Adwoa Aboah

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Adwoa Aboah
Adwoa Aboah per Love Magazine nel 2017
Altezza173[1] cm
Misure81-62-89
Scarpe40 (UE) - 9 (US)
OcchiCastani
CapelliCastani - Rossi

Adwoa Caitlin Mariah Aboah (Westminster, 18 maggio 1992) è una modella e attivista britannica, ha posato per le copertine di American Vogue, Vogue Italia, Vogue Polonia, Time e i-D. È la fondatrice di Gurls Talk.[2][3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Adwoa Aboah è nata a Westminster, Londra. Suo padre, Charles Aboah, è un location scout ghanese mentre sua madre, Camilla Lowther, è un'agente fotografica, discendente del Conte di Lonsdale.[2] È la sorella maggiore di Kesewa Aboah e cugina di secondo grado di Matilda Lowther, entrambe modelle.

Si è laureata alla Brunuel University in Modern Drama nel 2013.

Adwoa Aboah ha sfilato e posato per diverse case di moda, fra le quali Calvin Klein, Fendi, DKNY, Kenzo, Erdem, Chanel, Karl Lagerfield, Versus (Versace), Topshop e Fenty x Puma.

Nel 2013 ha fondato l'agenzia di moda AAMØ Casting con l'amica e casting director Madeleine Østlie.[4]

Nel 2017 è stata nominata "Donna dell'anno" dalla rivista British GQ e ha debuttato a Hollywood recitando accanto a Scarlett Johanson nel film Ghost in the Shell di Rupert Sanders. Dopo aver sofferto di depressione, Aboah ha fondato Gurls Talk, un'organizzazione senza fini di lucro che si occupa di promuovere la salute mentale femminile e offre una piattaforma in cui le adolescenti e le adulte, anche di genere non binario, possono discutere liberamente di problemi legati alla psiche.[2] L'anno successivo è stata ritratta sulla copertina del Time Magazine (maggio 2018), che l'ha definita una delle "Leader della prossima generazione".[5]

Nel 2018 Aboah è stata inserita nella lista delle migliori 50 modelle stilata dal sito models.com; lo stesso anno ha preso parte alla pubblicità di Revlon's PhotoReady Insta-Filter™ Foundation; inoltre, la duchessa Meghan del Sussex, in qualità di guest editor della rivista British Vogue, l'ha scelta assieme ad altre quattordici donne per la copertina della rivista.

Il 6 Marzo 2019 Mattel ha celebrato il sessantesimo anniversario della creazione della Barbie con venti bambole ispirate ad altrettante donne che si si sono distinte in diversi ambiti, fra le quali Yara Shahidi, Naomi Ōsaka e Adwoa Aboah.[6][7][8]

Nel 2020 Powerlist l'ha inclusa per la prima volta fra i 100 britannici di origine africana e afrocaraibica più influenti.

Nel 2021 è stata nominata "attivista global” di Rimmel London.[3]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Adwoa Aboah ha dichiarato di aver sofferto di depressione e di essere stata dipendente da alcol e droga. Dopo un periodo in un centro di disintossicazione, Aboah ha tentato il suicidio ed è stata quattro giorni in coma.[9][10]

Ha avuto una relazione con il fotografo Tyrone Lebon.

Il nome Adwoa significa "nata di lunedì" e viene attribuita a tutte le bambine nate in quel giorno della settimana, secondo la tradizione Akan.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • Top Boy – serie TV, 6 episodi (2022 - incorso)
  • Willow – serie TV (2022 - in corso)

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Shrimps, regia di Oliver Hadlee Pearch e Max Weiland (2014)
  • The Lonely Whale, regia di Sophie Tablet (2016)
  • Sampha (No One Knows Me) Like the Piano, regia di Jamie-James Medina (2017)
  • Fendi Peekaboo Campaign, regia di Luca Guadagnino (2022)

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nella versione in italiano di Ghost in the Shell è stata doppiata da Stella Gasparri.

Agenzie[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente è rappresentata da:

  • DNA Models (New York)
  • VIVA Model Management (Parigi, Barcellona)
  • TESS Management (Londra)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tess ManagementADWOA ABOAH -, su tessmanagement.com. URL consultato il 23 giugno 2021 (archiviato il 28 giugno 2021).
  2. ^ a b c Holly Shackleton, adwoa aboah invita le ragazze a parlare di salute mentale, su i-D, 17 agosto 2016. URL consultato il 28 giugno 2021 (archiviato il 28 giugno 2021).
  3. ^ a b Adwoa Aboah: non semplice testimonial, ma “attivista global” di Rimmel London, su D.it Repubblica, 11 maggio 2021. URL consultato il 23 giugno 2021 (archiviato il 28 giugno 2021).
  4. ^ (EN) Paul McLauchlan, 5 Members of the British Fashion Council's 2019 'New Wave: Creatives' on Changing the Industry, su Fashionista. URL consultato il 28 giugno 2021 (archiviato il 6 luglio 2021).
  5. ^ Next Generation Leaders Aboah0528 Time International Magazine Cover 180528, su TIME.com. URL consultato il 28 giugno 2021 (archiviato il 15 maggio 2019).
  6. ^ Barbie(TM) Celebrates 60 Years As A Model Of Empowerment For Girls | Mattel, Inc., su corporate.mattel.com. URL consultato il 23 giugno 2021 (archiviato il 28 giugno 2021).
  7. ^ (EN) Condé Nast, Barbie Unveils Adwoa Aboah As Latest “Shero” To Mark Doll’s 60th Anniversary, su British Vogue. URL consultato il 23 giugno 2021 (archiviato il 28 giugno 2021).
  8. ^ 60 anni di Barbie: Adwoa Aboah si aggiunge alla collezione Shero che celebra i nuovi modelli femminili, su la Repubblica, 6 marzo 2019. URL consultato il 23 giugno 2021 (archiviato il 28 giugno 2021).
  9. ^ Di Arianna Galati, "Non c'era più luce nei miei occhi": Adwoa Aboah è il manifesto più potente contro la depressione, su Marie Claire, 11 ottobre 2018. URL consultato il 28 giugno 2021 (archiviato il 28 giugno 2021).
  10. ^ Di Giada Biaggi, Il post Instagram di Adwoa Aboah sulla sua (ex) depressione è il #trendtopic emotivo di cui avevamo bisogno, su ELLE, 11 ottobre 2018. URL consultato il 28 giugno 2021 (archiviato il 3 luglio 2021).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]