Valerio Gildoni

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Valerio Gildoni (Sansepolcro, 2 gennaio 1969Nanto, 17 luglio 2009) è stato un militare italiano, colonnello dell'Arma dei Carabinieri e Medaglia d'Oro al Valor Militare[1].

Valerio Gildoni
Valerio Gildoni a 18 anni con l'uniforme della Nunziatella
NascitaSansepolcro, 2 gennaio 1969
MorteBosco di Nanto, 17 luglio 2009
Cause della morteCaduto in servizio (colpo d'arma da fuoco)
Luogo di sepolturaCimitero di Città di Castello
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataCarabinieri
Anni di servizio1987 - 2009
GradoColonnello (alla memoria)
DecorazioniMedaglia d'Oro al Valor Militare
Studi militariScuola Militare Nunziatella, Accademia Militare di Modena, Istituto alti studi della difesa
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Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Paola e Settimio (ex maresciallo della stazione di Sansepolcro),[2] entra giovanissimo alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli (corso 1984-1987 "Grifo"). Compagno di corso di Antonio De Crescentiis e Ferdinando Scala, viene successivamente ammesso all'Accademia di Modena con il 169º corso "Orgoglio", come Allievo Ufficiale dell'Arma dei Carabinieri.

Nel corso degli anni accumula un notevole curriculum formativo, conseguendo tra l'altro quattro lauree (giurisprudenza, scienze politiche, sociologia e psicologia).

Durante la sua carriera è comandante di plotone alla Scuola Sottufficiali Carabinieri di Firenze, e successivamente al comando del nucleo operativo Milano Duomo e delle compagnie Carabinieri di Bressanone, Partinico e Roma Montesacro, occupandosi anche di casi di cronaca dal grosso clamore mediatico, come quello della morte di Vanessa Russo.[3] Dopo aver svolto un periodo di servizio presso lo Stato maggiore della Difesa, frequenta con successo il corso Issmi (Istituto Superiore Stato Maggiore Interforze) presso l'Istituto alti studi della difesa (IASD).[4]

Nella serata di venerdì 17 luglio 2009, appena cinque giorni dopo aver ripreso servizio, interviene in località Bosco di Nanto (Vicenza) a fianco dei suoi Carabinieri per ricondurre alla ragione un ottantaquattrenne barricatosi in casa, armato di fucile e in stato di squilibrio mentale.[2][5] Messosi a capo delle attività di persuasione, tenta di avvicinarsi alla porta dell'abitazione disarmato per ottenere la resa dell'anziano, il quale però, fa fuoco colpendolo alla testa e uccidendolo.[6]

Allestita la camera ardente presso la caserma Chinotto di Vicenza, i funerali vengono celebrati in forma strettamente privata nella chiesa di San Domenico a Città di Castello dal vicario militare Mons. Angelo Bassi insieme al fratello sacerdote di Gildoni, don Alberto.[7] La salma viene tumulata nel cimitero di Città di Castello.[7][8]

Per il comportamento tenuto di fronte ad un rischio evidente, gli viene assegnata la medaglia d'oro al valor militare alla memoria con decreto presidenziale del 14 maggio 2010.[9][10] Il 29 maggio 2010 viene intitolata a lui la sede di Medicina Legale dell'Ospedale San Bortolo di Vicenza. Il 26 aprile 2011, la Giunta Comunale di Città di Castello delibera di dedicare alla sua memoria una piazza del centro cittadino[11]. Il 17 luglio 2011, secondo anniversario della sua scomparsa, si tiene la cerimonia ufficiale di intitolazione a suo nome del Loggiato ex Bufalini e della piazza antistante.[12] Il giorno 11 maggio 2013 la caserma dei Carabinieri di Thiene, nel vicentino, viene intitolata a suo nome con una cerimonia alla presenza del più alto esponente dell'Arma;[13] all'entrata dell'edificio viene posta una targa in onore di Gildoni.[14]

Il 31 marzo 2016, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella ha presieduto la cerimonia di intitolazione della caserma sede del Nucleo di Perugia del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale alla memoria di Valerio Gildoni. Alla cerimonia hanno preso parte i familiari dell'ufficiale scomparso insieme al Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo della Repubblica Italiana, onorevole Dario Franceschini e al Comandante generale dell'Arma dei carabinieri Tullio Del Sette con la presenza delle massime autorità regionali e provinciali[15].

Era sposato con la sismologa e vulcanologa Barbara Cantucci, ma non aveva figli;[2] era inoltre cugino di secondo grado da parte di madre dell'attrice Monica Bellucci.[16][17][18]

Il 17 luglio 2019 è ricordato il decimo anniversario della sua morte con una messa nella cattedrale di Città di Castello.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Con ferma determinazione ed esemplare iniziativa, unitamente ad altri militari, avviava una delicata opera di persuasione nei confronti di un uomo che, in stato di alterazione psichica, si era barricato all'interno della propria abitazione esplodendo un colpo d'arma da fuoco all'indirizzo di una pattuglia di carabinieri precedentemente intervenuta. Resosi conto della situazione di estremo pericolo anche per l'incolumità degli altri presenti, con insigne coraggio e consapevole del grave e manifesto rischio, senza far uso dell'arma in dotazione, non esitava ad avvicinarsi allo squilibrato per stabilire un contatto diretto e convincerlo a desistere, venendo proditoriamente attinto da un colpo di fucile che ne causava la morte. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio.»
— Nanto (VI), 17 luglio 2009[19].
immagine del nastrino non ancora presente
Distintivo per Corso Superiore di Stato Maggiore

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il generale Gallitelli ai thienesi: ‘L’Arma è in mezzo a voi’, su AltoVicentinOnline. URL consultato il 23 gennaio 2016.
  2. ^ a b c Anziano uccide un carabiniere e si barrica in casa, in Corriere del Veneto. URL consultato il 23 settembre 2015.
  3. ^ Il Giornale di Vicenza.it - Home, su media.ilgiornaledivicenza.it. URL consultato il 23 settembre 2015.
  4. ^ «Era un figlio meraviglioso che ci ha resi orgogliosi», in Corriere del Veneto. URL consultato il 23 settembre 2015.
  5. ^ VIDEO: Blitz dei carabinieri, catturato l'anziano di Nanto - Video, in Corriere Del Veneto TV. URL consultato il 23 settembre 2015.
  6. ^ Il silenzio di Città di Castello per l'addio al colonnello Gildoni, in Corriere del Veneto. URL consultato il 23 settembre 2015.
  7. ^ a b Anche Monica Bellucci ai funerali del tenente colonnello Valerio Gildoni, su terninrete.it. URL consultato il 23 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  8. ^ Anche Monica Bellucci ai funerali del tenente colonnello Valerio Gildoni, su Umbrialeft.it, 22 luglio 2009.
  9. ^ Motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare al Colonnello Valerio Gildoni
  10. ^ Scheda sul sito Carabinieri.it
  11. ^ Delibera dell'intitolazione della piazza alla memoria[collegamento interrotto]
  12. ^ La Nazione - Umbria - Gildoni, Città di Castello lo ricorda intitolandogli l'area
  13. ^ Thiene. Il numero 1 dei Carabinieri per intitolazione caserma all’eroe Gildoni, su AltoVicentinOnline. URL consultato il 23 gennaio 2016.
  14. ^ Fornasa Marmi - In evidenza, su fornasamarmi.com. URL consultato il 23 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2016).
  15. ^ Inaugurazione del Nucleo TPC di Perugia al Col. Valerio Gildoni, su quirinale.it. URL consultato il 1º aprile 2016.
  16. ^ Carabiniere ucciso a Vicenza, l'addio a Città di Castello con un lungo applauso, su ilmessaggero.it. URL consultato il 23 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  17. ^ Photo Galleries: Monica Bellucci attends the funeral of her cousin, Valerio Gildoni, su spokeo.com. URL consultato il 23 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  18. ^ Città di Castello: stamani l'ultimo applauso per il tenente colonnello Valerio Gildoni, su valtiberinainforma.it. URL consultato il 23 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  19. ^ Presidenza della Repubblica, Onorificenze, dettagli decorato: Gildoni Ten.Col.Dott. Valerio MOVM