Stadio comunale di Braga

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Estádio Municipal de Braga
Estádio da Pedreira
Informazioni generali
StatoBandiera del Portogallo Portogallo
UbicazioneParque Norte R. de Montecastro
Braga
Inizio lavori2002
Inaugurazione30 dicembre 2003
Costo€ 83.100.000
ProprietarioComune di Braga
ProgettoEduardo Souto de Moura
Informazioni tecniche
Posti a sedere30286[1]
Pista d’atleticaNon presente
Mat. del terrenoErboso
Dim. del terreno105m x 68m
Uso e beneficiari
CalcioBraga
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 41°33′44.64″N 8°25′50.88″W / 41.5624°N 8.4308°W41.5624; -8.4308

Lo stadio comunale di Braga (port. Estádio Municipal de Braga) è uno stadio di calcio portoghese che può contenere 30 286 spettatori e che ospita le partite casalinghe del Braga. È stato inaugurato nel 2003 ed è stato anche sede di due incontri del campionato d'Europa 2004.

L'impianto ha la particolare caratteristica di essere ricavato sul sedime dell'ex cava di Monte do Castro: uno dei lati corti del terreno di gioco termina al di sotto della parete rocciosa. Le tribune, coperte e composte da due livelli ciascuna, sono presenti solo sui due lati lunghi del campo da gioco, mentre le due tettoie sono collegate tra di loro da cavi d'acciaio.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'esigenza di dotare Braga di uno stadio nuovo sorse nel 2000, a seguito dell'assegnazione al Portogallo del campionato europeo di calcio di quattro anni dopo.[3]

Il progetto per la costruzione fu affidato all'architetto Eduardo Souto de Moura, che disegnò una struttura di gusto brutalista, in cemento armato a vista; la costruzione iniziò nel 2002 e finì nel 2003, a fronte di un costo complessivo di 83,1 milioni di euro. La partita amichevole inaugurale vide lo Sporting Braga vincere 1-0 contro il Celta della vicina città spagnola di Vigo.[4]

Qui si disputarono due partite di Euro 2004, rispettivamente la sfida del gruppo C tra Bulgaria e Danimarca (0-2) e la sfida del gruppo D tra Olanda e Lettonia (3-0).

Il 27 gennaio 2005, il presidente dell'IPPAR (l'istituto portoghese del patrimonio architettonico) avviò una pratica per classificare lo stadio come patrimonio nazionale.[3] Nello stesso anno, il lavoro di Souto de Moura fu riconosciuto con il Prémio Secil de Arquitectura 2004, premiato dall'allora Presidente del Portogallo Jorge Sampaio.[5] Nel 2006 fu la volta del Chicago Athenaeum International Architecture Award.[6] Nel 2011, l'opera valse all'architetto portoghese il premio Pritzker.[7]

Nel luglio 2007, la società calcistica dello Sporting Braga annunciò una sponsorizzazione triennale dell'impianto con la compagnia di assicurazioni francese AXA.[8] A seguito di quest'accordo, la struttura iniziò a chiamarsi Estádio AXA, ma la municipalità di Braga, in quanto proprietaria, precisò che il cambio di denominazione non fu ufficiale a tutti gli effetti.

Lo stadio ha anche ospitato alcune partite della fase a gironi di UEFA Champions League, grazie alla qualificazione del Braga alle edizioni 2010-2011, 2012-2013 e 2023-2024.

Gare disputate all'Europeo 2004[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PT) Estádio Municipal de Braga, su scbraga.pt.
  2. ^ (PT) Estádio Municipal de Braga, su visitportugal.com.
  3. ^ a b (PT) Estádio Municipal de Braga, su monumentos.pt (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  4. ^ (PT) Sporting de Braga bateu Celta na inauguração do estádio, su publico.pt, 31 dicembre 2003.
  5. ^ (PT) Prémio Secil de arquitectura 2004, su secil.pt. URL consultato il 16 luglio 2017 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2014).
  6. ^ (EN) 2006 International Architecture Awards for the best new global design, su chi-athenaeum.org, monumentos.pt (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2006).
  7. ^ Eduardo Souto de Moura: l’anti-archistar si racconta, su design.repubblica.it, repubblica.it, 9 luglio 2012.
  8. ^ (PT) Oposição exige rentabilização do Estádio Municipal de Braga, su publico.pt, 13 luglio 2007.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Lo stadio, su stadiumguide.com. URL consultato il 5 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2019).
  • (EN) Lo stadio, su stadiumdb.com.
Controllo di autoritàVIAF (EN316747002 · LCCN (ENsh2009003806 · J9U (ENHE987007288820505171 · WorldCat Identities (ENviaf-316747002