Virlinzi

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I Virlinzi sono una famiglia italiana di commercianti, successivamente imprenditori, attiva a Catania, ma originaria di Enna, che opera in vari settori economici, in particolare nei settori della distribuzione commerciale e dell'edilizia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Capostipite della famiglia fu Francesco Virlinzi (1899-1972), falegname, che nel 1926 fondò a Castrogiovanni, sua città d'origine, assieme al fratello Giuseppe, un'attività imprenditoriale che si occupava di produzione e commercio di legname, e di commercio di carburanti e materiale di ferramenta.[1][2][3][4] Nel 1944, Virlinzi, a causa di problemi di salute dovette abbandonare la sua città di origine e trasferì la sua falegnameria a Catania, dove si stabilì assieme alla moglie ed ai cinque figli.[5] La ditta, divenne successivamente emporio di ferramenta e legnami, e per i meriti acquisiti in campo commerciale, nel 1948 Virlinzi fu insignito dell'onorificenza di cavaliere dell'Ordine al merito del lavoro.[2] Dopo la morte del fondatore, l'attività venne amministrata dalla vedova Giuseppina Grillo (1900-1995) con i quattro figli maschi, Carmelo (1930-2011), Oreste (1933-vivente), Ennio (1934-vivente) e Giuseppe (1939-vivente), che ampliarono le sue attività verso altri settori con la fondazione di proprie aziende.[3][6] La moglie di Virlinzi nel 1965 ebbe conferita l'onorificenza di cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.[7]

La diversificazione delle attività da parte dei fratelli Virlinzi portò all'ascesa economica della famiglia nel corso del decennio sessanta-settanta, che si pose a capo di un gruppo imprenditoriale di notevoli dimensioni, affermatosi fra i primi in Sicilia per numero di addetti (oltre 1.000 dipendenti) e per fatturato.[8][9]

Nel 1977, ad Ennio Virlinzi venne conferita l'onorificenza di cavaliere del Lavoro.[11] Imprenditore attivo nei settori siderurgico, edilizio e turistico-alberghiero, tra i maggiori a Catania e in Sicilia, è noto anche con l'appellativo di "re del ferro e del cemento".[12] È stato consigliere di amministrazione di Alitalia (1980-1984), presidente dell'Associazione degli Industriali della Provincia di Catania (1992-1997) e commissario di Confindustria Catania (2008-2009).[13][14][15] Nel 1973, aveva fondato a Catania la GrossFarma Distribuzione S.p.A., che opera nel settore farmaceutico, poi passata al Gruppo Angelini e alla Phoenix.[10][16]

Nel 2000, la famiglia Virlinzi si interessò all'acquisizione del Calcio Catania, squadra che militava nel girone B campionato di calcio di Serie C1 1999-2000, e nelle trattative per rilevare la società etnea, ebbe il supporto di personalità quali Pippo Baudo e Luciano Moggi[17], ma la famiglia Massimino, proprietaria di allora del club rossoazzurro, la cedette ai Gaucci.

Alla stessa famiglia apparteneva Francesco Virlinzi (1957-2000), figlio di Carmelo[18], produttore discografico, fondatore della Cyclope Records.

Le aziende della famiglia[modifica | modifica wikitesto]

I membri della famiglia Virlinzi controllano oltre 40 aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei settori agricolo, chimico, commerciale, edilizio, immobiliare, metallurgico e turistico ricettivo, ed in ognuna di esse vi ricoprono le cariche sociali.[19][20]

Azienda storica della famiglia è la Virlinzi S.p.A., fondata nel 1960 dai quattro fratelli ennesi con la madre, di cui è amministratore unico il ragioniere Oreste Virlinzi, prima in Sicilia nella commercializzazione e distribuzione all'ingrosso di attrezzature per l'edilizia, la siderurgia, la ferramenta, l'utensileria (professionale e ad uso hobbistico), il giardinaggio, l'acquedottistica, l'idraulica, la termoidraulica, i casalinghi e la metanizzazione. L'azienda è socio fondatore del gruppo d'acquisto Ferritalia, nel 2016 impiegava 75 dipendenti e annualmente realizza un fatturato che si aggira sui 20 milioni di euro.[21][22][23] Copre un vasto bacino d'utenza, che oltre la Sicilia, comprende anche la Calabria, Malta e paesi del Nord Africa.[24] Dal 2005 dispone di una piattaforma logistica di oltre 60.000 m², di cui 25.000 coperti, nella zona industriale di Catania.[25] Virlinzi è stata sponsor ufficiale della squadra di pallamano maschile della Libertas Mascalucia, che nelle stagioni 1998-99 e 1999-2000 ha militato nel campionato di Serie A2, e perciò era nota anche come Virlinzi Mascalucia.

Altre società importanti sono la Virco S.p.A. (costruzioni) di cui è amministratore unico Giuseppe Virlinzi detto Pino, Building Catania s.r.l (edilizia residenziale e industriale), Virauto S.p.A. (commercio delle auto), Vir Immobiliare s.r.l. (immobiliare), FV Distribuzione S.p.A. (commercio al dettaglio e all'ingrosso).[20] Altra importante società è la Evirfin S.p.a. del cav. Ennio Virlinzi, fondata nel 1996[26], holding familiare per la gestione delle partecipazioni azionarie in varie aziende.

Nel periodo di maggiore espansione, ci sono state aziende della famiglia Virlinzi attive anche nel settore industriale, con aziende quali la Costruzioni Minuterie Metalliche S.p.A., fondata nel 1970 divenuta poi TRAFIME S.p.A. (produzione minuteria metallica di precisione) e l'IMEA S.p.A. (produzione prefabbricati in cemento), i cui stabilimenti si trovavano nella zona industriale di Catania.[10][27]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ C. Molinari, Ferramenta2000, Giugno 2016, CEI, p. 67
  2. ^ a b Cordoglio per la morte di Francesco Virlinzi, in La Sicilia, 26 gennaio 1972, p. 17.
  3. ^ a b Quei grandi commercianti di Catania ebbero nonni e padri targati Enna, su ethosassociazione.it. URL consultato il 2 maggio 2017.
  4. ^ Redazione, Enna, CHIUDE LO STORICO NEGOZIO “VIRLINZI” IN VIA SANT’AGATA PER CESSAZIONE ATTIVITA’., in Ennapress.it, 12 giugno 2019. URL consultato il 20-12-2019 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2019).
  5. ^ S. Correnti, Donne di Sicilia: la storia dell'isola del sole scritta al femminile, SEI, 2001, p. 196.
  6. ^ G. Azzaro, La deriva oligarchica. La parabola della DC catanese, Bonanno, 2007, p. 215.
  7. ^ Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 33 dell'8 febbraio 1966, p. 4.
  8. ^ F. Pontarollo, Tendenze della nuova imprenditoria nel Mezzogiorno degli anni '70, FrancoAngeli, 1982, p. 204.
  9. ^ C. Di Giacomo, D. De Luca, Virlinzi, dinastia al vertice del potere economico Il business di famiglia tra parcheggi e palazzine, in MeridioNews, 9 febbraio 2016. URL consultato il 2 maggio 2017.
  10. ^ a b c VIRLINZI ENNIO, su quirinale.it. URL consultato il 30 ottobre 2017.
  11. ^ «Nel 1956, dopo aver maturato una solida esperienza di lavoro presso l'azienda paterna, iniziò un'attività indipendente nel settore della siderurgia e nel 1959 diede vita alla "Società Metallurgica Mediterranea S.p.A." per la produzione di derivati della vergella. Nel 1960 costituì la "Fratelli Virlinzi", una importante azienda per il commercio di macchine per movimento terra e prodotti per l'industria, l'edilizia e l'agricoltura. Nel 1970 ha fondato la "S.p.A. Costruzione Minuterie Metalliche", una moderna industria ad avanzata tecnologia impegnata nella produzione di particolari metallici di altissima precisione destinati alle più importanti industrie europee. Nel 1972, i successi sino ad allora conseguiti gli consigliarono di assumere la guida della "S.p.A. Trafìlerie Metallurgiche" con una produzione di 30.000 tonnellate all'anno di armature elettrosaldate destinate in gran parte all'esportazione. Nel 1973 ha realizzato la "GrossFarma S.p.A." azienda fra le più moderne del mercato per la vendita di farmaci in tutta la Sicilia. Ennio Virlinzi è presente anche nel settore delle costruzioni con due imprese (la "Compagnia Generale Immobiliare" e la "Nuova Edilizia Costruzioni") che hanno contribuito all'impianto di opifici industriali e complessi turistico-alberghieri. Nelle sedici aziende del suo gruppo, trovano lavoro mille persone.»

    Con questa motivazione, il 2 giugno 1977, Ennio Virlinzi, nato ad Enna nel 1934 ma catanese d'adozione, venne insignito dell'onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica.[10]
  12. ^ A. Condorelli, Ennio Virlinzi a tutto campo: Appalti, Catania e Ragusa, in LiveSicilia Catania, 28 novembre 2012. URL consultato il 30 ottobre 2017.
  13. ^ Cambio della guardia alla presidenza dell'Assoindustria: Saretto Leonardi succede a Ennio Virlinzi, La Sicilia, 4 luglio 1997
  14. ^ Confindustria Catania volta pagina, in La Sicilia Web, 9 febbraio 2009. URL consultato il 30 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  15. ^ CALEPINO DELL'AZIONISTA 1980 (PDF), su archiviostoricomediobanca.it. URL consultato il 21-12-2019.
  16. ^ Redazione, SICILIA: LA CLASSIFICA DELLE AZIENDE CON IL FATTURATO PIU' ALTO, in Adnkronos.com, 25 marzo 2009. URL consultato il 21-12-2019.
  17. ^ Il Catania è dei Gaucci, Corriere dello Sport, 26 maggio 2000
  18. ^ Necrologio pubblicato su La Sicilia del 2 dicembre 2000, p. 48
  19. ^ Tutte le società di Pino Virlinzi Tra auto, farmaci ed energia, in MeridioNews, 8 febbraio 2016. URL consultato il 2 maggio 2017.
  20. ^ a b Redazione, L'impero di Pino Virlinzi, tutte le società e le cariche, in SUD Press, 9 febbraio 2016. URL consultato il 20-12-2019.
  21. ^ VIRLINZI S.P.A., su it.kompass.com. URL consultato il 19-12-2019.
  22. ^ C. Molinari, Ferramenta2000HM, Gennaio 2017, CEI, p. 91
  23. ^ VIRLINZI S.P.A., L’INNOVAZIONE È DI CASA A PROGETTO COMFORT (PDF), su progettocomfort.org. URL consultato il 2 maggio 2017.
  24. ^ Tradizione e innovazione: binomio vincente per Virlinzi - 20 marzo 2008, su mondopratico.it. URL consultato il 5 maggio 2017.
  25. ^ Chi Siamo, su virlinzionline.it. URL consultato il 19-12-2019 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2019).
  26. ^ Evirfin S.p.A. Catania, su it.kompass.com. URL consultato il 2 maggio 2017.
  27. ^ Annali del Mezzogiorno vol. XXII, Università degli Studi Catania, 1982, p. 151

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]