The Unfunnies

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The Unfunnies
miniserie a fumetti
Lingua orig.inglese
PaeseStati Uniti
AutoreMark Millar
DisegniAnthony Williams
EditoreAvatar Press
1ª edizionegennaio 2004 – ottobre 2007
Periodicitàirregolare
Albi4 (completa)
Genereorrore

The Unfunnies è una miniserie di fumetti di genere horror, creata da Mark Millar e Anthony Williams, pubblicata dalla Avatar Press tra il 2004 e il 2007. È inedita in Italia.

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

The Unfunnies è stato uno dei primi fumetti dell'etichetta Millarworld, pubblicato dalla Avatar Press nel 2004 dopo essere stato rifiutato da diversi editori. La casa editrice di William A. Christensen non si è opposta al contenuto trasgressivo del fumetto che è stata descritta da Millar come "una storia corale molto oscura (sulla falsa riga di Magnolia) con animali divertenti[1]" che aveva deciso di scrivere dopo "aver attinto a tutta quell'atmosfera alla Happiness che non vedevo l'ora di utilizzare da quando ho visto il mio primo film di Todd Solondz[2]".

Anthony Williams è stato selezionato da Millar per illustrare la storia a causa della passata esperienza dell'autore nell'industria dell'animazione che gli avrebbe consentito, secondo Millar, di riprodurre uno stile cartoonistico basato su quello di Hanna-Barbera con l'intenzione di scontrarlo con l'argomento cupo della storia in un modo paragonabile a un seguito de La vita è meravigliosa con il medesimo cast o de La Sirenetta con lo stesso stile di animazione solo con scene iniziali legate a molestie su minori o necrofilia[1]. Millar espresse insoddisfazione per le illustrazioni iniziali di Williams e gli ordinò di "renderla più schifosa"[3].

A detta di Millar, quando diede una copia del primo numero a sua moglie, lei ne lesse le prime sei pagine per poi lanciarglielo definendolo "la cosa più orribile che avesse mai letto nella sua vita" mentre lui cercava freneticamente di spiegargli che c'era una ragione dietro la scena in questione[2].

I numeri 1 e 2 furono pubblicati nel 2004 e poi ripubblicati insieme nel 2007 in una compilation intitolata The First Follies. Nello stesso anno furono pubblicati anche il 3 e il 4. Ogni albo aveva due copertine, una per il mercato di massa e una variant "Offensive".

Il fumetto non venne inserito all'interno dell'artbook The Art of Millarworld pubblicato dalla Image Comics nel Novembre del 2015 e neanche nel sito ufficiale dell'etichetta dell'autore scozzese. Il sito Bleedingcool ha contattato il redattore capo di Avatar Press e la Image Comics per avere un commento in merito: il primo ha risposto di non essere stato contattato in merito alla raccolta antologica mentre la seconda di non sapere il motivo dell'esclusione. Sempre il sito ha provato a contattare i rappresentanti di Millar e Williams senza però ricevere risposta[4][5][6].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La polizia arresta Moe Il Corvo per possesso di materiale pedo-pornografico. Crimini di questo tipo si sono improvvisamente diffusi nel mondo senza apparente motivo. In prigione, Moe dice a sua moglie Birdseed Betty che stava ricevendo delle e-mail da un misterioso individuo chiamato Troy Hicks che gli proponevano di scambiare il suo posto con lui in cambio di pedo-pornografia ma che lui aveva rifiutato.

Altri personaggi si ritrovano in situazioni che non riescono a spiegarsi mentre lo sceriffo Dribble indaga sulla faccenda. Una volta scoperto che gli strani avvenimenti sono connessi a un pinguino di nome Frosty Pete, Dribble e i suoi uomini si confrontano con lui. Frosty Pete dice loro che non possono fermarlo perchè lui in realtà è Troy Hicks e stava controllando il mondo per tutto il tempo. Nel suo mondo, Hicks era un disegnatore, autore del fumetto The Funnies, ed è stato accusato dell'uccisione di otto bambini; sua moglie voleva un figlio e si è data alla prostituzione dopo il suo arresto. Spiegò a Dribble che dopo che il suo ultimo appello è stato respinto, decise di disegnare di nuovo il suo mondo, in modo da poter vivere in eterno e fare quello che voleva senza conseguenze. Ha mandato delle e-mail ai suoi personaggi sperando che, in cambio di sesso e fama, avrebbero preso il suo posto nel mondo reale, e a farlo fu il vero Frosty Pete. Poi Hicks dimostra i suoi poteri fermando i proiettili sparatigli contro e uccidendo i poliziotti.

Mentre nel mondo reale il vero Frosty Pete viene condotto nella camera a gas, Troy Hicks, dopo aver ucciso o ferito gravemente diversi personaggi, se ne va libero con un bambino nel passeggino, figlio di una della sue vittime.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Alexander Ness, Slush Interview: Millar Talks Avatar's The Unfunnies, su slushfactory.com, Slush Factory, 10 ottobre 2003. URL consultato l'11 giugno 2016.
  2. ^ a b Tim O'Shea, Markisan Naso e Jason Brice, Mark Millar: World On A String (Part One of Two), su comicsbulletin.com, Internet Archive. URL consultato il 14 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2011).
  3. ^ Josh Weiland, Exploring the funny side of Millar's The Unfunnies with Williams and Christiansen, su comicbookresources.com, Comic Book Resources, 5 novembre 2003. URL consultato l'11 giugno 2016.
  4. ^ Rich Johnston, Have The Unfunnies Been Excommunicated From Millarworld?, su bleedingcool.com, Bleeding Cool, 22 agosto 2013. URL consultato l'11 giugno 2016.
  5. ^ Rich Johnston, The Unfunnies, Officially Excommunicated From Millarworld, su bleedingcool.com, Bleeding Cool, 13 febbraio 2015. URL consultato l'11 giugno 2016.
  6. ^ Badtaste.it The Unfunnies: il fumetto scomunicato da Mark Millar

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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