2I/Borisov: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione |autore=Alan Fitzsimmons |etal=sì |data=settembre 2019 |titolo=Detection of CN gas in Interstellar Object 2I/Borisov |rivista=The Astrophysical Journal Letters |volume=|numero=|pp=10|lingua=en |bibcode=2019arXiv190912144F |url=https://arxiv.org/pdf/1909.12144.pdf |id={{ arXiv | 1909.12144 }} |cid=cianogeno}}
* {{Cita pubblicazione |autore=Alan Fitzsimmons |etal=sì |data=settembre 2019 |titolo=Detection of CN gas in Interstellar Object 2I/Borisov |rivista=The Astrophysical Journal Letters |volume=|numero=|pp=10|lingua=en |bibcode=2019arXiv190912144F |url=https://arxiv.org/pdf/1909.12144.pdf |id={{ arXiv | 1909.12144 }} |cid=cianogeno}}
* {{Cita pubblicazione |lingua=en |nome1=Piotr |cognome1=Guzik |etal=sì |titolo=Initial characterization of interstellar comet 2I/Borisov |rivista=Nature Astronomy |data=14 ottobre 2019 |doi=10.1038/s41550-019-0931-8 |volume=136 |id={{ arXiv | 1909.05851}} |cid=Guzik}}


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 20:24, 18 nov 2019

Cometa
2I/Borisov
La cometa 2I/Borisov ripresa il 12 ottobre 2019 dal telescopio spaziale Hubble.
Scoperta30 agosto 2019
ScopritoreHennadij Borisov
Designazioni
alternative
gb00234,
CK19Q040, 0002I,
C/2019 Q4 (Borisov)
Parametri orbitali
(all'epoca 2458840,5
12 settembre 2019[1])
Semiasse maggiore-0,8507816883390742 UA
Perielio2,008 UA
Inclinazione orbitale44,05592
Eccentricità3,3544985
Longitudine del
nodo ascendente
308,144°
Argom. del perielio209,133°
Ultimo perielio8 dicembre 2019
Dati osservativi
Magnitudine app.
  • 17,0
    15,3 (stima) (max)
Magnitudine ass.13,7
Magnitudine ass.
  • 11,8 (totale)
  • 13,3 (del nucleo)

2I/Borisov, nota anche come C/2019 Q4 (Borisov), è una cometa iperbolica scoperta il 30 agosto 2019 dall'astrofilo ucraino Hennadij Borisov. È il secondo oggetto interstellare, e la prima cometa interstellare, osservato durante il transito nel sistema solare dopo l'asteroide 1I/'Oumuamua, scoperto nel 2017.

Osservazione

La cometa 2I/Borisov ripresa nella notte tra il 27 e il 28 settembre.

La cometa 2I/Borisov è piuttosto debole. Scoperta come un oggetto con magnitudine apparente pari a 17,8 quando si trovava a 3 UA dal Sole, non raggiungerà meno di 2 UA dalla stella nel corso dell'attraversamento del sistema solare interno. La massima vicinanza al Sole sarà raggiunta l'8 dicembre e quella con la Terra a fine dicembre, quando la cometa sarà ad una distanza compresa tra 1,9 e 2 UA dal nostro pianeta. Il massimo della luminosità della cometa, dunque, è previsto per quel periodo. Tuttavia, le stime di Seiichi Yoshida suggeriscono che la cometa raggiungerà al meglio la 15a magnitudine, ben al di sotto della soglia per essere scorta ad occhio nudo, corrispondente alla 6a magnitudine.[2] Per il Jet Propulsion Laboratory, il massimo sarà raggiunto in corrispondenza del transito al perielio e sarà prossimo ad una magnitudine di 15,6.[1]

Per osservare la cometa, dunque, sarà necessario utilizzare un telescopio piuttosto potente. La cometa sarà osservabile dall'emisfero boreale prima dell'alba fino a metà novembre, quando diverrà visibile nell'emisfero australe. Al momento del transito al perielio, quando è atteso il picco di luminosità, sarà visibile con una declinazione di circa 20°S nella costellazione del Cratere.[3][1]

Scoperta

L'oggetto è stato scoperto il 30 agosto 2019 dall'astrofilo Hennadij Borisov (noto nella traslitterazione anglosassone come Gennadiy Borisov) dal suo osservatorio personale, denominato MARGO (acronimo di Mobile Astronomical Robotics Genon Observatory), situato a Naučnyj, sede anche dell'osservatorio astrofisico della Crimea col quale non deve essere confuso. Borisov ha utilizzato un telescopio riflettore di Errore in {{M}}: parametro 3 non è un numero valido. di diametro, da lui progettato e costruito.[3]

2I/Borisov appariva come un oggetto diffuso della 18a magnitudine, visibile in prossimità del piano galattico nella costellazione di Cassiopea, vicino al bordo con la costellazione di Perseo. Si trovava a 3 UA dal Sole ed a 3,7 UA dalla Terra, con un'elongazione di 38°.[4]

Nel descrivere la sua scoperta, Borisov ha commentato:[5]

«L'ho scoperto il 29 agosto (ora locale), ma era il 30 agosto secondo il GMT. Ho visto un oggetto in movimento nell'inquadratura, che si muoveva in una direzione leggermente differente rispetto a quella degli asteroidi della fascia principale. Ho rilevato le sue coordinate e consultato la banca dati del Minor Planet Center. È risultato che fosse un nuovo oggetto. Ho misurato allora il NEO Rating,[6] calcolato da vari parametri, che è risultato del 100% - ovvero, pericoloso. In tal caso, si richiede di comunicare immediatamente i parametri in una pagina web per asteroidi pericolosi che devono essere confermati. Inoltrai la comunicazione e scrissi che l'oggetto aveva aspetto diffuso ed che non era un asteroide, ma una cometa.»

Denominazione

Quando Borisov, subito dopo la scoperta, caricò i dati relativi alle proprie osservazioni nella Near-Earth Object Confirmation Page (NEOCP), l'oggetto ricevette la sigla gb00234. Le osservazioni infatti erano compatibili con soluzioni per l'orbita che prevedevano passaggi ravvicinati alla Terra. Solo le osservazioni successive hanno permesso di identificare l'orbita effettiva percorsa dalla cometa, che non è stata neppure classificata tra gli oggetti near-Earth.[4]

Tredici giorni dopo la scopetta, l'11 settembre 2019, la cometa ha ricevuto la denominazione ufficiale C/2019 Q4 (Borisov) dal Minor Planet Center.[7] Quando però è divenuto certo che l'orbita percorsa dalla cometa fosse caratterizzata da un valore dell'eccentricità orbitale superiore a 3 e che quindi l'oggetto provenisse dall'esterno del Sistema solare, il Minor Planet Center l'ha rinominata 2I/Borisov.[8] In tal modo, l'oggetto è stato ufficialmente riconosciuto dall'Unione Astronomica Internazionale come di natura interstellare e, allo stesso tempo, è stata mantenuta la consuetudine di denominare le comete con il cognome del loro scopritore.[9]

Parametri orbitali

Animazione dell'orbita della cometa Borisov confrontata con le orbite dei principali corpi celesti del sistema solare e con la traiettoria percorsa dall'asteroide interstellare 'Oumuamua.

La cometa 2I/Borisov percorre un'orbita eliocentrica altamente iperbolica, con un'eccentricità orbitale pari a 3,38. Raggiungerà il perielio l'8 dicembre 2019, transitando a circa 2 UA dal Sole. L'orbita è inclinata di circa 44° rispetto al piano dell'eclittica.[10]

2I/Borisov è l'oggetto conosciuto che possiede la maggiore eccentricità orbiate, superiore anche a quella di 1I/'Oumuamua. Con una velocità di eccesso iperbolico, , pari a circa Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. (corrispondenti a 6,8 UA/anno)[11], l'oggetto proviene chiaramente dall'esterno del sistema solare.[4] Infatti, le perturbazioni dei pianeti del nostro sistema solare potrebbero al più imprimere una velocità di un ordine di grandezza inferiore ad una cometa appartenente alla Nube di Oort. Quando 2I/Borisov avrà completato il transito nel nostro sistema, tornerà dunque a percorrere un'orbita interstellare, priva di legami gravitazionali con il Sole, procedendo verso la costellazione del Telescopio.[4] Per confronto il Voyager 1 sta lasciando il sistema solare con una velocità di 16,9 km/s (3,57 UA/anno).[12]

Nell'attraversamento del sistema solare interno, la cometa non si avvicinerà ad alcun pianeta. La minima distanza dalla Terra sarà raggiunta negli ultimi giorni del 2019 e sarà di circa 1,9 UA.[13][14]

Caratteristiche fisiche

Note

  1. ^ a b c Dati riportati nel JPL Small-Body Database.
  2. ^ Dati riportati sul sito di Seiichi Yoshida.
  3. ^ a b (EN) Bob King, Is Another Interstellar Visitor Headed Our Way?, su skyandtelescope.com, Sky & Telescope, 11 settembre 2019. URL consultato il 25 settembre 2019.
  4. ^ a b c d (EN) Bill Gray, FAQ for gb00234 = C/2019 Q4 = 2I (Borisov), su projectpluto.com, Project Pluto. URL consultato il 25 settembre 2019.
  5. ^ (RU) Крымский астроном заявил, что открытая им комета изменит название (Astronomo crimeano dice che la cometa da lui scoperta sarà rinominata), RIA Novosti, 16 settembre 2019. URL consultato il 25 settembre 2019.
  6. ^ Strumento messo a disposizione dal Minor Planet Center per verificare l'appartenenza o meno di un nuovo oggetto al gruppo degli oggetti near-Earth (NEO).
  7. ^ (EN) A. U. Tomatic, MPEC 2019-R106 : COMET C/2019 Q4 (Borisov), in Minor Planet Electronic Circular, Minor Planet Center, 11 settembre 2019. URL consultato il 25 settembre 2019.
  8. ^ (EN) A. U. Tomatic, MPEC 2019-S72 : 2I/Borisov = C/2019 Q4 (Borisov), in Minor Planet Electronic Circular, Minor Planet Center, 24 settembre 2019. URL consultato il 25 settembre 2019.
  9. ^ (EN) Lars Lindberg Christensen, Naming of New Interstellar Visitor: 2I/Borisov, su iau.org, Unione Astronomica Internazionale, 24 settembre 2019. URL consultato il 25 settembre 2019.
  10. ^ Dati riportati nella banca dati del Minor Planet Center.
  11. ^ Calcolata.
  12. ^ (EN) Voyager: Fast Facts, su voyager.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory. URL consultato il 28 settembre 2019.
  13. ^ (EN) How Far is Comet C/2019 Q4 (Borisov) from Earth?, su theskylive.com. URL consultato il 28 settembre 2019.
  14. ^ (EN) Interstellar Comet – C/2019 Q4 (Borisov), su cometwatch.co.uk, 12 settembre 2019. URL consultato il 28 settembre 2019.

Bibliografia

Voci correlate

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