Teatro della Pergola

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Coordinate: 43°46′23.8″N 11°15′39.9″E / 43.773278°N 11.261082°E43.773278; 11.261082
Il salone d'ingresso

Il Teatro della Pergola è il teatro storico di Firenze ed uno dei più antichi e ricchi di storia di tutta Italia. Contrariamente a quanto si crede è il teatro che prese il nome dalla via in cui sorge e non viceversa, esisteva infatti un pergolato d'uva nel '500 ma più avanti nella strada, vicino agli edifici dell'Ospedale di Santa Maria Nuova e all'Oratorio di San Tommaso d'Aquino.

Il teatro fu eretto con una struttura lignea nel 1656 da Ferdinando Tacca (figlio dello scultore Pietro Tacca) su incarico dell'accademia degli Immobili, presieduta dal Cardinale Giovan Carlo de' Medici, e fu inaugurato durante il carnevale del 1657.

Fu il primo teatro ad ordini di palchi sovrapposti, mentre fino ad allora (come al Teatro Olimpico di Vicenza) si era sempre seguita la tradizione romana delle gradinate decrescenti semicircolari. Si sperimentò per la prima volta anche la forma ovale, di maggior resa acustica.

Fu rimodernato su disegno di Filippo Segher sul finire del Seicento e riaperto nel 1718. La costruzione definitiva, in muratura, si ebbe solo verso il 1750 ad opera di Giulio Mannoni. L'ultimo ammodernamento risale all'Ottocento, con il maestoso salone della biglietteria dalle colonne in granito in stile neoclassico, opera di Gaetano Baccani.

All'interno i tre ordini di palchi sono sorretti da colonne, con al centro il grande palco granducale, numerose sono le dorature, gli stucchi e gli intagli che con i velluti rosati danno all'insieme una notevole eleganza. E presente anche una sala più piccola, il ridotto.

Il pavimento curiosamente godeva di un sistema di leve e macchinari per sollevarsi fino al livello del palcoscenico e creare un unico grande salone da ballo. Antichi sono anche i camerini e le sale di prova, e sul retro si conservano ancora i resti di una strada settecentesca con gli androni di alcuni piccoli negozietti che servivano gli attori e i musicisti di scena.

In questo teatro nacque il genere del cosiddetto melodramma, dal quale si sviluppò la vera e propria opera lirica. Nel Settecento era uno dei migliori teatri italiani ed il granduca Pietro Leopoldo lo frequentava assiduamente. Numerose furono le prime importanti, dalle musiche di Luigi Cherubini o di Christoph Willibald Gluck, oppure, nell'Ottocento, il Macbeth di Giuseppe Verdi, nel Novecento l'Orfeo ed Euridice di Joseph Haydn.

Nel seminterrato esiste un piccolo museo con numerosi cimeli. È attualmente gestito dall'Ente Teatrale Italiano.

Curiosità

Nel 1834 Antonio Meucci installò nel teatro il primo telefono della storia, per comunicare tra i vari ambienti del teatro.

Collegamenti esterni

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