Punto di fusione
Il punto di fusione si definisce come uno stato termodinamico, definito da una certa temperatura (detta temperatura di fusione) e pressione (non necessariamente uguale alla pressione atmosferica), in corrispondenza del quale si ha il processo di fusione.
Nella maggior parte dei casi di interesse pratico la pressione è quella atmosferica, praticamente costante, e per tale motivo il punto di fusione viene indicato con la sola temperatura. Ad esempio comunemente si dice che il ghiaccio fonde a 0 °C, anche se in teoria sarebbe necessario specificare che questo è vero solo ad una certa e ben precisa pressione.
Durante la fusione la sostanza assorbe una certa quantità di calore, detta calore di fusione, che usa per rompere i legami interatomici o intermolecolari che formano il reticolo cristallino e la temperatura smette di salire finché la sostanza non è completamente liquida: finita la fusione, la temperatura ricomincia a salire.
Solamente i solidi cristallini hanno un punto di fusione ben preciso: i solidi amorfi, come il vetro, non hanno un punto di fusione ben definito, ma solo un intervallo di temperatura in cui diventano progressivamente sempre più molli fino a liquefarsi. Si parla in questo caso di punto di rammollimento.
Inoltre molti solidi cristallini non presentano una temperatura di fusione precisa, a pressione atmosferica, perché la loro temperatura di decomposizione è inferiore a quella di fusione.
Determinazione sperimentale della temperatura di fusione[modifica | modifica wikitesto]

Nei laboratori chimici la misura sperimentale del punto di fusione di una sostanza si esegue riscaldando in condizioni controllate un campione di tale sostanza e rilevando visivamente o automaticamente la temperatura a cui si osserva la fusione.
Il campione viene generalmente posto in un tubo capillare, in quantità tale da riempirlo per circa 5 mm a partire dal fondo. Il capillare viene scaldato da un fluido (solitamente olio al silicone o aria) la cui temperatura sale secondo un gradiente che viene fatto diminuire a mano a mano che ci si avvicina al punto di fusione previsto (se noto). La temperatura a cui avviene la fusione può essere individuata visivamente da un operatore o rilevata automaticamente quando la sostanza fusa è trasparente; in quest'ultimo caso il campione si assume convenzionalmente fuso quando la sua trasmittanza supera la soglia del 90%.
Temperature di fusione[modifica | modifica wikitesto]
Temperatura di fusione di alcune sostanze chimiche alla pressione di 1 atm (1 013 hPa).
Note[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) melting point / ice point, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Temperature e calori latenti di fusione di alcune sostanze calcolati a 1 atm, su itchiavari.org.
- (EN) Absolute Melting Point of the elements, su periodictable.com.