Utente:Maria Livia Parmeggiani/Sandbox

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Film Noir[modifica | modifica wikitesto]

Il noir è stato variamente definito "una tendenza dell'immaginario" [1], un genere[2] o uno stile cinematografico[3]. Lo si può collocare nel periodo che va dalla Seconda Guerra Mondiale alla fine degli anni Cinquanta[4] . Come ricorda Massimo Locatelli, la critica è tendenzialmente concorde nell'indicare una periodizzazione compresa tra il 1940 (Il mistero del falco, John Huston) o il 1941 (Lo sconosciuto del terzo piano, Boris Ingster) e il 1958 (L'infernale Quinlan, Orson Welles). Si tratta di una forma cinematografica che si è affermato a Hollywood[5] sotto l'influsso del romanzo poliziesco hard-boiled, fiorito negli Stati Uniti a partire dagli anni Venti del Novecento. Inizialmente utilizzato per riferirsi esclusivamente a prodotti del cinema americano, il termine "noir" è stato in seguito adottato per definire nuovi approcci al poliziesco che appaiono, sotto il nome di Neo-noir o post-noir, a partire dagli anni Sessanta, sia nel cinema che nella letteratura, oltre che in altri media come il fumetto e la televisione[6]. Oggi il fenomeno della noirizzazione[7] è una tendenza culturale riconoscibile a livello globale[8].

Nascita del termine[modifica | modifica wikitesto]

L'invenzione del termine risale alla metà degli anni Cinquanta[9] . Furono i critici cinematografici francesi i primi a utilizzare il termine per identificare le caratteristiche di una serie di film prodotti a Hollywood durante la guerra e distribuiti in Francia a partire dal 1946. Dopo Nino Frank e Jean Chartier, il concetto di film noir fu suggestivamente elaborato e popolarizzato nel 1955 da Raymonde Borde e Etienne Chaumeton nel loro volume Panorama du film noir américain 1941-1953. Il film noir ha suscitato numerose letture e interpretazioni critiche [10].

Le trame e i personaggi del film noir[modifica | modifica wikitesto]

Borde e Chaumeton nel loro libro Panorama du Film Noir américain 1941-1953 danno cinque parole parole chiave per definire il film noir[11]:

  • Onirico;
  • Strano;
  • Erotico;
  • Contraddittorio;
  • Crudele;

Il delitto, in genere un omicidio, è il motore dell'azione narrativa di quasi tutti i film noir. Tra i moventi principali, oltre all'avidità, vi sono spesso anche la gelosia e l'invidia. L'indagine di un investigatore privato, un poliziotto o un detective dilettante è il tipo di intreccio prevalente, ma ne esistono anche altri, come per esempio trame che ruotano intorno a rapine, truffe o adulteri. Altri elementi narrativi tipici sono accuse fraudolente, tradimenti e doppi giochi.

I personaggi principali sono il detective privato e la femme fatale.

Il detective privato è in genere caratterizzato come un uomo di mezza età e non particolarmente avvenente, che si ritrova trascinato in situazioni pericolose dalla protagonista femminile, mosso non tanto da un interesse per la giustizia o da cupidigia ma da una sorta di morbosa curiosità. [12] Humphrey Bogart ne è il modello. Egli si "contrappo[ne] al canone di scuola inglese, l'investigatore di ferrea logica alla Conan Doyle"[13].

La femme fatale, figura anche nota nella tradizione critica italiana come dark lady[14], è rappresentato come un personaggio frustrato, colpevole, indifferente e vittima delle sue stesse astuzie. [15] È una donna misteriosa, conturbante e manipolatrice che utilizza i suoi poteri incantatori per sedurre il protagonista e condurlo in trappole mortali o in situazioni compromettenti.


Dark lady[modifica | modifica wikitesto]

La dark lady (letteralmente: "donna oscura"), anche nota come femme fatale o, talvolta, vamp, è un personaggio tipo delle opere di narrativa e del cinema, in particolare del romanzo hard boiled e del film noir, di cui è forse il carattere più intrigante. Rappresenta la donna seduttrice, manipolatrice e sempre pericolosa, anche se non necessariamente malvagia. È spregiudicata e sensuale, infedele e dannatrice; tuttavia, come evidenziato dalla critica femminista, non è infrequente il caso di ritratti femminili la cui ambiguità è solo il prodotto di uno sguardo maschile misogino e distorto[16].

L'espressione dark lady compare nei sonetti 127-154 di William Shakespeare, in cui il poeta spazia su diversi temi, come l'amicizia o la letteratura, dando inoltre origine a varie ipotesi sulla vera identità di questa donna[17]. Altre protagoniste femminili delle tragedie di Shakespeare come Cleopatra e Lady Macbeth sono state caratterizzate dalla critica come esempi di "donne oscure"[18] .

Nel romanzo hard boiled e del film noir, fioriti tra i tardi anni Venti e i tardi anni Cinquanta, la dark lady si presenta come una donna misteriosa, bellissima e spesso sposata o comunque inaccessibile, che attira con il proprio fascino perverso l'eroe (rappresentato in genere da un detective privato) in qualche vicenda intricata e pericolosa, se non in una vera e propria trappola[19].

Essendo il noir un genere a forte prevalenza maschile, la dark lady non ha avuto quasi mai il ruolo di protagonista. La caratteristica saliente della dark lady è di contrapporsi al modello femminile tipico della commedia anni Trenta[20] e del melodramma anni Cinquanta[21]. "La donna della commedia brillante anni Trenta è ricca, sicura di sé, volitiva e disinvoltamente femminile, oppure è ricca, superficiale e ingenua."[22]. La donna del melodramma, invece, è un personaggio che deve sacrificare sogni e innocenza in nome di una qualsiasi ragion di stato[23].

Dalla metà degli anni ottanta, si è avuta una graduale ripresa del personaggio della dark lady nella cinematografia.

Nei mass media americani, la dark lady è spesso ritratta come di origine latinoamericana[24].


Personaggi della letteratura, del cinema o della televisione che sono stati definiti dark lady o che ne sono l'evidente parodia:


Personaggi dello spettacolo che possono essere definiti dark lady:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fabio Giovannini, Noir, Enciclopedia Treccani, 2004.
  2. ^ Foster Hirsch: “Il noir presenta in abbondanza gli elementi tipici di un genere: struttura narrativa, caratterizzazione, tema, costruzione visiva”; citato in Leonardo Gandini, Il film noir americano, Torino, Lindau, 2019, p. 11.
  3. ^ Schrader: secondo questo critico il film noir appartiene all’ambientazione e alla tematica tipiche del crime movie, ma ne costituisce solo una parte, senza esaurirlo; citato in Leonardo Gandini, Il film noir americano, Torino, Lindau, 2019, p. 13.
  4. ^ Barry Keith Grant, Film Genre. From iconography to ideology, Great Britain, Short Cuts, 2007, p. 24.
  5. ^ Massimo Locatelli, Perché noir. Come funziona un genere cinematografico, Milano, Vita e pensiero, 2011, p. 15.
  6. ^ Fabio Giovannini, Noir, L'evoluzione del genere, Treccani, 2004
  7. ^ Massimo Locatelli, Psicologia di un'emozione. Thriller e noir nell'età dell'ansia, Ricerche. Media spettacoli e processi culturali, 2017
  8. ^ Cfr. pagine wikipedia su Noir televisivo, Nordic Noir, Mediterranean Noir e paragrafo Neo-noir.
  9. ^ Leonardo Gandini, Il film noir americano, Torino, Lindau, 2019, p. 11.
  10. ^ Leonardo Gandini, Il film noir americano, Torino, Lindau, 2019, p. 11.
  11. ^ Borde and Chaumeton Panorama of American Film Noir 1941-1953, link
  12. ^ Borde and Chaumeton, op. cit., p. 9, link
  13. ^ Ibidem.
  14. ^ Nel suo volume Sogno e realtà americana nel cinema di Hollywood (Bari, 1987), Franco La Polla utilizza il termine "dark lady" per riferirsi alle protagoniste ciniche e morbose del film noir. Successivamente altri autori, come Locatelli e Gandini, hanno adottato questa definizione. Appare tuttavia significativo che l'associazione tra questo termine e il film noir avvenga solo nella Wikipedia italiana. In tutte le altre lingue lo stesso personaggio è chiamato "femme fatale" (in inglese, francese, spagnolo e molte altre lingue).
  15. ^ Borde and Chaumeton, op. cit., p. 9, link
  16. ^ Franco La Polla, Sogno e realtà americana nel cinema di Hollywood, Milano, Editori Laterza, 1987, p. 103
  17. ^ Sonetto 130 di William Shakespeare dedicato ad una donna che si contrappone ai canoni di bellezza della donna angelo del dolce stilnovo
  18. ^ Ludwig Jekels, The Riddle of Shakespeare's Macbeth, in The Psychoanalytic Review, vol. 30, pp. 361–385.
  19. ^ Bou, Núria (2006). «I. LA FEMME FATALE O PANDORA EN EL OSCURO REINO DEL CINE NEGRO». Diosas y tumbas. Mitos femeninos en el cine de Hollywood. Icaria editorial, p. 21.
  20. ^ Franco La Polla, op. cit., p. 102-103
  21. ^ Massimo Locatelli, Preché noir. Come funziona un genere cinematografico, Milano, Vita e Pensiero, 2013, p. 151
  22. ^ Franco La Polla, op. cit., p. 102
  23. ^ Massimo Locatelli, op. cit., p. 151
  24. ^ Clara E. Rodriguez, Latin Looks: Images of Latinas and Latinos in the U.S. Media[collegamento interrotto], Boulder, Colo. ;Cumnor Hill, Oxford, Westview Pr., 1997, ISBN 0-8133-2766-0.