Allievi della Regia Accademia Navale in complessive ventisei campagne di addestramento. Al termine dell'ultima campagna d'istruzione nel mare Mediterraneo occidentale, nel 1927, fu posta in disarmo e radiata dalla Regia Marina nel 1928. L'ultimo comandante dell'Amerigo Vespucci fu il capitano di fregata Augusto Radicati di Marmorito, che prese poi, nel 1931, il comando della successiva e celebre Amerigo Vespucci.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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