Marchesato di Provenza: differenze tra le versioni
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* Louis Halphen, ''La Francia |
* Louis Halphen, ''La Francia nell'XI secolo'', in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 770-806 |
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* Louis Halphen, ''Il regno di Borgogna'', in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 807-821 |
* Louis Halphen, ''Il regno di Borgogna'', in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 807-821 |
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* E. F. Jacob, ''Innocenzo III'', in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 5-53 |
* E. F. Jacob, ''Innocenzo III'', in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 5-53 |
Versione delle 01:02, 22 gen 2016
Il marchesato di Provenza, da non confondersi con la Contea di Provenza, fu una signoria, sorta, verso la fine del X secolo, nell'ambito del regno di Arles, che si trovava nella parte orientale della Provenza e si estendeva, a nord di Avignone (inclusa nel marchesato), sulla riva sinistra del Rodano sino a dove l'Isère si getta nel Rodano.
Storia del marchesato di Provenza
Il re di Arles o delle due Borgogne, Corrado il Pacifico, assegnò alcuni feudi della Provenza[2] a Bosone II, figlio di Rotboldo I di Provenza, considerato il capostipitite della casa di Provenza.
Nel 968, i figli di Bosone, Guglielmo I di Provenza[3] e il fratello, Rotboldo II di Provenza gli subentrarono rispettivamente nel titolo di conte di Avignone, Guglielmo ed in quello di conte conte di Arles, Rotboldo; si divisero i feudi ed assieme assunsero il titolo di conte di Provenza.
Nel 972, Guglielmo I e Rotboldo II si misero alla testa di una coalizione di nobili provenzali[4] per cacciare definitivamente i Saraceni dal sud della Provenza e, nel corso del 973, con l'apporto delle truppe del marchese di Torino, Arduino il Glabro a Tourtour, ottennero una schiacciante vittoria, che permise di conquistare la fortezza di Frassineto (oggi identificata con La Garde-Freinet) e di liberare la Provenza dalla presenza dei Saraceni[5].
Questa vittoria, ottenuta senza l'aiuto del suo signore, il re di Arles, Corrado il Pacifico, permise loro di avere il controllo effettivo sulla Provenza e di poter distribuire le terre riconquistate ai propri vassalli.
A seguito di questi avvenimenti, Guglielmo I assunse anche il titolo di marchese di Provenza, come risulta da un documento del 979, la donazione n° 1042 del Cartoulaire de l'abbaye de Saint-Victor de Marseille, tome II, fatta all'abbazia stessa, in cui Guglielmo si definisce marchese (anno da cui si data la costituzione del marchesato di Provenza), viene controfirmata anche dalla moglie, la contessa Arsinda[6], che fu redatta ad Arles[7], dove Guglielmo aveva trasferito la sua capitale. Il titolo di marchese era un puro titolo onorifico, ma non corrispondeva ad una signoria elevata allo stato di marchesato.
Dopo la morte di Guglielmo I, il 29 agosto 993, il fratello Rotboldo II, assunse il titolo di marchese e governò la contea assieme al figlio di Guglielmo I, Guglielmo II di Provenza.
I discendenti di Guglielmo e di Rotboldo, pur mantenendo i titolo di conte e di marchese si erano divisi i territori di pertinenza; quello che poi sarà ufficialmente riconosciuto come marchesato fu governato dai discendenti di Rotboldo.
Nel 1037, alla morte del marchese di Provenza, Guglielmo III, senza eredi, la sorella, Emma, secondo le Notes sur l'Histoire Générale de Languedoc, tome IV, prima parte, gli subentrò nel titolo di marchesa di Provenza[8]. Emma che, verso la fine del secolo precedente aveva sposato il conte di Tolosa, Guglielmo III Tagliaferro (970-1037 trasmise il marchesato ai discendenti della famiglia di Rouergue, già conti di Tolosa, che lottarono coi discendenti bosonidi che governavano la contea di Provenza, riuscendo a imporsi nel marchesato con Raimondo di Saint-Gilles, nel 1093.
Nel 1113, la Contessa di Provenza, Dolce I, concesse il titolo ed il governo della contea al marito, il conte Raimondo Berengario III di Barcellona, della casa di Barcellona, che iniziò un conflitto con i conti di Tolosa per il possesso del marchesato. Il conflitto terminò nel 1125, con un trattato tra Raimondo Berengario III di Barcellona e Alfonso Giordano di Tolosa, che sancì che il marchesato fosse assegnato ai conti di Tolosa, mentre la contea fu assegnata ai conti di Barcellona
Feudi del marchesato di Provenza:
- Provence: contea nella parte sud del marchesato, detto anche Contado Venassino, nome assunto definitivamente nel 1274, quando il re di Francia, Filippo l'Ardito, lo concesse a Papa Gregorio X.
- Orange: contea che nel 1181, divenne un principato autonomo.
- Valence (Valentinois e Die): contea - vassalla sino al 1189.
Elenco dei marchesi di Provenza
Dinastia Bosonide
I marchesi di Provenza appartennero prima alla casa di Provenza:
- Guglielmo I di Provenza, 979-993, figlio di Bosone II, fu anche conte di Provenza.
- Rotboldo II di Provenza, 993-1008, figlio di Bosone II; sino al 993 conte di Provenza.
- Rotboldo III di Provenza, 1008-1014, figlio del predecessore.
- Guglielmo III di Provenza, 1014-1037, figlio del predecessore.
- Emma di Provenza, 1037-1062, figlia di Rotboldo III, sposò il conte Guglielmo Tagliaferro della famiglia Rouergue (952-1037).
- Bertrando I di Tolosa dal 1037 al 1062, assieme alla madre Emma.
Dinastia di Rouergue
Già Bertrando era della famiglia Rouergue, ma governò assieme alla madre, mentre con Guglielmo IV, nipote di Emma (nonna) e di Bertrando (zio) il titolo di Marchese di Provenza fu appannaggio del ramo dei conti di Tolosa della famiglia Rouergue, per cui i marcchesi di Provenza furono anche conti di Tolosa:
- Guglielmo IV 1062-1088, figlio di Ponzio di Tolosa (figlio di Guglielmo III ed Emma).
- Raimondo di Saintn Gilles (1088-1105), figlio di Ponzio di Tolosa.
- Bertrando (1105-1112), figlio del predecessore.
- Alfonso Giordano (1112-1148), figlio di Raimondo di Saintn Gilles.
- Tra il 1113 ed il 1114 il duca Guglielmo IX d'Aquitania con la moglie Filippa di Tolosa (?-1117), figlia del conte Guglielmo IV di Tolosa e pertanto pretendente alla contea di Tolosa ed al marcghesato di Provenza, in quanto erede legittima, occuparono la contea di Tolosa e la Settimania, costringendo Alfonso Giordano nei feudi orientali (marchesato di Provenza, e contea di Saint-Gilles). Per cui tra il 1114 ed il 1120, pur avendo divorziato da Filippa, nel 1115, il duca d'Aquitania e conte di Poitiers fu il vero conte di Tolosa e invase anche il marchesato di Provenza, arrivando, nel 1120, ad assediare Alfonso Giordano, a Orange. Ma durante l'assedio, le milizie tolosane si ribellarono al duca d'Aquitania (e conte di Tolosa) liberarono dall'assedio Alfonso Giordano che, dopo una dura lotta, durata circa tre anni, riconquistò Tolosa, con tutta la contea, scacciandone Guglielmo.
- Raimondo II (1148-1194), figlio di Alfonso Giordano.
- Raimondo III (1194-1222), figlio del predecessore.
- Raimondo IV (1222-1249), figlio del predecessore.
- Giovanna (1249-1271), figlia del predecessore.
Nel 1229, terminata la crociata, la contea di Tolosa ed il marchesato di Provenza, privata dei territori del ducato di Narbona e della viscontea di Nimes, erano rimaste al conte Raimondo VII, però vassallo della Francia, con l'impegno di maritare la sua unica erede, Giovanna al fratello del re Luigi IX, Alfonso[9].
Dinastia di Poitiers
Alla morte di Alfonso, senza eredi il marchesato fu incamerato dalla corona di Francia, da Filippo III.
Note
- ^ a b Nel 1054, dalla contea di Provenza si era distaccata la contea di Forcalquier.
- ^ Un territorio che all'incirca corrispondeva al vecchio regno di Provenza
- ^ A volte Guglielmo è indicato coll'ordinale II, anziché I, per via di un fratello di suo padre, anche lui di nome Guglielmo.
- ^ La coalizione di nobili provenzali fu una spontanea reazione all'indignazione sollevata dalla cattura, da parte dei Saraceni di Frassineto, di San Maiolo ed altri pellegrini che attraversavano il passo del Gran San Bernardo
- ^ C. W. Previté-Orton, "L'Italia nel X secolo", pagg. 686 e 687
- ^ (LA) Cartoulaire de l'abbaye de Saint-Victor de Marseille, tome 2, documento 1042, pag. 509
- ^ (LA) Cartoulaire de l'abbaye de Saint-Victor de Marseille, tome 1, documento 598, pag. 590
- ^ (FR) Notes sur l'Histoire Générale de Languedoc, tome IV, prima parte, par. XX; pag. 67
- ^ Il matrimonio tra Giovanna e Alfonso fu celebrato, nel 1241.
Bibliografia
- Louis Halphen, La Francia nell'XI secolo, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 770-806
- Louis Halphen, Il regno di Borgogna, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 807-821
- E. F. Jacob, Innocenzo III, in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 5-53
- Louis Halphen, La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180), in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 705-739
- Frederik Maurice Powike, I regni di Filippo Augusto e Luigi VIII di Francia, in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 776-828
- Charles Petit-Dutaillis, Luigi IX il Santo, in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 829-864
- Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248), in «Storia del mondo medievale», vol. V, 1999, pp. 865-896
- Hilda Johnstone, Francia: gli ultimi Capetingi, in «Storia del mondo medievale», vol. VI, 1999, pp. 569-607
- Hilda Johnstone, Inghilterra: Edoardo I e Edoardo II, in «Storia del mondo medievale», vol. VI, 1999, pp. 673-717
- Paul Fournier, Il regno di Borgogna o di Arles dall'XI al XV secolo, in «Storia del mondo medievale», vol. VII, 1999, pp. 383-410