Žanna Nemcova

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Nemcova nel 2018

Žanna Borisovna Nemcova (in russo Жа́нна Бори́совна Немцо́ва?; Gor'kij, 26 marzo 1984) è una giornalista russa, attivista per i diritti umani, conduttrice televisiva del canale televisivo RBC nel 2011-2015. Da agosto 2015 a gennaio 2020 ha lavorato in Germania come reporter per l'edizione russa della compagnia televisiva e radiofonica tedesca Deutsche Welle e conduttrice del programma televisivo Nemcova. Interv'ju e DW News.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nemcova è nata a Gor'kij, in Unione Sovietica, ora Nižnij Novgorod, in Russia, il 26 marzo 1984, dallo statista russo Boris Nemcov e dall'investitrice parzialmente tartara Raisa Achmetovna Nemcova.[1] Si è laureata presso l'Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca. Sempre a Mosca, ha conseguito una seconda laurea in giurisprudenza presso l'Università di diritto Kutafin di Mosca.[2]

La Nemcova ha lavorato nella stazione radio Eco di Mosca e ha gestito il sito web di suo padre.[3] Successivamente ha lavorato come giornalista economica per l'emittente televisiva russa RBC-TV, conducendo trasmissioni (i programmi Rynki, Global'nyj vzgljad, Financy pod kontrolem, Financovye novosti), e intervistando rappresentanti di aziende e politici.[4] Una volta, il 13 aprile 2013, Žanna ha intervistato suo padre, Boris Nemcov, su RBC live, che ha ricordato gli incontri a Nižnij Novgorod con il primo ministro britannico Margaret Thatcher.

Il 27 febbraio 2015, suo padre è stato assassinato sul ponte Bol'šoj Moskvoreckij nel centro di Mosca. Nemcova ha chiesto un'indagine adeguata, ha ricevuto minacce, in un'intervista al quotidiano Die Welt ha raccontato che il Cremlino aveva chiesto il suo licenziamento dal canale televisivo russo RBC, ma il proprietario e i gestori del canale lo avevano negato. Tuttavia, la minaccia di licenziamento e quelle sulla sua incolumità erano rimaste, quindi lei stessa decise di andarsene andarsene per la sua sicurezza Nemcova rifugiandosi in Germania nel giugno 2015[5][6] F e ottenne un contratto con la Deutsche Welle. Dall'agosto 2015 ha lavorato nella redazione russa dell'emittente straniera a Bonn e per anni ha condotto il proprio programma di interviste per DW.[7]

Dopo l'assassinio di suo padre, il 9 novembre 2015 ha creato a Bonn la Fondazione Boris Nemcov "Za Svobody": i progetti includono l'annuale Premio Boris Nemcov "Per il coraggio nella difesa dei valori democratici", il Forum Nemcov e una scuola estiva di giornalismo.[8][9] Nel 2016 ha istituito il Premio Boris Nemcov: i vincitori finora sono stati il giornalista e politico liberale Lev Šlosberg nel 2016, l'attivista per i diritti civili Ildar Dadin nel 2017, Nadežda Mitjuškina, membro del movimento Solidarietà nel 2018, l'attivista Anastasija Ševčenko nel 2019 e l'attivista Konstantin Kotov nel 2020. Il vincitore del 2021 è il politico Aleksej Naval'nyj.

Il Segretario di Stato Usa Perry con Žanna Nemcova alla premiazione dell'"International Women of Courage Award" nel 2016

Il 18 marzo 2016 alla Fiera del libro di Lipsia c'è stata la presentazione ufficiale (in tedesco) del libro di Nemcova Razbudit' Rossiju (Разбудить Россию).

Da agosto 2015 a gennaio 2020, Nemcova ha lavorato nell'edizione russa della compagnia televisiva e radiofonica tedesca Deutsche Welle a Bonn, dove ha condotto il programma Nemcova. Interv'ju. Gli ospiti del programma sono stati nel tempo John McCain, Marco Rubio, Boris Johnson, Francis Fukuyama, Mikheil Saak'ashvili, Aleksej Naval'nyj, Boris Akunin, Čulpan Chamatova, Vakhtang Kikabidze, Igor' Kolomojskij, Nikol Pašinjan, Sergej Jastržembskij, Qasym-Jomart Toqaev.

Nel 2020, Nemcova è stata nominata co-direttrice del Centro Nemcov, creato dalla Fondazione Nemcov e dalla Facoltà di Filosofia dell'Università Carolina di Praga.[10]

Oltre al russo, parla correntemente inglese e portoghese.[11]

Boris Nemtsov Plaza a Washington[modifica | modifica wikitesto]

Žanna Nemcova nel 2020

Il 6 dicembre 2017, Nemcova si è recata negli Stati Uniti, accompagnata da altri membri della famiglia e dissidenti russi, per sollecitare i membri del Consiglio di Washington, il governo locale della capitale degli Stati Uniti, a rinominare una parte della strada di fronte all'ambasciata russa “Boris Nemtsov Plaza” in onore di suo padre e come segnale alle autorità russe della disapprovazione degli Stati Uniti per le loro politiche e per il loro presunto ruolo nell'assassinio di Nemcov.[12] La legislazione per apportare formalmente il cambiamento è stata co-sponsorizzata dal presidente del Consiglio, Phil Mendelson,[13] che si aspettava che il disegno di legge fosse approvato dal Consiglio all'inizio del 2018.[12] Il 9 gennaio 2018, il Consiglio ha approvato all'unanimità il “Boris Nemtsov Plaza Designation Act del 2017” che ha autorizzato la ridenominazione, in vigore dal 5 maggio 2018.[14][15]

Attività politica e Vladimir Putin[modifica | modifica wikitesto]

Fin dai suoi anni da studentessa, ha partecipato attivamente al movimento liberale giovanile. Nel 2003 ha preso parte alla campagna elettorale del '"Unione delle forze giuste" nella città di Soči.[16]

Nel 2005, a 21 anni, si è candidata alla Duma della città di Mosca dell'"Unione delle forze di destra" in uno dei 15 collegi elettorali a mandato unico della città. Nelle elezioni del suo collegio, Nemcova si è classificata al terzo posto su sette candidati, ottenendo il 9,19% (per un totale di 13.140 voti).[17][18][19].

Nel 2009, rispondendo alle domande della rivista Elle, Nemcova ha ammesso di simpatizzare per Vladimir Putin, sebbene non ne faccia un idolo e non condivida alcune delle sue decisioni. Considera Putin una personalità forte e straordinaria che ha tenuto il potere quando era molto difficile, un uomo "moderno, preparato e terribilmente laborioso, che ha fatto molto per il Paese. Ha riconosciuto di essere "eccezionalmente ammirata" per il fatto che il presidente della Russia faccia sport, non fumi, non beva.[20]

Commentando l'omicidio di suo padre, Nemcova ha dichiarato nel marzo 2015 di non poter attribuire la colpa direttamente a Putin, ma ritiene che le autorità, compreso il presidente russo, "siano responsabili politicamente" della tragedia. Nel 2017, durante il processo, Nemcova ha sostenuto che solo gli autori del crimine erano sul banco degli imputati e che i veri organizzatori e clienti che ricoprivano alte cariche non sono mai stati assicurati alla giustizia.[19][21].

Il 27 maggio 2015, tre mesi dopo l'assassinio del padre, ha tenuto un "Discorso sulla libertà" a Berlino su invito della Fondazione tedesca Friedrich Naumann, che gravita intorno al Partito Liberale Democratico (FDP). Nemcova ha dedicato una parte significativa del suo discorso alla propaganda in corso nei media statali russi, che ha definito "un'arma di distruzione di massa del cervello dei russi". In particolare, Nemcova ha condannato la campagna di informazione in corso dei media russi contro l'Ucraina, "la diffusione dell'ideologia arcaica, sciovinista, clericale, xenofoba e imperiale", creando l'immagine del nemico di fronte agli Stati Uniti e contro il culto della personalità del presidente Putin.[22]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2004, ha incontrato il banchiere Dmitrij Stepanov (15 anni più di lei), allora vicepresidente della Petrocommerc Bank, e lo ha sposato nel 2007. Insieme hanno avviato un'attività di famiglia, hanno aperto la società "Mercury Capital Trust".[23] Nel 2010 il matrimonio si sciolse.

Il 1º ottobre 2021, Žanna Nemcova ha annunciato il suo fidanzamento con l'attivista civile Pavel Elizarov.[24]

Žanna Nemcova ha un fratellastro, Anton (nato nel 1995), studente presso l'Istituto di Fisica e Tecnologia di Mosca,[25] e le sorellastre Dina (nata nel 2002) e Sof'ja (nata nel 2004).[26][27][28] Il 1º settembre 2017, il tribunale Zamoskvoreckij di Mosca ha riconosciuto il figlio della manager Ekaterina Iftodi, Boris, nato nel 2014, come figlio di Boris Nemcov.[29][30]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Trasmissioni televisive[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il 4 agosto 2015, Nemcova ha ricevuto in Polonia il Premio per la solidarietà Lech Wałęsa dal Ministero degli Affari Esteri da 1,1 milioni di dollari per aver sostenuto la democrazia e i diritti umani.[31]
  • Nel 2016 ha ricevuto un International Women of Courage Award.[32]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Valery Dzutsev, Chechens Take on Image of Putin's Henchmen in Russia, in Jamestown Foundation, 11 marzo 2015. URL consultato il 1º luglio 2017.
  2. ^ (RU) Жанна Немцова, in 24SMI. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  3. ^ (RU) Жанна Немцова: По сравнению с гибелью людей запрет Пушкина - проблемы второго порядка, in KP.UA. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  4. ^ (RU) Дети за отца не в ответе? - Дочь Бориса Немцова уехала из России из-за угроз в соцсетях, su versia.ru. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  5. ^ (EN) Daughter of slain Kremlin critic Nemtsov leaves Russia amid 'climate of hatred', in Deutsche Welle, 9 giugno 2015.
  6. ^ (EN) Murdered opposition critic Nemtsov's daughter declares she is leaving Russia amid climate of 'violence and terror', in The Telegraph, 9 giugno 2015.
  7. ^ (EN) Daughter of assassinated Putin critic Boris Nemtsov joins Deutsche Welle, in Deutsche Welle, 17 luglio 2015.
  8. ^ (EN) Boris Nemtsov Summer School of Journalism in Prague, su Medium, 4 settembre 2018. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  9. ^ (RU) В Праге открылся 3-й Форум Бориса Немцова – DW – 09.10.2018, in Deutsche Welle. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  10. ^ (RU) Фонд Немцова запустил русскоязычную магистерскую программу в Карловом университете в Чехии, in Журнал «Холод», 16 agosto 2022. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  11. ^ (RU) Жанна Немцова - Биография | Телеведущие России, su tvdiva.ru. URL consultato il 24 gennaio 2023.
  12. ^ a b (EN) Perry Stein, Slain Russian dissident's family, friends call on D.C. to name street in front of Russian Embassy in his honor, in Washington Post, 7 dicembre 2017.
  13. ^ (EN) Perry Stein, D.C. leaders want to rename the street in front of the Russian Embassy after an assassinated, anti-Putin dissident, in Washington Post, 21 novembre 2017.
  14. ^ (EN) B22-0539 – Boris Nemtsov Plaza Designation Act of 2017, su lims.dccouncil.us.
  15. ^ (EN) Maegan Vazquez, DC street in front of Russian embassy renamed to honor Putin critic, in CNN, 11 gennaio 2018.
  16. ^ (RU) Жанна Немцова — о книге «Дочь своего отца», эмиграции в Португалию и помолвке // Женщины сверху, in YouTube, 14 gennaio 2022. URL consultato il 12 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2022).
  17. ^ (RU) Выборы в Московскую городскую Думу четвёртого созыва, in Politika. URL consultato il 9 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2019).
  18. ^ (RU) Выборы пройдут списком — Издания МК, su mk.ru. URL consultato il 26 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013).
  19. ^ a b (RU) Катерина Гордеева, «Папе бы понравилось — я не стала конформистом» Катерина Гордеева поговорила с Жанной Немцовой, in Meduza, 27 febbraio 2017. URL consultato il 9 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2019).
  20. ^ Сегодня я вне политики!, Elle, 2009, p. 9
  21. ^ (RU) Жанна Немцова: Отец погиб героем, in Russia Today, 7 marzo 2015. URL consultato il 7 marzo 2015 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2015).
  22. ^ (RU) Дочь Немцова в Германии рассказала про российскую пропаганду, культ личности Путина и войну на Украине, su newsru.com. URL consultato il 28 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2015).
  23. ^ (RU) ВЗГЛЯД / Жанна Немцова: Хватит тратить! Пора копить, su vz.ru. URL consultato il 26 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2012).
  24. ^ (EN) Log into Facebook, su facebook.com. URL consultato il 7 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2021).
  25. ^ (RU) Замдекана МФТИ уволился с поста после оскорбительного сообщения о Немцове, in Gazeta. URL consultato il 12 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2015).
  26. ^ (RU) «Аргументы и факты». Екатерина Одинцова: «Немцов не осыпал меня золотом!», su aif.ru. URL consultato il 12 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  27. ^ (RU) Борис Немцов. Борис Немцов: «Хочу умереть, катаясь на виндсёрфинге», su nemtsov.ru. URL consultato il 12 marzo 2015 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  28. ^ (RU) Немцов-сын поделился мыслями о любви] //, in Izvestia, 8 ottobre 2007. URL consultato il 20 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2012).
  29. ^ (RU) Немцова признали отцом сына Ифтоди, su lenta.ru. URL consultato l'8 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2017).
  30. ^ (RU) Тайная жена Немцова показала их внебрачного сына. Вся правда о последней любви политика, in NTV. URL consultato il 4 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2015).
  31. ^ (EN) Nemtsova awarded Poland's democracy prize DW, in DW, 4 agosto 2015.
  32. ^ (EN) 2016 Women of Courage Award Winners, in VOA. URL consultato il 24 gennaio 2023.

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