Workers Party of Britain

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Workers Party of Britain
LeaderGeorge Galloway
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
AbbreviazioneWPB
Fondazionedicembre 2019
IdeologiaSocialismo
Conservatorismo sociale
Populismo di sinistra
Euroscetticismo
Anti-imperialismo
CollocazioneSinistra ed estrema sinistra
Seggi Camera dei comuni
1 / 650
Colorirosso
Sito webworkerspartybritain.org/

Il Workers Party of Britain (WPB, lett. "Partito dei Lavoratori di Bretagna") è un partito politico populista di sinistra del Regno Unito, fondato nel dicembre 2019 e guidato da George Galloway, deputato alla Camera dei comuni per il collegio di Rochdale dal febbraio 2024.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

George Galloway, leader del partito.

Il partito venne fondato in conseguenza della sconfitta del Partito Laburista alle elezioni del 2019 e alle dimissioni di Jeremy Corbyn da leader dei laburisti.[1] Venne fondato con l'obiettivo di "difendere le conquiste del popolo della Gran Bretagna".

Nel marzo 2021 il partito candidò il suo primo esponente ad una carica elettiva, Paul Burrows, alle elezioni suppletive per il ward di Helensburgh and Lomond South nel consiglio di Argyll e Bute.[2] Burrows arrivò ultimo di sei, ottenendo solo 22 voti (0,9%).[3]

In occasione delle elezioni locali del 2021, il partito candidò oltre 40 membri in Inghilterra.

Il WPB partecipò ad una competizione elettorale parlamentare per la prima volta alle elezioni suppletive nel collegio di Batley and Spen nel 2021, con Galloway come candidato.[1] Galloway ottenne 8.264 voti (21,9%), arrivando al terzo posto dietro alla vincitrice laburista Kim Leadbeater ed al conservatore Ryan Stephenson. I liberal democratici arrivarono al quarto posto, come alle elezioni precedenti.[4] Galloway si concentrò sui temi dei territori palestinesi, sul conflitto del Kashmir, criticando il leader laburista Keir Starmer, sulla sospensione di un insegnante che aveva mostrato una raffigurazione di Maometto alla Batley Grammar School, e sulla riapertura di un commissariato di polizia a Batley.[5][6][7] La campagna fu osservata attentamente dai media a causa di incidenti e violenze durante gli ultimi giorni.[8][9][10][11]

Il Jewish Labour Movement, organizzazione ebraica affiliata al Partito Laburista, definì il risultato un "trionfo di speranza e buon gusto" sulla "politica tossica" di Galloway; Galloway promise di contestare il risultato sulla base di una presunta falsa dichiarazione fatta su di lui da Leadbeater e Starmer, che lui affermò essergli costata l'elezione.[12]

Il partito si presentò alle elezioni per il ward di Almond ad Edimburgo alle elezioni locali scozzesi del 2022, e arrivò penultimo con 61 voti di prima preferenza (0,4%).[13]

Alle elezioni locali del Regno Unito del 2022 il candidato del partito Ed Woollard ottenne il 15% dei voti nel ward di Bordesley and Highgate a Birmingham.[14]

Il 29 febbraio 2024 il leader del partito George Gallaway venne eletto alla Camera dei comuni vincendo con il 39,65% dei voti le elezioni suppletive nel collegio di Rochdale, storica roccaforte del Partito Laburista.[15] La guerra Hamas-Israele dominò la campagna elettorale, dopo che il Partito Laburista aveva tolto il sostegno al proprio candidato a seguito di una sua dichiarazione sulla presunta complicità di Israele negli attacchi del 7 ottobre 2023.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Andrew Norfolk, George Galloway is pulling no punches in Batley & Spen, su thetimes.co.uk, 22 giugno 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2021).
  2. ^ (EN) Craig Borland, It's a six-way battle in Helensburgh and Lomond South by-election, su helensburghadvertiser.co.uk, Helensburgh Advertiser, 15 febbraio 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2021).
  3. ^ Argyll & Bute Council Election Results Ward 11 -Helensburgh and Lomond South (PDF), su argyll-bute.gov.uk, Argyll and Bute Council, 19 marzo 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2021).
  4. ^ (EN) Labour's Kim Leadbeater wins narrow victory in Batley and Spen byelection, su theguardian.com, The Guardian, 2 luglio 2021. URL consultato il 2 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2021).
  5. ^ Hannah Al-Othman, Batley and Spen by-election: are Muslim voters the next brick to crumble in Labour's red wall?, Londra, The Sunday Times, 6 giugno 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2021).
  6. ^ Labour could lose a by-election over the issue of Palestine, in The Economist, 26 giugno 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2021).
  7. ^ Colin Drury, Batley and Spen by-election: Labour's Muslim vote collapsing as Palestine – and potholes – cause anger, The Independent, 28 giugno 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2021).
  8. ^ Rory Sullivan, Jo Cox's sister, Labour candidate Kim Leadbeater, heckled and chased on campaign trail, The Independent, 26 giugno 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2021).
  9. ^ Tony Diver, Labour candidate in Batley and Spen by-election left 'intimidated' by anti-LGBT protester, The Daily Telegraph, 25 giugno 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2021).
  10. ^ Molly Blackall, Kim Leadbeater, sister of Jo Cox, chased and heckled on Batley and Spen by-election campaign trail, 26 giugno 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2021).
  11. ^ Batley and Spen by-election: Labour 'egged and kicked', BBC News, 28 giugno 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2021).
  12. ^ Jon Stone, Batley and Spen: George Galloway says he will take legal action to challenge by-election defeat, The Independent, 2 luglio 2021. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
  13. ^ First Preference Report: Ward 1 - Almond, su edinburgh.gov.uk, City of Edinburgh Council, 6 maggio 2022. URL consultato il 1º marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2022).
  14. ^ Birmingham City Council, Bordesley and Highgate Ward Results, su birmingham.gov.uk, www.birmingham.gov.uk. URL consultato il 1º marzo 2024.
  15. ^ Rochdale, provincia di Gaza. Il pacifismo di Galloway travolge i laburisti nella loro roccaforte, su huffingtonpost.it, 1° marzo 2024. URL consultato il 1°marzo 2024.
  16. ^ (EN) Zoe Grunewald, George Galloway wins Rochdale by-election after Labour fiasco and declares: ‘This is for Gaza’, su au.news.yahoo.com, Yahoo News, 1º marzo 2024. URL consultato il 2 marzo 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]