Bella ciao: differenze tra le versioni

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== Collegamenti esterni ==
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* [http://www.kensan.it/articoli/Bella_ciao.php Mp3 da scaricare di Bella Ciao, licenza Creative Commons BY-NC-SA 2.5, file da 6.5 MB]
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* [https://sites.google.com/site/ilpartigianoprimianomuratori/home/o-bella-ciao o Bella Ciao...la Canzone dei Partigiani]
* [http://www.prato.linux.it/~lmasetti/canzonicontrolaguerra/canzone.php?id=722&lang=it Testo in 30 lingue e commenti]
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Versione delle 11:38, 7 mar 2012

Bella ciao
Artista
Autore/ianonimo
GenereFolk
Stilecanto popolare
Esecuzioni notevoliMilva, Modena City Ramblers, Francesco De Gregori, Giorgio Gaber, Swingle Singers, Banda Bassotti, Arcusgi
Campione audio

Bella ciao è un canto popolare italiano ottocentesco, d'origine emiliano-romagnola, diventato celeberrimo durante la Resistenza perché fu idealmente associato al Movimento partigiano italiano.

Origine

Bella ciao è una canzone popolare cantata dai simpatizzanti del movimento partigiano italiano (Resistenza) durante la Seconda Guerra Mondiale, che combattevano contro le truppe fasciste e naziste. La circolazione di Bella ciao, durante la Resistenza è documentata e sembra circoscritta soprattutto in Emilia, fra l'appennino bolognese e le zone della Repubblica partigiana di Montefiorino (sull'appennino modenese, dove si dice che fu composta da un anonimo medico partigiano). Tuttavia, secondo gli storici della canzone italiana A. Virgilio Savona e Michele L. Straniero "presumibilmente Bella ciao non fu mai cantata durante la guerra partigiana ma nacque nell'immediato dopoguerra: la sua popolarità ebbe inizio nel 1948, al Festival della gioventù di Berlino dove fu cantata, con enorme successo, da un gruppo di studenti italiani"[1][2].

La musica, di un autore sconosciuto, viene fatta risalire alla melodia di un canto ottocentesco delle mondine padane[3], con influenze di altri canti come Fior di tomba e Picchia picchia la porticella. Una seconda derivazione fa retrodatare le radici della canzone a una ballata francese del Cinquecento, che seppur mutata leggermente ad ogni passaggio geografico, sarebbe stata assorbita dapprima nella tradizione piemontese con il titolo di La daré d'côla môntagna, poi in quella trentina con il titolo di Il fiore di Teresina, poi in quella veneta con il titolo Stamattina mi sono alzata, successivamente nei canti delle mondariso e infine in quelli dei partigiani.[4]

Una diversa derivazione è stata proposta da Fausto Giovannardi a seguito del ritrovamento di una melodia yiddish (canzone "Koilen") registrata da un fisarmonicista Kletzmer di origini ucraine, Mishka Tziganoff nel 1919 a New York[5][6], interpretazione che tuttavia, secondo alcuni osservatori, sembra non godere di solidi fondamenti[7].

«Alla mattina appena alzata, o bella ciao, bella ciao
Bella ciao ciao ciao, alla mattina appena alzata,
devo andare a lavorar..!

A lavorare laggiù in risaia, o bella ciao, bella ciao
Bella ciao ciao ciao! A lavorare laggiù in risaia
Sotto il sol che picchia giù!»

In questo contesto si nota come l'espressione "bella ciao" indichi la giovinezza che si perde e sfiorisce nel lavoro[8].

«Stamattina mi sono alzata,
stamattina mi sono alzata,
sono alzata - iolì
sono alzata - iolà
sono alzata prima del sol...»

Diffusione

La popolarità di Bella ciao ebbe inizio a metà del Novecento, in occasione dei numerosi "Festival mondiali della gioventù comunista" che si tennero in varie città fra cui Berlino, Praga, e Vienna, dove essa fu cantata, con successo, dai delegati italiani, e quindi tradotta in tutte le lingue del mondo dagli altri delegati stranieri.

Questo canto raggiunse una grandissima diffusione di massa negli anni sessanta, soprattutto durante le manifestazioni operaie-studentesche del Sessantotto. Le prime incisioni di questa versione partigiana si devono alla cantastorie italiana di origine emiliana Giovanna Daffini e al cantautore francese di origine toscana Yves Montand. La diffusione di Bella ciao si deve anche a Gaber, Monti e Margot, che la cantarono nella trasmissione televisiva Canzoniere minimo.

Nel 2002 la canzone è stata cantata dal giornalista Michele Santoro in apertura di un'edizione straordinaria del programma televisivo Sciuscià, da lui condotto, in polemica con l'Editto bulgaro[9]. Inoltre è stata rifatta più volte dai Modena City Ramblers e dal gruppo ska Banda Bassotti, che spesso cantano la Resistenza nei loro testi, in maniera più "allegra", con ritmo più veloce.

Bella ciao è stata al centro di diverse polemiche durante i preparativi del Festival di Sanremo 2011 poiché Gianni Morandi, il conduttore di questa edizione del festival, voleva portare questa canzone sul palco dell'Ariston in onore della serata dedicata ai 150 Anni dell'Unità d' Italia, ma dopo svariati giorni è arrivata la conferma che Bella ciao non si canterà e non per un ripensamento del famoso cantante di Monghidoro.

Durante le proteste dell'Ottobre 2011 il movimento "Occupy Wall Street", gli "indignados" a stelle e strisce, ha intonato Bella Ciao.

Altre versioni

Oggi è molto diffusa tra i movimenti di Resistenza in tutto il mondo, dove è stata portata da militanti italiani. Ad esempio è cantata da molte comunità zapatiste in Chiapas, naturalmente eseguita in lingua spagnola. A Cuba è cantata nei campeggi dei Pionieri, mettendo la parola "guerrillero" al posto della parola "partigiano". È conosciuta e tradotta anche in cinese.

Nella sua storia recente (dal 1968 in poi), questa canzone è stata spesso considerata alla stregua di un inno ufficiale dei movimenti comunisti o anarchici. Una versione sessantottina aggiungeva una finale che recitava: "Era rossa la sua bandiera... come il sangue che versò". Per questo motivo ancora oggi ispira autori italiani e stranieri, ed è utilizzata in numerose occasioni, anche non direttamente collegate alla Resistenza.

Nel 1999 il producer S.K. pubblica una versione Italodance della canzone, dal nome "Una mattina". Inoltre è stata cantata in italiano dal gruppo corso de gli Arcusgi di Bastia.

Testo della canzone

Il seguente testo è quello più diffuso, con tra parentesi alcune varianti:

«Una mattina mi son svegliato,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l'invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

Mi seppellirai (Mi porterai) lassù in (sulla) montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire (Mi seppellirai o Mi porterai) lassù in (sulla) montagna
(sotto l'ombra) all'ombra di un bel fior.

E (Tutte) le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E (Tutte) le genti che passeranno
Ti diranno «Che bel fior!»

«È questo il fiore del partigiano»,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
«È questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!»»

Incisioni

Alcune incisioni notevoli:

Note

  1. ^ A. Virgilio Savona - Michele L. Straniero: Canti della Resistenza italiana, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1985
  2. ^ G. Bertelli, Bella ciao: una battaglia!, VeneziaMusica e dintorni, n. 34/2010.
  3. ^ Tesi contestata da molti tra cui il noto comunista Boldini (in Canti della Resistenza Italiana", op. cit
  4. ^ Virgilio Savona e Michele Straniero, Canzoni italiane, Fabbri Editori, 1994, Vol.I, pag.179
  5. ^ a b Canzoni contro la guerra, Bella ciao, su prato.linux.it. URL consultato il 19-02-2009.
  6. ^ Da ballata yiddish a inno partigiano, il lungo viaggio di Bella ciao, su repubblica.it, 12 aprile 2008. URL consultato il 19-02-2009.
  7. ^ Bella questa di "Bella Ciao"!, su carmillaonline.com, 6 maggio 2008. URL consultato il 19-02-2009.
  8. ^ a b Ecomuseo delle terre d'acqua: Bella ciao
  9. ^ Santoro canta "Bella ciao", articolo su repubblica.it., su repubblica.it. URL consultato l'08-09-2008.

Voci correlate

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