Tubo di Thiele

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Disegno di un tubo di Thiele; le frecce rosse indicano le correnti convettive.
Fotografia di un tubo di Thiele. Il livello dell'olio è basso per compensare il volume spostato inserendo il termometro di misura.

Il tubo di Thiele è una attrezzatura di laboratorio chimico comunemente usata per determinare il punto di fusione di un composto. L'apparecchio è in sostanza una provetta con un canale laterale, contenente olio. È stato inventato dal chimico tedesco Friedrich Karl Johannes Thiele.

Uso[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'uso si scalda il canale laterale con una piccola fiamma o altro mezzo di riscaldamento. La forma particolare del tubo di Thiele permette una efficace circolazione dell'olio per convezione, creando un bagno d'olio di temperatura molto uniforme.

Determinazione del punto di fusione[modifica | modifica wikitesto]

Una piccola quantità di campione è posta in un capillare di vetro saldato ad una estremità. Questo viene attaccato ad un termometro con un elastico, e immerso nell'olio nel tubo. Si scalda progressivamente e si osserva l'intervallo di temperatura in cui fonde il campione.[1] Esistono anche apparecchiature dedicate per la determinazione automatica del punto di fusione.

Determinazione del punto di ebollizione[modifica | modifica wikitesto]

Il campione è posto in una piccola provetta, legata al termometro con un elastico. Il tutto è immerso nel tubo di Thiele. Si inserisce nella piccola provetta un capillare saldato ad una estremità, con l'estremità aperta in basso. Si procede riscaldando il tubo di Thiele; dapprima dal campione si libera il gas disciolto. Dopo che il campione inizia a bollire, si interrompe il riscaldamento; la temperatura inizia a calare. La temperatura a cui il campione liquido è risucchiato nel tubo capillare fornisce il punto di ebollizione sperimentale del campione. Questo valore va poi corretto in base alla pressione atmosferica presente in laboratorio.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Determinazione del punto di fusione (PDF), su chem.ucalgary.ca. URL consultato il 13-2-2011.
  2. ^ Determinazione del punto di ebollizione (PDF), su chem.ucalgary.ca. URL consultato il 13-2-2011.

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