Terele Pávez

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Terele Pávez nel 2017

Teresa Marta Ruiz Penella, in arte Terele Pávez (Bilbao, 29 luglio 1939Madrid, 11 agosto 2017), è stata un'attrice spagnola, vincitrice del Premio Goya per la migliore attrice non protagonista nell'edizione del 2014. Interprete estremamente popolare e amata, era considerata una delle più grandi attrici della nazione[1][2] e recitò in oltre novanta produzioni nell'arco di una carriera ultrasessantennale[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia del politico Ramón Ruiz Alonso e di Magdalena Penella Silva, è pronipote di Manuel Penella Raga e nipote di Teresita Silva[4]; inoltre è sorella minore delle attrici Emma Penella ed Elisa Montés. Le tre sorelle intrapresero tutte la strada della recitazione sotto pseudonimo, rinnegando il cognome del controverso padre, che era stato un franchista e aveva avuto un importante ruolo nell'arresto di Federico García Lorca[5][6][7]. Teresa scelse come nome d'arte il cognome della nonna materna, Emma Silva Pávez, di origini cilene[8]. Nessuna delle tre sorelle amava parlare in pubblico della figura paterna, ma Terele in un'intervista del 1993 riferì che, secondo la versione di suo padre, questi si era limitato ad obbedire ad ordini superiori nell'arrestare lo scrittore; sostenne di aver cambiato cognome per un senso di vergogna, ma ribadì che il padre fosse stato un buon genitore per lei[8]. Nonostante ciò, per tutta la vita, Terele non volle mai recitare un'opera di García Lorca[6][9].

Debuttò a dodici anni nel 1954, con il film Novio a la vista[6][10]. Nel 1963 prese parte a La cuarta ventana, unico film in cui recitò insieme alle sue sorelle[4].

Fu un'apprezzatissima interprete teatrale, recitando a lungo sui palcoscenici spagnoli[9][11]. Al cinema e in televisione, ebbe per molti anni ruoli secondari. Prese parte anche ad alcuni film erotici del periodo della transizione, tra cui Tatuaje di Bigas Luna e Carne apaleada, in cui recitò con Esperanza Roy.

Nel 1983, Mario Camus la volle come protagonista nel film I santi innocenti, dove ottenne un grande successo con il personaggio di Régula[12]. Nel 1987 recitò in Laura, del cielo llega la noche e nel 1988 in Diario d'inverno, ruoli che le valsero le prime due candidature al Premio Goya per la migliore attrice non protagonista.

A partire dagli anni novanta fu attrice feticcio di Álex de la Iglesia, che la volle come interprete in numerose occasioni[4][13]. Terele Pávez raccontò di aver ricevuto la prima chiamata del regista in un periodo di difficoltà professionale[14]. Egli la volle, infatti, nel film Il giorno della bestia andando contro l'opinione dei produttori e degli addetti ai lavori, che la consideravano una persona problematica da gestire per il suo temperamento[12]. Nella sua vita professionale, si trovò ad interpretare spesso donne difficili, dal carattere ruvido[15].

Nel 1996 fu protagonista del film La Celestina di Gerardo Vera, ma nonostante le ottime critiche per la sua interpretazione, non venne nominata ai Goya[16]. Nel 2001 ottenne invece la nomination per il suo ruolo in La comunidad - Intrigo all'ultimo piano.

Due anni più tardi, entrò nel cast della fiction televisiva Cuéntame cómo pasó, con il ruolo di Doña Purificación Barbadillo, l'anziana madre del capofamiglia Antonio, interpretato da Imanol Arias[17][18]. Terele Pávez raccontò di essere stata contattata dal produttore, che le aveva proposto di rivestire i panni di questa nonna moribonda, ruolo che l'attrice accettò con entusiasmo nonostante fosse già consapevole che il suo personaggio sarebbe morto a breve[6][19]. Per tale lavoro, ottenne una candidatura ai Fotogrammi d'argento 2003 nella categoria miglior attrice televisiva[20].

Ricevette la quarta nomination ai Goya nel 2012, grazie ad un piccolo ruolo nel film di Álex de la Iglesia Ballata dell'odio e dell'amore. L'anno seguente vinse finalmente il premio, grazie ad un altro film di Álex de la Iglesia: Le streghe son tornate[6]. Il suo commosso discorso di ringraziamento ottenne un caloroso tributo dal pubblico in sala, che vide finalmente premiata l'attrice dopo numerose candidature[21].

L'ultima nomination per i Goya avvenne nel 2017, per il ruolo rivestito in La puerta abierta. Nello stesso anno, venne distribuito nelle sale l'ultimo lavoro di Terele Pávez con Álex de la Iglesia, El bar, in cui appunto interpretava la proprietaria del bar.

Terele Pávez morì alcuni mesi più tardi, a causa di un ictus, all'età di 78 anni[22][23][24]. Secondo le sue volontà, l'attrice fu cremata[25].

La sua vita professionale e personale affrontò numerosi alti e bassi: le vennero attribuiti problemi di alcolismo[9][26] e alcuni tabloid sostennero che fosse costretta a vivere da mendicante, fatto che l'attrice stessa smentì con fermezza[10].

Non si sposò mai, rifiutando l'idea di legarsi per tutta la vita a un uomo[10]. Ebbe un solo figlio, Carolo Ruiz, con l'editore José Benito Alique, che dopo il termine della loro relazione sposò la politica Cristina Alberdi[9]. Terele manifestò l'intenzione di crescere da sola suo figlio, nonostante il padre lo volesse riconoscere come proprio[12]. Carolo Ruiz morì nell'aprile del 2022, all'età di quarantanove anni[27][28].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Una giovane Terele Pávez

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Muere Terele Pávez, una de las grandes damas de la interpretación española, su eldiario.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  2. ^ (ES) Terele Pávez: Una actriz polifacética con una carrera prolífica, su diariodemallorca.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  3. ^ (ES) Terele Pávez: 63 años de carrera, un goya y el aplauso de todos, su el-carabobeno.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  4. ^ a b c (ES) Nueve cosas que hay que saber sobre Terele Pávez, su revistavanityfair.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  5. ^ (ES) Cuando Emma Penella y Terele Pávez renegaron de su padre, el hombre que detuvo a García Lorca, su elespanol.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  6. ^ a b c d e (ES) Terele Pávez: su vínculo con Emma Penella, el rol de su padre en la muerte de Lorca y su contrato en Cuéntame, su cope.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  7. ^ (ES) El padre de las actrices Emma Penella, Terele Pávez y Elisa Montes, su diariodeleon.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  8. ^ a b (ES) La difícil herencia que recibió Terele Pávez, su abc.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  9. ^ a b c d (ES) Cuando Terele Pávez dormía algunas veces en la calle, su libertaddigital.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  10. ^ a b c (ES) Terele Pávez: "De mí se ha dicho hasta que mendigo por los bares. ¡Es todo falso!", su xlsemanal.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  11. ^ (ES) Terele Pávez, la gran intérprete de reparto española que dedicó su vida al cine, su rtve.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  12. ^ a b c (ES) Las siete vidas de Terele Pávez, su vanitatis.elconfidencial.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  13. ^ (ES) Álex de la Iglesia: "Terele me ha cambiado la vida y me ha enseñado a vivir", su heraldo.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  14. ^ (ES) Muere la actriz Terele Pávez a los 78 años, su diariodemallorca.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  15. ^ (ES) Terele Pávez: «El teatro es entrañas y el cine es cerebral y preciso», su latribunadeciudadreal.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  16. ^ (ES) La escena española pierde a la actriz Terele Pávez, su lasprovincias.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  17. ^ (ES) Muere Terele Pávez, la actriz arisca, su elperiodico.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  18. ^ (ES) Muere Terele Pávez, una actriz eterna, su 20minutos.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  19. ^ (ES) Terele Pávez: «Acepté el papel sabiendo que moría; me dijeron: Terele, te llamo para matarte», su abc.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  20. ^ (ES) Leonor Watling y Javier Bardem ganan los Fotogramas de Plata, su elpais.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  21. ^ (ES) Terele Pávez: Goya a una vida con altibajos, su vanitatis.elconfidencial.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  22. ^ (ES) Muere la actriz Terele Pávez a los 78 años, su okdiario.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  23. ^ Terele Pávez è morta/ L’attrice spagnola stroncata da un ictus: aveva 78 anni, su ilsussidiario.net. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  24. ^ (ES) La muerte de Terele Pávez: “Se va una esencial del cine español”, su theobjective.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  25. ^ (ES) Familiares y amigos despiden a Terele Pávez, su abc.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  26. ^ (ES) Terele Pávez, una vida de luces y muchas sombras, su elespanol.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  27. ^ (ES) Quién era Carolo Ruiz, el hijo de Terele Pávez que ha muerto a los 49 años, su vanitatis.elconfidencial.com. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  28. ^ (ES) Muere Carolo Ruiz, el único hijo de Terele Pávez, a los 49 años, su elmundo.es. URL consultato il 18 febbraio 2024.

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Controllo di autoritàVIAF (EN53834124 · ISNI (EN0000 0001 1934 6288 · LCCN (ENno2003030488 · GND (DE1217613552 · BNE (ESXX1277089 (data) · BNF (FRcb17701461w (data) · J9U (ENHE987007401458305171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2003030488