Svetlana Romašina

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Svetlana Romašina
Svetlana Romašina a Mosca, giugno 2021
Nazionalità Bandiera della Russia Russia
Altezza 173 cm
Peso 57 kg
Nuoto sincronizzato
Palmarès
Bandiera della Russia Russia
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 5 0 0
Mondiali 22 0 0
Europei 10 0 0
Universiadi 2 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

Bandiera del ROC ROC
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 2 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 4 agosto 2021

Svetlana Alekseevna Romašina (in russo Светлана Алексеевна Ромашина?; Mosca, 21 settembre 1989) è una sincronetta russa sette volte medaglia d'oro ai Giochi olimpici.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Romašina ha ottenuto il suo primo successo all'età di 16 anni, vincendo nel 2005 la medaglia d'oro nella gara a squadre durante i campionati mondiali. In seguito ha vinto l'oro nella gara a squadre alle Olimpiadi di Pechino 2008, confermando le sue prestazioni di alto livello con la successiva riaffermazione a Londra 2012. In quest'ultima edizione delle Olimpiadi, oltre ad avere nuovamente vinto l'oro nella gara a squadre, ha vinto anche nel duo insieme alla pluricampionessa Natal'ja Iščenko.

Svetlana Romašina inizia quindi a gareggiare anche nel singolo, vincendo l'oro anche in questa specialità ai mondiali e agli europei. Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 si riconferma campionessa nel duo insieme a Iščenko, giungendo al primo posto pure con la squadra russa.

Ha rappresentato ROC ai Giochi olimpici estivi di Tokyo 2020, dove ha vinto l'oro nel duo e nella gara a squadre.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Pechino 2008: oro nella gara a squadre.
Londra 2012: oro nel duo e nella gara a squadre.
Rio de Janeiro 2016: oro nel duo e nella gara a squadre.
Tokyo 2020: oro nel duo e nella gara a squadre.
Montréal 2005: oro nella gara a squadre e nel libero combinato.
Melbourne 2007: oro nella gara a squadre (programma libero e tecnico) e nel libero combinato.
Roma 2009: oro nel duo (programma tecnico e libero) e nella gara a squadre (programma libero).
Shanghai 2011: oro nel duo (programma libero e tecnico) e nel libero combinato.
Barcellona 2013: oro nel singolo (programma libero e tecnico) e nel duo (programma libero e tecnico).
Kazan' 2015: oro nel singolo (programma tecnico), nel duo (programma tecnico e libero) e nel libero combinato.
Gwangju 2019: oro nel singolo (programma libero) e nel duo (programma tecnico e libero).
Budapest 2006: oro nella gara a squadre e nel libero combinato.
Budapest 2010: oro nel duo, nella gara a squadre e nel libero combinato.
Eindhoven 2012: oro nel duo.
Berlino 2014: oro nel singolo.
Londra 2016: oro nel duo (programma libero e tecnico) e nel singolo (programma tecnico).
Kazan' 2013: oro nel singolo e nel duo.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Dama dell'Ordine dell'Amicizia - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il suo grande contributo allo sviluppo della cultura fisica e dello sport, dando ottimi risultati nello sport ai Giochi della XXIX Olimpiade di Pechino nel 2008»
— 2 agosto 2009[1]
Ordine al merito per la Patria di IV Classe - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il suo grande contributo allo sviluppo della cultura fisica e dello sport, dando ottimi risultati nello sport ai Giochi della XXX Olimpiade del 2012 a Londra»
— 13 agosto 2012[2]
Dama dell'Ordine d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
«Per alti meriti sportivi ai Giochi della XXXI Olimpiade nell'anno 2016 a Rio de Janeiro (Brasile), ha dimostrato volontà di vincere e impegno»
— 25 agosto 2016[3]


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Decreto del Presidente della Repubblica 2 agosto 2009 N. 885, su graph.document.kremlin.ru. URL consultato il 14 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2014).
  2. ^ (RU) Decreto del Presidente della Repubblica 13 agosto 2012 N. 1165, su pravo.gov.ru:8080. URL consultato il 14 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2013).
  3. ^ (RU) Decreto de Presidente della Federazione Russa N° 429 del 25/08/2016, su publication.pravo.gov.ru, 25 agosto 2016. URL consultato il 7 settembre 2016.

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