Abbazia di Tavistock

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Abbazia di Tavistock
Il cancello d'ingresso al chiostro
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Divisione 1Devon
LocalitàTavistock
Indirizzo5A Plymouth Rd, Tavistock PL19 8AU
Coordinate50°32′57.84″N 4°08′42″W / 50.5494°N 4.145°W50.5494; -4.145
Religionecattolica
TitolareMaria, San Rumone
Consacrazione1285
Stile architettonicogotico
Inizio costruzione1285
Demolizione1539

L'abbazia di Tavistock, nota anche come abbazia di Santa Maria e San Rumone è un'abbazia benedettina oggi in stato di abbandono posta a Tavistock, nel Devon.[1] Nulla rimane oggi dell'abbazia ad eccezione del refettorio, di due cancelli d'entrata e di un porticato. La chiesa abbaziale, dedicata alla Madonna ed a San Rumone, venne distrutta da razziatori danesi nel 997[1] e ricostruita sono Lyfing, il secondo abate della congregazione. La chiesa venne ulteriormente ricostruita nel 1285 e poi nuovamente nel 1457-1458.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Resti degli archi del chiostro
La distilleria dell'abbazia

La fondazione[modifica | modifica wikitesto]

L'abbazia venne fondata nel 961 da Ordgar, conte di Devon,[1] e completata da suo figlio Ordwulf[2] nel 981, anno nel quale ricevette anche l'approvazione di re Etelredo II (c.968-1016) l'Impreparato, nipote di Ordwulf. Ottenne terre nel Devon, nel Dorset ed in Cornovaglia e divenne una delle abbazia più ricche dell'Inghilterra occidentale.

Il resoconto di Dugdale[modifica | modifica wikitesto]

William Dugdale compose un'opera dal titolo Monasticon Anglicanum (1718) nella quale egli da alcuni dati relativi alla fondazione dell'abbazia:[3]

"Durante il regno di Edgar un conte chiamato Ordulfo ebbe una visione che gli comandò di costruire un oratorio in un certo luogo che gli venne indicato, grande abbastanza da contenere 1000 persone ed erigervi in loco l'abitazione per diversi monaci, posti sotto la guida di un abate. Le terre che lui ed i suoi amici diedero al monastero furono: Tavistock, Midleton, Hatherlege (Hatherleigh), Berliton, Leghe, Dunethem, Chuvelin, Lankinghorn, Home, Werelgete, Orlege (Orleigh), Auri (Annery), Rame, Savyock, Pannastan, Tomebiry, Colbrok, Lege, Wulsitheton e Clymesland. Queste vennero considerate inalienabili e libere da ogni imposizione, ad eccezione dei costi necessari per riparazioni a forti e ponti. Tutto ciò venne confermato nell'anno 981 da re Etelredo... La Bolla di Papa Celestino datata al 1193 confermò tutte le donazioni fatte a questi monaci..."

La Bolla Papale del 1193[modifica | modifica wikitesto]

Una "Bolla di Esenzione e Confermazione" datata 1193 e concessa da papa Celestino III (r. 1191-1198) riporta tutti i possedimenti dell'abbazia come segue:[4]

I successivi abati[modifica | modifica wikitesto]

Sigillo dell'abbazia di Tavistock nel 1542, che mostra la Madonna con Gesù Bambino in grembo, con un abate mitrato seduto ai suoi piedi, il tutto circondato dalla legenda: SIGILLUM ECCLESI(A) E S(AN) C(TA) E MARI(A) E ET S(AN) C(T) I RUMONI TAVISTOCK ("sigillo della chiesa di Santa Maria e San Rumone di Tavistock")

L'abate Lyfing ed il suo successore l'abate Ealdredo, entrambi divennero vescovo di Worcester e quest'ultimo si dice che incoronò sovrano Guglielmo il Conquistatore. Il trentaseiesimo abate, John Dynynton, ottenne nel 1458 il privilegio di celebrare dei pontificali e di indossare la mitria oltre ad avere per primo un seggio in parlamento di diritto.[5] Il trentanovesimo abate, Richard Banham (1492 - 1523) venne nominato lord del parlamento da re Enrico VIII nel 1513.

Dissoluzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1538 l'ultimo abate, John Peryn, assieme a venti monaci, consegnò l'abbazia al re, ricevendone una pensione di 100 sterline annue. L'abbazia era la seconda abbazia più ricca del Devon all'epoca della dissoluzione dei monasteri in Inghilterra (1536–1541), con una rendita stimata di 902 sterline annue, solo di poco inferiori a quelle dell'abbazia di Plympton. Entrambe erano più ricche dell'abbazia di Buckfast, che disponeva di una rendita annuale di 460 sterline dai propri possedimenti.[6] Nel 1540 l'abbazia e le sue terre vennero garantite da re Enrico VIII a John Russel, I barone Russell di Chenies nel Buckinghamshire (creato nel 1550 I conte di Bedford).[7] La famiglia Russell a lungo mantenne stretti contatti con Tavistock, e nel 1694 la famiglia ottenne anche i titoli di Marchese di Tavistock e Duca di Bedford. Durante tutto il XIX secolo la famiglia eresse i principali edifici pubblici e statue in paese a proprie spese. Prima del 1810 la famiglia aveva la propria residenza formale a Bedford. Nel 1810 John Russell, VI duca di Bedford fece costruire su disegno di Jeffry Wyattville una nuova residenza chiamata Endsleigh Cottage a Milton Abbot, presso Tavistock, sui resti di un maniero già parte del complesso dell'abbazia. Si tratta di un grande cottage orné utilizzato come residenza estiva che è stato venduto dalla famiglia nel XX secolo.[8] Attualmente tramutato in hotel, è diretto da Alex Polizzi e da sua madre.[9]

San Rumone[modifica | modifica wikitesto]

San Rumone, noto anche coi nomi di Ruan, Ronan o Ruadan, fu probabilmente un fratello di San Tudwal di Tréguier, ma nulla di più si sa sulla sua vita a parte il fatto che fu un missionario irlandese e che molte chiese del Devon e della Cornovaglia gli sono dedicate. Alcune autorità nel campo lo hanno identificato con San Ronan (1º giugno), venerato in Bretagna, ma altri invece credono che sia stato compagni di San Kea fondatore del monastero di Street, nel Somerset. La traslazione del corpo di San Rumone è celebrata il 5 gennaio.[10]

Cornovaglia[modifica | modifica wikitesto]

L'abbazia ebbe considerevoli possedimenti terrieri in Cornovaglia e tre chiese dedicate a San Rumone: Ruan Lanihorne, Ruan maggiore e Ruan minore. Nel libro di Domesday, si dice che l'abbazia possedesse anche i manieri di Sheviock, Antony, Rame, Tregrenna, Penharget e Tolcarne, mentre altri pervennero in seguito da Robert di Mortain. Sol Sheviock era però nelle mani dirette nell'abbazia mentre gli altri erano amministrati da uomini di fiducia e feudatari locali. Sheviock aveva una rendita di 60 sterline l'anno.[11]

Nei tempi antichi, le Isole Scilly divennero possedimento di una confederazione di eremiti. Re Enrico I concesse questi terreni agli eremiti che però assoggettò all'abbazia con l'obbligo di fondarvi quello che divenne poi noto col nome di Priorato di Tresco che venne abolito poi con la Riforma.[12]

Abati di Tavistock[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del primo abate di Tavistock è sconosciuta, ma l'abbazia venne fondata tra il 975 ed il 980.[13]

Nome Date Note
sconosciuto c.975 Primo abate
Ælfmær 994–c.1009 Divenuto vescovo di Selsey
Lyfing di Winchester c.1009–1027 Divenuto vescovo di Worcester
Aldred c. 1027–c. 1043 Divenuto vescovo di Worcester e poi arcivescovo di York
Sihtric c. 1043–1082 Divenuto pirata
Geoffrey c. 1082–c. 1088
Wimund prima del 1096–1102 Deposto dal Sinodo di Westminster nel 1102
Osbert ?–prima del 1131
Robert di Plympton c. 1131–1145
?Roger c. 1146
Robert Postel c. 1146–1154
Walter di Winchester[14] c. 1154–c. 1168
Godfrey c. 1168–c. 1173
Baldwin 1174–1184
Herbert 1186–1200
Andrew 1200–1202
Jordan c. 1203–1219/1220
William di Kernit 1220 [14]
John di Rofa 1224 [14]
Alan di Cornovaglia 1233 Precedentemente priore di Tresco[15]
Robert di Kitecnol 1248 [14]
Thomas 1248 [14]
Henry di Northampton 1257 [14]
Philip Trencheful 1259 [14]
(vacante) 1259 Nomina ritardata da Walter Branscombe, vescovo di Exeter.[16]
Alured 1260 [14]
John Chubbe 1262–1269 Deposto dal vescovo Branscombe[17]
Robert Colbern 1270 [14]
Robert Campbell/Champeaux[18] 1285–1325 (morto in carica) "Degli abati del periodo monastico, probabilmente, il più grande e il più saggio"[16]
(vacante) 1325–1328 Disputa tra due candidati, Robert Busse e John Courtenay (figlio primogenito di Hugh de Courtenay, IX conte di Devon)[18]
Robert(?) Bonus[14][19] 1328—1333 (scomunicato) Il vescovo Grandisson disse di lui "Il nome dell'abate era Buono, ma egli fu un farabutto, quasi un eretico!"[20]
John Courtenay[14] 1334 Suspeso dal vescovo Grandisson per mala amministrazione[21]
Richard Esse 1349 [14]
Stephen Langdon 1362 [14]
Thomas Cullyng 1380 o 1381 Ultimo dei cinque abati ad essere condannati per le loro malefatte e la loro mancanza ai doveri spirituali.[16]
John Mey 20 luglio 1402 [22]
Thomas Mede marzo 1422 – aprile 1442 [23]
Thomas Crispyn 11 giugno 1442 – 5 aprile 1447 [24]
William Pewe 2 maggio 1447 – 26 dicembre 1450 [24]
John Dynyngton febbraio 1451 – dicembre 1490 [25]
Richard Yeme febbraio 1491 – c. marzo 1492 [26]
Richard Banham 1492–1523 [27]
John Peryn 1523–1539 Ultimo abate[14]

Sepolture famose[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Chisholm, Hugh, ed. (1911). "Tavistock". Encyclopædia Britannica 26 (11th ed.). Cambridge University Press. pp. 457-458
  2. ^ Thorn, Caroline & Frank, (eds.) Domesday Book, (Morris, John, gen.ed.) Vol. 9, Devon, Parts 1 & 2, Phillimore Press, Chichester, 1985, part 2 (notes), chapter 5
  3. ^ Dugdale, William, Monasticon Anglicanum, 1718 ed., pp.115-16, "Additions made to the Benedictines"
  4. ^ Thorn, Caroline & Frank, (eds.) Domesday Book, (Morris, John, gen.ed.) Vol. 9, Devon, Parts 1 & 2, Phillimore Press, Chichester, 1985, Part 2 (notes), chapter 5
  5. ^ Un abate mitrato poteva sedere al parlamento inglese coi Lord in quanto avente la condizione di abate-sovrano
  6. ^ Holdsworth, Christopher, Ecclesiastical Institutions, published in Historical Atlas of South West England, Ed. Kain, R. & Ravenhill W., Exeter, 1999, p.210
  7. ^ Debrett's Peerage, 1968, p.132
  8. ^ Pevsner, N., Buildings of England: Devon, 1991, p.354
  9. ^ Relative Values: Olga Polizzi and her daughter Alexandra, in Times Newspapers Limited, London, TimesOnline.co.uk, 6 luglio 2008. URL consultato il 29 agosto 2009.
  10. ^ "Keltic Kalendar", in Cornish Church Guide. Truro: Blackford; pp. 9-16
  11. ^ Thorn, C. et al. (eds.) (1979) Cornwall. Chichester: Phillimore; entries 3,1-7
  12. ^ Cornish Church Guide; p. 194
  13. ^ Knowles, David; Brooke C. N. L.; e London, Vera C. M. The Heads of Religious Houses: England and Wales 940–1216 Cambridge: Cambridge University Press 1972 ISBN 0-521-08367-2
  14. ^ a b c d e f g h i j k l m n Alexander (1942) p. 198
  15. ^ Alford (1891) p. 123
  16. ^ a b c Alexander (1937) p. 249
  17. ^ Alford (1891) pp. 145–52
  18. ^ a b Hoskins & Finberg (1952) p. 198
  19. ^ Hoskins & Finberg (1952) p. 202
  20. ^ Hoskins & Finberg (1952) p. 206
  21. ^ Hoskins & Finberg (1952) p. 211
  22. ^ Alexander (1937) p. 259
  23. ^ Alexander (1937) pp. 264–5
  24. ^ a b Alexander (1937) p. 270
  25. ^ Alexander (1937) p. 274
  26. ^ Alexander (1937) p. 281
  27. ^ Alexander (1937) p. 183

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Victoria County History: Devonshire;
  • Doble, Gilbert H. (1939) Saint Rumon and Saint Ronan; with notes on the parishes of Ruan Lanihorne, Ruan Major, and Ruan Minor di Charles Henderson. Long Compton: King's Stone Press
  • Kempe, A. J. (1830) Notices of Tavistock and its Abbey; from the "Gentleman's Magazine" for 1830. London: J. B. Nichols (stampato in sole 20 copie)
  • J. J. Alexander, Tavistock in the Fifteenth Century, in Report & Transactions of the Devonshire Association, vol. 69, 1937, pp. 247–285.
  • J. J. Alexander, The Beginnings of Tavistock, in Report & Transactions of the Devonshire Association, vol. 74, 1942, pp. 173–198.
  • Rev. D. P. Alford, The Abbots of Tavistock with Views Beyond, Plymouth, W. Brendon & Son, 1891.
  • W. G. Hoskins e H. P. R. Finberg, The Tragi-Comedy of Abbot Bonus, in Devonshire Studies, London, Jonathan Cape, 1952.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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