Falconidae: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
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Sono [[uccelli rapaci]] di taglia medio-grande, con un'[[apertura alare]] variabile da 55 a oltre 125&nbsp;cm, e con un peso da 28 a 2100&nbsp;g); si caratterizzano per un [[becco]] più largo e più robusto di quello degli [[accipitriformi]], contraddistinto dal cosiddetto «dente di falco», una sporgenza sul ramo superiore che s'inserisce perfettamente in un sottostante incavo del ramo inferiore. I [[Falconinae|falconini]] sono uccelli robusti, con ali appuntite, artigli affilati e [[piumaggio]] che va dal marrone al nero, striato o chiazzato, mentre i [[Caracarinae|caracara]] sono più piccoli, con collo e gambe più lunghi, artigli più spessi e tozzi, ali più arrotondate, un capo semi-glabro, spesso colorato in modo vivace.<ref name=ADW/>
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Le femmine sono in genere più grandi dei maschi ([[dimorfismo sessuale]]), e in alcune specie esibiscono anche un becco più robusto. Il piumaggio di entrambi i sessi è simile.<ref name=ADW/>
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Falconidi
Falco cenchroides
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Falconiformes
Sharpe, 1874
Famiglia Falconidae
Vigors, 1824
Generi

I Falconidi (Falconidae (Vigors, 1824)) sono una famiglia di uccelli rapaci, unica famiglia dell'ordine Falconiformes.[1]

Descrizione

Sono uccelli rapaci di taglia medio-grande, con un'apertura alare variabile da 55 a oltre 125 cm, e con un peso da 28 a 2100 g; si caratterizzano per un becco più largo e più robusto di quello degli accipitriformi, contraddistinto dal cosiddetto «dente di falco», una sporgenza sul ramo superiore che s'inserisce perfettamente in un sottostante incavo del ramo inferiore. I falconini sono uccelli robusti, con ali appuntite, artigli affilati e piumaggio che va dal marrone al nero, striato o chiazzato, mentre i caracara sono più piccoli, con collo e gambe più lunghi, artigli più spessi e tozzi, ali più arrotondate, un capo semi-glabro, spesso colorato in modo vivace.[2]

Le femmine sono in genere più grandi dei maschi (dimorfismo sessuale), e in alcune specie esibiscono anche un becco più robusto. Il piumaggio di entrambi i sessi è simile.[2]

Biollogia

Alimentazione

La maggior parte dei falconidi sono carnivori, sebbene alcune specie (come per esempio il caracara testagialla) includano nella loro dieta anche materia vegetale, p.es. frutti. Alcune specie sono molto specializzate, prediligendo un determinato tipo di preda, come il falco sghignazzante, che si nutre quasi esclusivamente di serpenti; ma la maggior parte si orienta opportunisticamente verso una varietà di prede, inclusi mammiferi (sino alle dimensioni di un agnello), uccelli, serpenti, sauri, testuggini, rane, pesci, crostacei e insetti. Parecchie specie sono necrofaghe, cioè si nutrono di carogne, altre sono cleptoparassite, cioè rubano le prede ad altri uccelli, come gabbiani, pellicani o altri rapaci. [2][3]

La maggior parte dei falconidi cattura le prede in volo o tendendo agguati da un posatoio nascosto, ma sono note anche altre tecniche di caccia. Per esempio il falco aplomado (Falco femoralis) adotta strategie di caccia cooperativa con i suoi simili, per stanare e catturare piccoli uccelli. Alcune specie di caracara camminano sul terreno per catturare insetti e altri artropodi. Il caracara testagialla (Milvago chimachima) sta spesso appollaiato sul dorso dei bovini o di altri grossi mammiferi, per nutrirsi di zecche ed altri parassiti.[2]

I falconidi non uccidono con gli artigli, ma con il forte becco dentellato superiormente. Il colpo del becco, che di solito è immediatamente mortale, mira alle vertebre del collo. La separazione delle vertebre in questo punto è sufficiente per paralizzare e stordire all'istante la vittima.[senza fonte]

Riproduzione

Con l'eccezione dei caracara, che costruiscono rudimentali nidi di ramoscelli rivestiti con materiali più morbidi come corteccia o lanugine, la maggior parte dei falconidi si limita a deporre le uova in anfratti nella roccia, in cavità degli alberi, talora anche in aree remote degli edifici urbani. Alcune specie sono solite appropriarsi dei nidi di altri uccelli.[2]

Distribuzione e habitat

La famiglia ha una distribuzione cosmopolita, essendo presente in tutti i continenti eccetto l'Antartide. In Africa e Sud America si concentra la maggiore biodiversità.[4]

Popola ogni tipo di habitat, dai deserti alle foreste tropicali.

Tassonomia

La famiglia comprende i seguenti generi e specie, raggruppati in 3 sottofamiglie:[1][5]

Caracara nero (Daptrius ater)
Caracara crestato (Caracara cheriway)
Falco di foresta barrato (Micrastur ruficollis)
Grillaio (Falco naumanni)
Falco dell'Amur (Falco amurensis)
Girfalco (Falco rusticolus)
Falco nero (Falco subniger)


Sottofamiglia Caracarinae d'Orbigny, 1837


Sottofamiglia Herpetotherinae Lesson, 1843


Sottofamiglia Falconinae Leach, 1820

Specie e generi fossili

Sono noti i seguenti generi fossili:[senza fonte]

Note

  1. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Falconidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  2. ^ a b c d e (EN) Kirschbaum, K. 2004, Falconidae, su Animal Diversity Web. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  3. ^ (PT) Olmos F., Pacheco J.F. & Silveira L.F., Notas sobre aves de rapina (Cathartidae, Acciptridae e Falconidae) brasileiras (PDF), in Revista Brasileira de Ornitologia, vol. 14, n. 4, 2006, pp. 401-404.
  4. ^ (EN) White, C.M., Olsen, P.D. & Kiff, L.F., Family Falconidae, su Handbook of the Birds of the World Alive, 2018. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  5. ^ (EN) John Boyd, Family Falconidae, su Taxonomy in Flux Checklist 3.08. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  6. ^ PVPH 465: prima falange 1 del dito medio. Possibile caracara; (Kramarz et al. 2005)

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