Germanofobia: differenze tra le versioni

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Germanofobia nel 19°secolo
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[[File:Guerre 14-18-Humour-L'ingordo, trop dur-1915.JPG|thumb|Caricatura sul Kaiser [[Guglielmo II di Germania]]]]
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La '''germanofobia''', '''sentimento anti-tedesco''' o '''pregiudizio contro i tedeschi''' è definito come un'opposizione, un odio o una paura della [[Germania]], dei suoi [[Tedeschi|abitanti]], e della [[Cultura della Germania|cultura]] e [[lingua tedesca]].<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Joseph P. Pickett|titolo=American Heritage Dictionary of the English Language, Fourth Edition|url=https://archive.org/details/americanheritage0000unse_a1o7|editore=[[Houghton Mifflin]]|ISBN=978-0-395-82517-4}}</ref> Il suo opposto è la [[germanofilia]], colui che esprime una certa ammirazione per la civiltà germanica e del popolo tedesco.
La '''germanofobia''', '''sentimento anti-tedesco''' o '''pregiudizio contro i tedeschi''' è definito come un'opposizione, un odio o una paura della [[Germania]], dei suoi [[Tedeschi|abitanti]], e della [[Cultura della Germania|cultura]] e [[lingua tedesca]].<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Joseph P. Pickett|titolo=American Heritage Dictionary of the English Language, Fourth Edition|url=https://archive.org/details/americanheritage0000unse_a1o7|editore=[[Houghton Mifflin]]|ISBN=978-0-395-82517-4}}</ref> Il suo opposto è la [[germanofilia]], colui che esprime una certa ammirazione per la civiltà germanica e del popolo tedesco.


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=== Russia ===
=== Russia ===
Negli [[anni 1860]] in Russia scoppiò un focolaio di germanofobia, soprattutto a San Pietroburgo all'interno di un gruppo di scrittori che si erano riuniti da un giornalaio. Nel 1864 fu pubblicato un articolo da parte di uno scrittore che utilizzava lo pseudonimo ''Shedoferotti,'' la quale proponeva una Polonia autonoma e che i privilegi dei [[Governatorati baltici]], dei baroni tedeschi e della [[Finlandia]] venissero conservati. [[Michail Nikiforovič Katkov]] pubblicò un'aspra critica riguardante un articolo del [[Moscow News]], causando una reazione a catena, in cui altri scrittori russi espressero la loro irritazione con gli europei, alcune di queste critiche erano specificatamente contro i tedeschi.<ref>{{Cita libro|nome=Marietta|cognome=Stepaniants|titolo=Religion and Identity in Modern Russia: The Revival of Orthodoxy and Islam|url=https://books.google.it/books?id=uVFBDgAAQBAJ&pg=PT63&redir_esc=y&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=2020-06-28|data=2017-03-02|editore=Routledge|lingua=en|pp=45 - 47|ISBN=978-1-351-90514-5}}</ref> Nonostante la [[campagna pubblicitaria]] contro i tedeschi, i sentimenti germanofobici non riuscirono a svilupparsi in Russia e in poco tempo, il focolaio si spense definitivamente per via di radici tedesche nella famiglia imperiale russa ed erano presenti molti nomi germani nella [[Politica della Federazione Russa|politica russa]].<ref>{{Cita libro|nome=Forest|cognome=Benjamin|titolo=Religion and Identity in Modern Russia: The Revival of Orthodoxy and Islam|url=https://books.google.it/books?id=uVFBDgAAQBAJ&pg=PT63&redir_esc=y&hl=it|accesso=2020-06-28|data=2005|editore=Routledge|lingua=en|pp=45 - 47|ISBN=978-0-7546-4272-5}}</ref>
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L'anno seguente, nel 1865 con il centesimo anniversario dalla morte di [[Michail Vasil'evič Lomonosov]], furono pubblicati alcuni articoli in cui citavano i problemi che Lomonosov riscontrò con dei membri dell'Accademia russa delle scienze, molti dei quali erano di origine tedesca. Gli studiosi tedeschi contemporanei furono criticati per il loro abbandono della lingua russa e per la stampa di articoli in lingue straniere mentre stavano ricevendo fondi dal popolo russo. Alcuni scrittori consideravano come stranieri i cittadini russi di origine tedesca che non parlavano il russo e che seguivano la [[Chiesa ortodossa|fede ortodossa]]. Fu anche proibito ai cittadini russi, originari della Germania di ricoprire ruoli diplomatici, in quanto non possedevano una solidarietà nei confronti della Russia.

Nonostante la [[campagna pubblicitaria]] contro i tedeschi, i sentimenti germanofobici non riuscirono a svilupparsi in Russia e in poco tempo, il focolaio si spense definitivamente per via di radici tedesche nella famiglia imperiale russa ed erano presenti molti nomi germani nella [[Politica della Federazione Russa|politica russa]].<ref>{{Cita libro|nome=Forest|cognome=Benjamin|titolo=Religion and Identity in Modern Russia: The Revival of Orthodoxy and Islam|url=https://books.google.it/books?id=uVFBDgAAQBAJ&pg=PT63&redir_esc=y&hl=it|accesso=2020-06-28|data=2005|editore=Routledge|lingua=en|pp=45 - 47|ISBN=978-0-7546-4272-5}}</ref>


=== Gran Bretagna ===
=== Gran Bretagna ===
I commenti negativi sulla Germania, iniziarono ad apparire in [[Gran Bretagna]] negli [[anni 1870]], in seguito alla vittoria prussiana nella [[Guerra franco-prussiana]] (1870-71).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=P. M.|cognome=Kennedy|data=1975|titolo=Idealists and Realists: British Views of Germany, 1864-1939|rivista=Transactions of the Royal Historical Society|volume=25|pp=137–156|accesso=2020-06-30|doi=10.2307/3679090|url=http://www.jstor.org/stable/3679090}}</ref> Le prime critiche furono espresse dalla stampa e dalla nascita della letteratura d'[[invasione]], con il romanzo de [[La battaglia di Dorking|''La battaglia di Dorking'']], esse erano focalizzate sull'idea che la Gran Bretagna potesse essere invasa dalla Germania.<ref>{{Cita libro|nome=R.|cognome=Scully|titolo=British Images of Germany: Admiration, Antagonism & Ambivalence, 1860-1914|url=https://books.google.it/books?id=XC5qaGcZpyAC&pg=PA98&redir_esc=y&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=2020-06-30|data=2012-10-30|editore=Springer|lingua=en|ISBN=978-1-137-28346-7}}</ref> Questa paura fu alimentata ulteriormente dalla nuova stampa di massa, che ebbe un impatto significativo sull'[[opinione pubblica]]. [[Alfred Harmsworth]], noto giornalista inglese fu uno dei primi ad infondere un forte odio contro la Germania influenzando l'opinione pubblica, attraverso i propri quotidiani [[Daily Mail]] e [[Daily Mirror]], Harmsworth grazie alla sua forte influenza fu l'unico a smuovere il popolo britannico contro i tedeschi.

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Il sentimento anti-tedesco si intensificò agli inizi del 1896, dopo che il [[Telegramma Kruger]] inviato da [[Guglielmo II di Germania]], in cui si congratulò con [[Paul Kruger]], presidente del [[Repubblica del Transvaal|Transvaal]] per aver respinto la [[spedizione di Jameson]]. Alcuni attacchi ai tedeschi a Londra furono riportati dalla stampa tedesca dell'epoca, ma non sembra che si siano mai verificati. La rivista londinese [[Saturday Review (rivista inglese)|''Saturday Review'']], affermarono di essere pronti per attaccare la Germania, poichè deve essere distrutta (''Germania delenda est''), un chiaro riferimento alla famosa frase [[Lingua latina|latina]] "''[[Carthago delenda est]]''" («Cartagine deve essere distrutta») pronunciata dal generale [[Roma (città antica)|romano]] [[Marco Porcio Catone]] contro i [[Cartagine|Cartaginesi]]. La reputazione del [[Kaiser]] Guglielmo II, fu ulteriormente degradata dalla sua invettiva aggressiva e dal [[Caso Daily Telegraph]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Lothar|cognome=Reinermann|data=2008-10-01|titolo=Fleet Street and the Kaiser: British Public Opinion and Wilhelm II|rivista=German History|volume=26|numero=4|pp=469–485|lingua=en|accesso=2020-06-30|doi=10.1093/gerhis/ghn046|url=https://academic.oup.com/gh/article/26/4/469/689285}}</ref>


=== Stati Uniti ===
=== Stati Uniti ===
Nel [[XIX secolo]], il [[Immigrazione negli Stati Uniti d'America|flusso migratorio dei tedeschi negli Stati Uniti]], rappresenta il più grande gruppo etnico di [[Statunitensi|americani]] di [[Tedeschi|ascendenza tedesca]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], la quale portò alla nascita di movimenti [[Innatismo|innativisti]], non diversi da quelli della [[Civiltà occidentale|società occidentale]].<ref>{{Cita web|url=https://www.history.com/news/anti-german-sentiment-wwi|titolo=When German Immigrants Were America’s Undesirables|autore=Becky Little|sito=HISTORY|lingua=en|accesso=2020-06-30}}</ref> Successivamente, nel 1844 fu fondato il movimento [[Xenofobia|xenofobo]] [[Know Nothing]]. In un racconto del XIX secolo, viene descritto un bloccaggio di una processione funebre a [[New York]] da parte di un gruppo tedesco che insultò i portatori della bara. Con il verificarsi di questi eventi, i [[tedeschi americani]] fondarono numerose confraternite come i [[Figli di Hermann]] nel 1840, con lo scopo di migliorare e favorire un rapporto benevolo tra tedeschi e americani.<ref>{{Cita libro|nome=Albert Clark|cognome=Stevens|titolo=The Cyclopædia of Fraternities|url=https://books.google.it/books?id=H-K3AAAAIAAJ&pg=PA282&dq=Philip+Merkel&client=firefox-a&redir_esc=y#v=onepage&q=Philip%20Merkel&f=false|accesso=2020-06-30|data=1907|editore=Hamilton printing and publishing company|p=283}}</ref>


== XX secolo ==
== XX secolo ==

Versione delle 17:25, 30 giu 2020

File:Guerre 14-18-Humour-L'ingordo, trop dur-1915.JPG
Caricatura francese sul Kaiser Guglielmo II di Germania

La germanofobia, sentimento anti-tedesco o pregiudizio contro i tedeschi è definito come un'opposizione, un odio o una paura della Germania, dei suoi abitanti, e della cultura e lingua tedesca.[1] Il suo opposto è la germanofilia, colui che esprime una certa ammirazione per la civiltà germanica e del popolo tedesco.

XIX secolo

Il sentimento in gran parte cominciò con la metà del XIX secolo con l'unificazione della Germania, che rese la nuova nazione un rivale delle grandi potenze d'Europa su basi economiche, culturali, geopolitiche e militari.[1]

Russia

Negli anni 1860 in Russia scoppiò un focolaio di germanofobia, soprattutto a San Pietroburgo all'interno di un gruppo di scrittori che si erano riuniti da un giornalaio. Nel 1864 fu pubblicato un articolo da parte di uno scrittore che utilizzava lo pseudonimo Shedoferotti, la quale proponeva una Polonia autonoma e che i privilegi dei Governatorati baltici, dei baroni tedeschi e della Finlandia venissero conservati. Michail Nikiforovič Katkov pubblicò un'aspra critica riguardante un articolo del Moscow News, causando una reazione a catena, in cui altri scrittori russi espressero la loro irritazione con gli europei, alcune di queste critiche erano specificatamente contro i tedeschi.[2]

Manifesto britannico anti-tedesco che raffigura gli atti atroci compiuti dai soldati tedeschi durante la prima guerra mondiale
Illustrazione anti-tedesca dell'artista australiano Norman Lindsay

L'anno seguente, nel 1865 con il centesimo anniversario dalla morte di Michail Vasil'evič Lomonosov, furono pubblicati alcuni articoli in cui citavano i problemi che Lomonosov riscontrò con dei membri dell'Accademia russa delle scienze, molti dei quali erano di origine tedesca. Gli studiosi tedeschi contemporanei furono criticati per il loro abbandono della lingua russa e per la stampa di articoli in lingue straniere mentre stavano ricevendo fondi dal popolo russo. Alcuni scrittori consideravano come stranieri i cittadini russi di origine tedesca che non parlavano il russo e che seguivano la fede ortodossa. Fu anche proibito ai cittadini russi, originari della Germania di ricoprire ruoli diplomatici, in quanto non possedevano una solidarietà nei confronti della Russia.

Nonostante la campagna pubblicitaria contro i tedeschi, i sentimenti germanofobici non riuscirono a svilupparsi in Russia e in poco tempo, il focolaio si spense definitivamente per via di radici tedesche nella famiglia imperiale russa ed erano presenti molti nomi germani nella politica russa.[3]

Gran Bretagna

I commenti negativi sulla Germania, iniziarono ad apparire in Gran Bretagna negli anni 1870, in seguito alla vittoria prussiana nella Guerra franco-prussiana (1870-71).[4] Le prime critiche furono espresse dalla stampa e dalla nascita della letteratura d'invasione, con il romanzo de La battaglia di Dorking, esse erano focalizzate sull'idea che la Gran Bretagna potesse essere invasa dalla Germania.[5] Questa paura fu alimentata ulteriormente dalla nuova stampa di massa, che ebbe un impatto significativo sull'opinione pubblica. Alfred Harmsworth, noto giornalista inglese fu uno dei primi ad infondere un forte odio contro la Germania influenzando l'opinione pubblica, attraverso i propri quotidiani Daily Mail e Daily Mirror, Harmsworth grazie alla sua forte influenza fu l'unico a smuovere il popolo britannico contro i tedeschi.

Nel 1887, fu introdotto il marchio di merchandise Made in Germany, per convincere gli acquirenti inglesi ad aderire alla concezione Buying British.[6] L'Impero britannico era una delle principali potenze economiche del mondo e non aveva alcuna intenzione di perdere il suo posto con l'Impero tedesco, che stava subendo una forte crescita economica, la concorrenza tra i britannici e i tedeschi si faceva sempre più sentire, alimentando il sentimento anti-tedesco. Negli anni 1890, si diffuse un ostilità verso gli stranieri in Gran Bretagna, principalmente contro gli ebrei dell'Europa orientale e i tedeschi. Alcune persone intervistate dalla Royal Commission on Alien Immigration, credevano che i tedeschi erano coinvolti nella prostituzione e nel furto, vedevano i lavoratori tedeschi in Gran Bretagna come una minaccia per il sostentamento dei cittadini britannici..[7]

Il sentimento anti-tedesco si intensificò agli inizi del 1896, dopo che il Telegramma Kruger inviato da Guglielmo II di Germania, in cui si congratulò con Paul Kruger, presidente del Transvaal per aver respinto la spedizione di Jameson. Alcuni attacchi ai tedeschi a Londra furono riportati dalla stampa tedesca dell'epoca, ma non sembra che si siano mai verificati. La rivista londinese Saturday Review, affermarono di essere pronti per attaccare la Germania, poichè deve essere distrutta (Germania delenda est), un chiaro riferimento alla famosa frase latina "Carthago delenda est" («Cartagine deve essere distrutta») pronunciata dal generale romano Marco Porcio Catone contro i Cartaginesi. La reputazione del Kaiser Guglielmo II, fu ulteriormente degradata dalla sua invettiva aggressiva e dal Caso Daily Telegraph.[8]

Stati Uniti

Nel XIX secolo, il flusso migratorio dei tedeschi negli Stati Uniti, rappresenta il più grande gruppo etnico di americani di ascendenza tedesca degli Stati Uniti, la quale portò alla nascita di movimenti innativisti, non diversi da quelli della società occidentale.[9] Successivamente, nel 1844 fu fondato il movimento xenofobo Know Nothing. In un racconto del XIX secolo, viene descritto un bloccaggio di una processione funebre a New York da parte di un gruppo tedesco che insultò i portatori della bara. Con il verificarsi di questi eventi, i tedeschi americani fondarono numerose confraternite come i Figli di Hermann nel 1840, con lo scopo di migliorare e favorire un rapporto benevolo tra tedeschi e americani.[10]

XX secolo

Nel XX secolo, il ruolo dei tedeschi come i principali responsabili dell'Olocausto e il ruolo della Germania nell'avviare le due guerre mondiali alimentarono anche il sentimento anti-tedesco tra i paesi nemici della Germania e i cittadini di quei paesi.[1]

Note

  1. ^ a b c Joseph P. Pickett, American Heritage Dictionary of the English Language, Fourth Edition, Houghton Mifflin, ISBN 978-0-395-82517-4.
  2. ^ (EN) Marietta Stepaniants, Religion and Identity in Modern Russia: The Revival of Orthodoxy and Islam, Routledge, 2 marzo 2017, pp. 45 - 47, ISBN 978-1-351-90514-5. URL consultato il 28 giugno 2020.
  3. ^ (EN) Forest Benjamin, Religion and Identity in Modern Russia: The Revival of Orthodoxy and Islam, Routledge, 2005, pp. 45 - 47, ISBN 978-0-7546-4272-5. URL consultato il 28 giugno 2020.
  4. ^ P. M. Kennedy, Idealists and Realists: British Views of Germany, 1864-1939, in Transactions of the Royal Historical Society, vol. 25, 1975, pp. 137–156, DOI:10.2307/3679090. URL consultato il 30 giugno 2020.
  5. ^ (EN) R. Scully, British Images of Germany: Admiration, Antagonism & Ambivalence, 1860-1914, Springer, 30 ottobre 2012, ISBN 978-1-137-28346-7. URL consultato il 30 giugno 2020.
  6. ^ (EN) David Thackeray, Forging a British World of Trade: Culture, Ethnicity, and Market in the Empire-Commonwealth, 1880-1975, Oxford University Press, 31 gennaio 2019, ISBN 978-0-19-254867-2. URL consultato il 30 giugno 2020.
  7. ^ (EN) Herbert A. Strauss, Germany - Great Britain - France, Walter de Gruyter, 6 settembre 2011, ISBN 978-3-11-085561-6. URL consultato il 30 giugno 2020.
  8. ^ (EN) Lothar Reinermann, Fleet Street and the Kaiser: British Public Opinion and Wilhelm II, in German History, vol. 26, n. 4, 1º ottobre 2008, pp. 469–485, DOI:10.1093/gerhis/ghn046. URL consultato il 30 giugno 2020.
  9. ^ (EN) Becky Little, When German Immigrants Were America’s Undesirables, su HISTORY. URL consultato il 30 giugno 2020.
  10. ^ Albert Clark Stevens, The Cyclopædia of Fraternities, Hamilton printing and publishing company, 1907, p. 283. URL consultato il 30 giugno 2020.