Wikipedia:Bar/Discussioni/Uso del "si ricorda": differenze tra le versioni

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Alexmar983 (discussione | contributi)
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:::::Scopro solo ora, a differenza di me, che Emnauele676 abbia continuato, ma penso che avrebbe avuto più effetto nella sua talk questo discorso, che una vecchia discussione al bar che al massimo si trova in qualche OS. Se alla base di una discussione e del consenso su una soluzionedovrebbe sempre esserci una ragione o un problema, qua non vedo seriamente il problema da riaprire una discussione, bastava la sua talk.
:::::Scopro solo ora, a differenza di me, che Emnauele676 abbia continuato, ma penso che avrebbe avuto più effetto nella sua talk questo discorso, che una vecchia discussione al bar che al massimo si trova in qualche OS. Se alla base di una discussione e del consenso su una soluzionedovrebbe sempre esserci una ragione o un problema, qua non vedo seriamente il problema da riaprire una discussione, bastava la sua talk.
:::::Riconosco comunque a [[Utente:Emanuele676|Utente:Emanuele676]] di aver frainteso il consenso, ma credo che la cosa si fermi qua.--[[Utente:Alexmar983|Alexmar983]] ([[Discussioni utente:Alexmar983|msg]]) 23:48, 6 gen 2015 (CET)
:::::Riconosco comunque a [[Utente:Emanuele676|Utente:Emanuele676]] di aver frainteso il consenso, ma credo che la cosa si fermi qua.--[[Utente:Alexmar983|Alexmar983]] ([[Discussioni utente:Alexmar983|msg]]) 23:48, 6 gen 2015 (CET)
Io ricapito qui, invece, perché la questione ha provocato qualche lieve [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Cole_Porter&action=history incidente] e questa è la pagina in cui è meglio entrare nel merito dei trapassi e [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Discussioni_utente:Gianfranco&diff=70058058&oldid=70050960 chiarirci]. Poi, certo, Alexmar mi ha fatto fischiare le orecchie :-) <br />Nel merito, perché bisogna sempre che le decisioni le prendiamo valutando bene il concreto, e volendo pertanto approfondire, esiste anche un valore del termine di uno spessore forse inatteso, che è giusto ricordare per completezza. La morte è per Aristotele e seguaci l'estinzione di quella fonte di energia alternativa fornitaci dall'anima (i cui atomi - in quella visione - roteano a velocità che li rendono incandescenti), che ci infonde il calore vitale. In dettaglio si muore perciò quando quel calore viene a mancare, e questo succede per... "esaurimento di carburante": il complesso meccanismo termo-meccanico che si figuravano i filosofi comprendeva [[Sull'anima (Aristotele)|l'anima]], che sviluppava il calore, e organi come i polmoni, i quali svolgevano una funzione di raffreddamento. I polmoni con la vecchiaia via via inaridivano, non potevano più raffreddare e si seccavano, così il fuoco della vita dopo aver bruciato tutto ''si spegneva'' (io la racconto in modo pessimo, ma non è che la "spiegazione" mi sia mai giunta chiara chiara). Da questo estinguersi del calore vitale derivano simbologie del lutto (e non solo) sempre attuali come quelle del fuoco, che dalla lucerna al lumino, dalla fiaccola alla candela, corredano i contesti funebri di piccole fiammelle che accendiamo noi sopravvissuti per manifestare l'anelito di riaccendere il calore ormai perduto e annullare lo ''spegnimento'' che ci porta via il defunto. Potremmo sentirlo anche lontano da noi, sicuramente, intanto però nella laica e ultrarazionale Wikipedia la candela è molto presente anche nella [[Wikipedia:Utenti_deceduti#Simboli|nostra piccola ma genuina simbologia]], anzi è forse il simbolo che usiamo di più (intendo: compresi gli altri Progetti). Dunque "spegnersi" ha un'origine molto più "pesante" di quanto si potrebbe pensare solo a leggere la parola. E che la nostra prosa richiami retaggi aristotelici, che tali restano pur attraverso le mediazioni in ispecie religiose che ce li hanno trasmessi, potrebbe apparire aulico e pedante, perché no, forse anche involontariamente tronfio, ma dato che c'è sovrabbondante riscontro nella letteratura in italiano, possiamo definirlo in tutti i modi ma non come un errore. E l'uso ci tiene al riparo da velleità eventualmente spocchiose di eletti riferimenti: si usa, si usa comunemente, è una delle forme di indicazione della morte. Si usa anche in francese, anche se in quella lingua si usa "'' s'éteindre ''" sia per lo spegnimento che per l'estinzione; chissà, magari in quel breve periodo in cui il francese è stato lingua franca ne abbiamo mutuato influenze aggiuntive. Insomma, "spegnersi" è di piena legittimità. Anzi, magari ce lo vietassero ;-)<br />Non credo, comunque, che sia sempre adatto usare "spegnersi". Non ho una fonte, ma d'istinto userei "si spense" per le morti lente, che contengano un significato di consunzione, come dopo lunga malattia. Mi viene più difficile pensarlo per un giovane, o per una morte violenta o repentina. Non lo uso dove non riesco a figurarmi il moccolo che pian piano finisce la cera, poi la fiamma rimpicciolisce, si fa meno rossa, minuscola, ha un ultimo sussulto e subito dopo è fumo. O dove non riesco a collegare l'arresto della produzione di un'intelligenza. Ma sono impressioni personali, appunto istintive e a sensazione. Farei attenzione, piuttosto, a quel trabiccolo psicologico per cui il vero retaggio che potremmo richiamare è quello del tabù della morte nella cultura occidentale, per il quale, trascinati nella considerazione negativa e terribile del trapasso, spesso ci facciamo pudore a chiamar "morte" la morte, quasi fosse una vergogna per il morto, e che è un habitus talmente insinuato che addirittura le burocrazie parlano di decesso, deceduto, decèdere (che in realtà vuol dire ''andarsene'' e a rigore, implicando volontà, potrebbe andar bene solo per i suicidi). Abbiamo una delle lingue più ricche di sfumature al Mondo e parole specifiche in quantità superiori alle possibilità di assimilazione di ciascuno di noi; sarebbe grave immiserire la nostra prosa per partito preso, e per contro non si deve eccedere in marinismi sino a suscitare nel lettore, per unica maraviglia, un interrogativo su cosa beviamo prima di scrivere.<br />Ecco, come sempre l'equilibrio è tutto: usandolo cum grano salis sono molti i casi in cui "spegnersi" ha ragione di stare in voce, non ha cioè ragione di essere tolto da un bot (che ho osservato passare con qualche perplessità, se posso essere franco). Ce ne sono altri invece, di casi, in cui si può anche addivenire a chiamare le cose col nome che hanno, e se uno è morto si sarà pure spento, sarà anche deceduto, avrà magari esalato l'ultimo respiro, si sarà trasferito in posizione adeguata per il giorno del Giudizio (obiit diem supremam), ma tutto questo non toglie che è morto, se è questo il concetto che stiamo scrivendo. Per [[Cole Porter]], la voce dell'edit war, sceglierei sulla base del tipo specifico di agonia, sapendo - e non lo so - se la patologia era [[Insufficienza renale|acuta o cronica]]. Ma non muore nessuno, o più precisamente nessun altro, se si usa l'una forma o l'altra, quindi si ritorna al rispetto delle scelte dei Colleghi, perché la facoltà di scegliere è concessa a tutti e il suo rispetto vive di reciprocità. <br />Nel metodo quoto integralmente la riflessione di Shiva, che ringrazio. La "lettura" dei consensi è sempre un'operazione molto delicata, solo in casi davvero gravi si può pensare di applicarvisi nell'urgenza, e nel caso specifico delle questioni di lingua le urgenze son talmente poche che manco mi vengono in mente e mi devo accontentare di un esempio trito come il [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Speciale%3ARicerca&profile=advanced&search=%22siccome+che%22&fulltext=Search&ns0=1&profile=advanced "siccome che"] (che non va botolato perché ci sono in mezzo citazioni di testi originali delle fonti e quelle non si corrompono). Non servono Bignami di filosofia a portata di mano, per valutare, ma ancor meno serve la fretta. Non c'è sempre di mezzo Aristotele, ma non si può mai escludere a priori... ;-) --&nbsp;[[Utente:Gianfranco|g]]&nbsp;&middot;&nbsp;ℵ&nbsp;([[Discussioni utente:Gianfranco|msg]]) 02:41, 7 gen 2015 (CET)

Versione delle 03:41, 7 gen 2015

Uso del "si ricorda"


In molte pagine di Wikipedia si trovano espressioni del tipo "si ricorda" o "ricordiamo" a mio parere inappropriate e incompatibili con lo stile enciclopedico per i seguenti motivi:

  • "si ricorda" implica che il lettore sia già a conoscenza ma abbia dimenticato; ciò in moltissimi casi non è vero;
  • "si ricorda" può essere inteso come "molti ricordano" piuttosto che "ricordiamo al lettore"; anche in questo caso l'espressione è inopportuna, in quanto presume che tutto il resto si sia dimenticato;
  • in altri casi il "si ricorda" viene utilizzato per mettere all'erta il lettore su qualcosa che richiede attenzione; in tal caso sarebbe meglio scrivere "bisogna fare attenzione", ma in molti casi, siccome Wikipedia non è una raccolta di consigli, molte delle frasi in cui si trovano tali espressioni potrebbero essere eliminate o scritte in maniera differente (presentando le informazioni come "fatti" non come "suggerimenti")
  • faccio notare inoltre che il "si ricorda" è un espediente psicologico che viene utilizzato per attirare l'attenzione verso una frase particolare, ma questo spostamento dell'attenzione spesso risulta innaturale e il lettore non sempre riesce a capire perché dovrebbe ricordarsi di quel particolare e non di altri particolari; in altre parole, il "si ricorda" può confondere il lettore oltre ad essere utilizzato per rafforzare delle frasi dal contenuto elogiativo.

Per tali motivi, suggerisco di eliminare queste espressioni. In alcuni casi si possono semplicemente eliminare i "si ricorda" e il senso della frase rimane, mentre in altri casi si potrebbe sostituire con altre espressioni.
Riporto qui alcuni esempi di modifiche che si potrebbero svolgere:

  • Life (rivista): "Tra i servizi passati alla storia si ricorda quello che" --> "Uno dei servizi passati alla storia riguarda"
  • Belley: "La città è famosa per la produzione di formaggio: in particolare, si ricorda la toma di Belley " --> "La città è famosa per la produzione di formaggio e in particolare la toma di Belley"
  • Motore V8: "Tra i vari costruttori di questo particolare tipo di motore si ricorda l'americana Mopar" --> "Tra i vari costruttori di questo particolare tipo di motore si annovera l'americana Mopar"
  • Giovanni da Capestrano: "Fu un sacerdote del quale si ricorda l'intensa attività evangelizzatrice nella prima metà del XV secolo" --> "Fu un sacerdote ricordato per l'intensa attività evangelizzatrice nella prima metà del XV secolo"
  • 1º Reggimento "San Marco": "Terminati gli studi in accademia, previa visita medica (che si ricorda, fanno anche i volontari e i sottufficiali)" --> "Terminati gli studi in accademia, previa visita medica (che fanno anche i volontari e i sottufficiali)"

Se c'è consenso, propongo di eliminare tutte queste espressioni e di indicarne l'inappropriatezza nella pagina Aiuto:Manuale di stile. --Daniele Pugliesi (msg) 10:58, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]

ci vorrebbe un progetto dedicato a togliere queste parole sconsigliate dove necessario, ci sono anche gli anglicismi inutili ("cover", per esempio), le espressioni recentiste e i vari "rilasciato", "purtroppo" eccetera eccetera.. --2.226.12.134 (msg) 11:02, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
...dopodiché avremo un'enciclopeda composta di sola punteggiatura ;) --Barbaking scusate la confusione!! 11:11, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
vabbuo' dai :)), non mi dire che tutte queste parole messe a sproposito sono un benefit per la nostra mission, di dare news ai nostri follower, no? --2.226.12.134 (msg) 11:17, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
Sarei curioso di sapere se la Treccani, la Britannica o altre enciclopedie famose utilizzano espressioni di questo genere, ma mi gioco un wikioscar che se cerchiamo, non troveremo più di una decina di "si ricorda" nella Treccani. Riguardo agli anglicismi, penso che andiamo completamente fuori argomento: la mia proposta riguarda anzitutto i "si ricorda"/"ricordiamo" (che già da soli si contano a migliaia) e solo in secondo luogo altre espressioni simili (ad esempio: "è da citare"). --Daniele Pugliesi (msg) 11:29, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
Proprio perché ci sono migliaia di casi che bisognerebbe fare un progetto apposito o qualcosa di simile, anche per tutte le parole o frasi simili. Alla fine rimuoverle è facile ma lungo --Emanuele676 (msg) 11:37, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
ma no, non sarebbe affatto lungo, in molti casi le parole "tabù" sono presenti in gruppo mnella stessa voce, per cui ripassando una voce se ne possono anche togliere 3 o più.. senza contare che così facendo si analizzano meglio le voci (si vede per esempio se una voce ha bisogno o no di avvisi, si mette qualche fonte eccetera) oltre che sgamare vandalismi.. --2.226.12.134 (msg) 11:40, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
(confl.) Io sono d'accordo sulla sostanza di cui parla Daniele, ovvero che determinate espressioni troppo personali sarebbero da evitare (anche se trovo comunque meglio un "si ricorda" a un "di cui è immancabile/imperdibile/fondamentale"... ma di variazioni sul tema ce ne sarebbero a decine). Io però oltre a un generico invito a evitarle se possibile, e a rimuoverle se e quando ci si imbatte in qualcuna, non farei: abbiamo una linea guida sul punto di vista neutrale e un manuale di stile per gli accorgimenti pratici... iniziare a stendere una lista delle espressioni "vietate" a me pare un inutile (e controproducente) burocratismo. Tutto questo imho, naturalmente --Barbaking scusate la confusione!! 11:43, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
ma non si tratta di parole "vietate = se le metti ti rigo la macchina", si tratta di vedere se nelle voci quella parola ci va o no, i "ricordiamo" fa tanto "io la cosa la so e tu no, cicca cicca cicca!", abbiamo degli atleti che sono stati rilasciati dalle varie squadre (e ccherrè, parliamo di sport o delinquenza??): insomma, si fa semplicemente un lavoro di revisione in voci che magari non sono state toccare dall'era dei dinosauri.. --2.226.12.134 (msg) 11:56, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
Solo i "si ricorda", corretti e non, sono più di 4000... --Bultro (m) 13:06, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
quindi un bel progettino ci vuole proprio.. per quanto riguarda il discorso che facevo delle parole da togliere se necessario, così se ne toglierebbero tre a botta.. --2.226.12.134 (msg) 14:36, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
Scrivendo quelle 3 parole tutte insieme il numero di risultati è esiguo e non comprende tutti i casi. Non è così che si procede. Prima bisogna concentrarci sui 4000 e più risultati che ha indicato Bultro, quando finiamo vediamo quali altri casi bisogna controllare e procediamo un caso alla volta, con ordine. Inoltre, gentilmente, rimaniamo in tema. Il "rilasciato" e "attualmente" sono due parole che con "si ricorda" non c'azzeccano proprio nulla. Se proprio vogliamo considerare altri casi insieme a questo, scegliamone qualcuno che sia attinente, grazie. Riguardo al "progettino", si fa prima ad organizzare un Festival della qualità e a finirlo. --Daniele Pugliesi (msg) 15:40, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
Non sempre il "si ricorda" dovrebbe essere eliminato, ma bisogna valutare caso per caso (infatti "si ricorda" viene utilizzato in modo improprio, ma non sempre). Anche la Treccani lo usa.--R5b (msg) 16:05, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
di festival della qualità ne abbiamo in coda già un migliaio, uno dedicato a questo problema partirebbe tra parecchi anni.. R5b, che la Treccani fa una certa cosa non è detto che dobbiamo farlo anche noi ;).. --2.226.12.134 (msg) 16:09, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
principalmente frasi del tipo "si ricorda" mi fanno subito temere un copyviol, o anche un rewording insufficiente, perché sono frasi in genere mutuate tali e quali da fonti "legittimate" a usarle ed abituate a farlo in contesti in cui questo è normale. Certamente non vanno in enciclopedia, almeno in questa, ma quando le si incontra, domandiamoci sempre anche se per caso non ci siano copyviol ;-) -- g · ℵ (msg) 16:54, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]

(rientro) "Si ricorda" in treccani.it 4.880 risultati, sapere.it 3.080 risultati. Non mi sembra quindi che da noi il "si ricorda" debba essere visto come un problema. --Yoggysot (msg) 17:03, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]

mica è un "problema = aiuto, come facciamo!!" ;), è solo che imho se si evita imho è meglio.. --2.226.12.134 (msg) 17:08, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
un problema può diventarlo quando è:
  • inutile orpello: "produzione di formaggio: in particolare, si ricorda la toma di Belley " --> "produzione di formaggio e in particolare la toma di Belley" - aggiunta assolutamente inutile che non aggiunge alcuna informazione, solo caratteri
  • falsa retorica: "Si ricorda un Guglielmo P., anziano di Genova nell'anno 1262" - chi c'è, ancora vivo dal 1262, che "se lo ricorda"?
  • pov ed evasività: "fra i 7 Re di Roma si ricorda Anco Marzio" - e chi l'ha detto?
  • spam: "Tra i vari costruttori di questo particolare tipo di motore si ricorda l'americana Mopar" --> "Tra i vari costruttori di questo particolare tipo di motore" - sono tanti, perché quello e non altri?
Poi ci sono gli usi legittimi: "a Natale si ricorda la nascita di Gesù", "Il 4 novembre si ricorda la Vittoria nella WWI", ma solo perché è della fraseologia che si usa per le ricorrenze. -- g · ℵ (msg) 17:22, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
(hai detto quello che volevo dire io ;), Gianfranco..) --2.226.12.134 (msg) 17:24, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
non vedo la necessità di fare un progetto specifico, ma certo rimuvoere certe espresioni è un miglioramento che ha senso. Non urgentissimo, ma sensato. Abbiamo già Wikipedia:Festival della qualità/Bozza2, sul "rilasciato". Fate un'altra proposta simile (prima però pensatela bene! chiedete degli EGO, studiate la mole di lavoro! impostatela come se fosse epr ogni giorno con EGO che si auto-aggiornano), incollonatela con le altre e con calma ci arriviamo, magari fra un anno quando ve lo siete dimenticato voi :D, ma ci arriviamo uguale.--Alexmar983 (msg) 18:21, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
magari si possono aggiungere altre parole a quel festival, anche se non so la mole di voci già presenti --Emanuele676 (msg) 18:30, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
mmm... io son flessibile, altri non saprei in merito. Diciamo che se quel festival avesse poco lavoro, lo porrei come piano B, ma DEVO avere un impianto di E.G.O. a modo per farlo.--Alexmar983 (msg) 18:47, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
il guaio dei festival della qualità che per x mesi si lavora, poi si conclude magari senza aver finito il lavoro: con i progetti il lavoro va avanti piano piano sino ad arrivare ad un risultato ancora migliore.. --2.226.12.134 (msg) 18:33, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
il progetto deve avere abbastanza persone, il FdQ di garantisce un minimo di partecipazione extra, devi scegliere cosa è meglio ponderando i fattori, oltre che ovviamente la gravità del fenomeno. Finché non hai dati non puoi stimare se ci voglia davvero un progetto, o un fdQ ogni tanto in merito per ricordare il problema è sufficiente. P.e. io consiglio un festival delle rimozione delle S una volta all'anno, ma non ci farei mai un progetto per questo.--Alexmar983 (msg) 18:47, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
saro' il solito pessimista con idee poco costruttive, il fatto e' che spesso le voci sono scritte con i piedi redatte con una lingua che lascia alquanto a desiderare e che e' piu' efficace, sul lunghissimo termine, o scrivere bene da subito, poche, pochissime righe - come e' mio uso che dissemino la wiki di stub - oppure prendersi una alla volta le voci del settore di proprio interesse e rivederle da cima a fondo e, travolti dalla quantita' di problemi stilistici, di fonti, di contenuti approssimativi o mancanti, di formattazione approssimativa, di immagini mancanti, nessuno piu' si ricordera' del "si ricorda"... --Rago (msg) 23:15, 14 dic 2014 (CET)[rispondi]
Rago, concordo che si tratti di un problema minore rispetto ad altro, ma è bene che sia chiaro che si tratti di un problema, in modo che almeno i partecipanti a questa discussione non usino più in futuro questa espressione e in questo modo ci alleggeriamo il lavoro per i prossimi 10 anni. Comunque se sono da controllare e correggere "solo" quei 4000 casi che appaiono nella ricerca, se ognuno può controllare 40 casi al giorno e siamo in 10 a svolgere il lavoro, in poco più di una settimana dovremmo avere finito. --Daniele Pugliesi (msg) 07:53, 15 dic 2014 (CET)[rispondi]
(f.c.) Sì, ma senza elenco non si possono cancellare voci --Emanuele676 (msg) 13:09, 15 dic 2014 (CET)[rispondi]

(rientro) Ma sono solo io a considerare il tono delle voci come un qualcosa di obbligatoriamente "asettico"? Quel si ricorda a me sa tanto di tono confidenziale, ergo da evitare come la peste. --Vipera 10:56, 15 dic 2014 (CET)[rispondi]

Concordo con Vipera, le voci devono avere stile asciutto senza personalizzazioni, anche involontarie.--Bramfab Discorriamo 11:55, 15 dic 2014 (CET)[rispondi]
Senza talebanismi, io penso che nel MdS una indicazione, nei termini indicati da Barbaking, ci stia. Una lista è cmq utile per coloro che vogliano fare dei check specifici: oltre a "si ricorda" esistono altre espressioni che **possono** stridere con uno stile asciutto che tutti vogliamo.
L'infornata di Yoggysot sopra include tanti falsi positivi: solo nella prima paginata trovo "Del folle Acàn ciascun poi si ricorda" (citazione), "Chi si ricorda di come un cambio di segno..." (sempre tendenzialmente impersonale, ma senza l'invito a ricordare), "L'opera per la quale si ricorda l'A." (accettabile da noi: non è un invito ma una constatazione - che certo necessita di fonti), "[Natale è] il giorno in cui si ricorda che il creatore..." (diverso dal "si ricorda" in oggetto), "un contratto del 1147 rogato da un Iacopo giudice, nel quale si ricorda un Ugolino A." (anche qui, caso diverso). Va cmq detto che diverse altre ricorrenze rintracciate da Yoggy sono invece del tipo in oggetto, ma non mi sembra stranissimo che WP voglia tendere ad uno stile meno "autoriale" (date le premesse formative del progetto).
Nel MdS possiamo raccogliere esperienze "tipiche" per avere un riferimento. Non si tratterebbe di liste di proscrizione, ma utili esempi orientativi, specificando in un eventuale testo che ogni caso va valutato a sé (come la mia analisi dell'"infornata" mi pare dimostri). pequod76talk 13:54, 15 dic 2014 (CET)[rispondi]

Condivido il radere al suolo tutti i "si ricorda", tutti gli "è importante notare", tutti i "si sottolinea", e tutte le forme correlate (ovviamente a mano, escludendo i falsi positivi ottimamente indicati da gianfranco e altri). Le voci enciclopediche non suggeriscono, non insegnano, non ricordano e non danno indicazioni (Wikipedia non è un saggio, tantomeno una ricerca originale). I testi devono essere asettici e con piglio neutro e scientifico, imho. --Lucas 21:43, 15 dic 2014 (CET)[rispondi]

aggiungo che abbiamo anche un bel po' di "si dice che".. --130.255.98.151 (msg) 21:32, 17 dic 2014 (CET)[rispondi]
ne aggiungo un altro così li ho tutti insieme per i prox FdQ: "si è spento" per indicare "è morto/deceduto", un po' poetico e un po' melò. Ne ho corretto uno oggi e sono abbastanza--Alexmar983 (msg) 22:17, 17 dic 2014 (CET)[rispondi]
Lì è facile, puoi andare con bot semiautomatico, nella maggior parte dei casi puoi cambiare con "È morto". Anzi, se mi date l'ok lo faccio --Emanuele676 (msg) 22:23, 17 dic 2014 (CET)[rispondi]
(f.c.) vedo che lo hai fatto, un problema in meno :) ci sarebbero anche "si è spenta" e "si spense" però ricordati di botolare solo nelle voci biografiche per ridurre al minimo i potenziali errori (p.e. Geek code, Il mistero della candela ritorta...)--Alexmar983 (msg) 11:03, 18 dic 2014 (CET)[rispondi]
Quest'ultimo è appunto più un eufemismo (e quindi più facilmente sostituibile) che un problema stilistico o d'impianto della voce. Riguardo a quelli di quest'ultimo tipo, mi sono chiesto più volte se siano adeguate espressioni più da trattato che da voce enciclopedica tipo "come vedremo più avanti", "verrà (o viene) trattato in altra voce", "come si è già visto" (dove? in altra voce? O in precedenza nel libro da cui è stata presa quella parte, magari in violazione di copyright?), "Ma in questa voce tratteremo solo il caso di ...", eccetera.
Indicazioni (non obblighi assolutamente invalicabili, ovviamente) in linee guida sarebbero ben utili. --109.53.224.97 (msg) 22:28, 17 dic 2014 (CET)[rispondi]

Alla luce di questo lungo elenco, e dell'esistenza di pagine come Progetto:Cinema/Film/Wikificazione e en:Wikipedia:WikiProject Wikify che da noi è collegato a Aiuto:Wikificare, quello che dovrebbe essere fatto è creare un vero progetto di coordinamento dedicato alla wikificazione che si occuppi di preparare e proporre festival generali, contattare i manovratori di Wikipedia:Bot/Richieste/Errori comuni, archiviare modelli di voce interagendo sempre con i progetti generali, gestire le pagine di aiuto in merito e quindi aggiornare il manuale di stile, ospitare queste discussioni in modo che non si svolgano più al bar ma vi siano solo richiamate (e quindi anche archiviare le discussioni passate sull'argomento per averene una panoramica completa), e offra al pari di quanto c'è già con O o F o controlcopy anche per l'avviso W un luogo di incontro principale. Non sono un fan della frammentazione delle competenze ma lo sono del coordinamento se il volume di lavoro e la sua natura "perdurante" lo rende necessario, penso che sia anche ora -con la dimensione che abbiamo raggiunto- che si offra una vera "casa comune" a quese competenze, è anche un modo di agevolare gli utenti che si vogliano occupare di queste a tempo pieno (e ci sono).--Alexmar983 (msg) 11:16, 18 dic 2014 (CET)[rispondi]

"si è spento": attenzione che qualche volta può capitare di doverlo usare perché magari si sono già fatti più riferimenti a eventi di decesso e la ripetizione sarebbe da evitare quindi ci si rivolge a sinonimi. In sé non è affatto scorretto, non è lezioso ma anzi molto usato, è pienamente oggettivo, e non ci vedo nulla di male se la prosa ha talvolta un pizzico di garbo là dove non serve a nulla la crudezza da relazione di servizio. In sintesi, non lo botolerei -- g · ℵ (msg) 12:44, 18 dic 2014 (CET)[rispondi]
in realtà, se facciamo partire un progetto per la revisione delle voci con queste parole, non ci sarebbe manco bisogno di botolare, ogni partecipante legge e nel caso modifica.. --188.15.3.99 (msg) 12:57, 18 dic 2014 (CET)[rispondi]
e allora progetto sia, ma si vada con ordine: prima un'interfaccia per gli utenti interessati alla wikificazione, poi una sottoimpalcatura come pagina di coordinamento eventualmente assorbibile se la mole di lavoro cala.--Alexmar983 (msg) 14:15, 18 dic 2014 (CET)[rispondi]
WP:NPOV e lo stile (il "si ricorda") è un conto, una sorta di ingegnerizzazione linguistica forzata, per cui una frase debba essere per forza scritta in un certo modo e con un numero limitato di vocaboli, eliminando l'utilizzo di sinonimi adatti e forme non ambigue lo trovo invece quasi uno spreco di energie (anzi, se deve dare adito a discussioni infinite lo è certamente). Tali energie potrebbero essere utilizzate ad esempio nella riformulazione di paragrafi scritti in forma oscura anche per chi parla perfettamente l'italiano, che abbondano.
Visto che capito in questa discussione da qui ripeto un argomento di sostanza là ovviamente non pertinente: sostituire tutte le occorrenze di "spegnersi" con "morire" è un'operazione il cui vantaggio vorrei capire in cosa consiste, mentre lo svantaggio (impoverimento delle forme usate) mi pare chiaro, per quanto minimo. Per non contare l'imposizione: in nome di cosa? Alla base di una discussione e del consenso su una soluzione dovrebbe sempre esserci una ragione o un problema. Aldilà delle priorità che ciascuno può porsi, poi bisogna vedere se siano davvero tali per il progetto nel suo insieme. Non è che se ci troviamo io e gli utenti Pippo e Paperino in una discussione aperta ad hoc e concordiamo di sostituire "fatto" a "compiuto", perché ci piace di più ed è più semplice o breve, allora pace fatta e si va a spron battuto e se qualcuno ha qualcosa da dire si tira fuori "il consenso della discussione" (tanto più che il consenso citato da Emanuele676 circa la modifica, ottenuto in questa discussione, non è che lo veda poi così chiaramente).--Shivanarayana (msg) 17:11, 6 gen 2015 (CET)[rispondi]
Hai ragione sullimportanza del consenso, quando sono arrivato su wiki c'era tanta gente che si lamentava aposteriori di cosnensi mancanti, e io ho inziato a linkare ogni possibile discussione da altre parti, e mi fa paicere che ci sarai probabilmente ad aiutarmi nei prossimi mesi e anni, perché non ha senso agire a posteriori quando a priori si ottiene di più.
Per il "si spense" io ne ho parlato in una sede molto trafficata, il bar, basta vedere il traffico qui e [(http://stats.grok.se/it/latest90/Discussioni_aiuto:Manuale_di_stile qua]. All'obiezione di Gianfranco non è seguita alcula sostituzione da parte mia. La mia proposta peraltro si basava su un'analisi statitsica delle occorrenze nel dizionario bibliografico della Treccani che non mi smebrava troppo povero in stile, ma ho lasciato perdere senza nemmeno dirlo. Non avevo alcuna urgenza di sotituire, visto che le posso usare come "marcatori" di altri problemi ma non ho visto motivo di tarpare le ali prima dell'intervento di Gianfranco a chi aveva voglia di lavorare perché appunto sapevo che per botolare avrebbe comunque dovuto fare una richiesta, e quindi essere sottoposto a un ulteriore giudizio, e che none ra AV.
Scopro solo ora, a differenza di me, che Emnauele676 abbia continuato, ma penso che avrebbe avuto più effetto nella sua talk questo discorso, che una vecchia discussione al bar che al massimo si trova in qualche OS. Se alla base di una discussione e del consenso su una soluzionedovrebbe sempre esserci una ragione o un problema, qua non vedo seriamente il problema da riaprire una discussione, bastava la sua talk.
Riconosco comunque a Utente:Emanuele676 di aver frainteso il consenso, ma credo che la cosa si fermi qua.--Alexmar983 (msg) 23:48, 6 gen 2015 (CET)[rispondi]

Io ricapito qui, invece, perché la questione ha provocato qualche lieve incidente e questa è la pagina in cui è meglio entrare nel merito dei trapassi e chiarirci. Poi, certo, Alexmar mi ha fatto fischiare le orecchie :-)
Nel merito, perché bisogna sempre che le decisioni le prendiamo valutando bene il concreto, e volendo pertanto approfondire, esiste anche un valore del termine di uno spessore forse inatteso, che è giusto ricordare per completezza. La morte è per Aristotele e seguaci l'estinzione di quella fonte di energia alternativa fornitaci dall'anima (i cui atomi - in quella visione - roteano a velocità che li rendono incandescenti), che ci infonde il calore vitale. In dettaglio si muore perciò quando quel calore viene a mancare, e questo succede per... "esaurimento di carburante": il complesso meccanismo termo-meccanico che si figuravano i filosofi comprendeva l'anima, che sviluppava il calore, e organi come i polmoni, i quali svolgevano una funzione di raffreddamento. I polmoni con la vecchiaia via via inaridivano, non potevano più raffreddare e si seccavano, così il fuoco della vita dopo aver bruciato tutto si spegneva (io la racconto in modo pessimo, ma non è che la "spiegazione" mi sia mai giunta chiara chiara). Da questo estinguersi del calore vitale derivano simbologie del lutto (e non solo) sempre attuali come quelle del fuoco, che dalla lucerna al lumino, dalla fiaccola alla candela, corredano i contesti funebri di piccole fiammelle che accendiamo noi sopravvissuti per manifestare l'anelito di riaccendere il calore ormai perduto e annullare lo spegnimento che ci porta via il defunto. Potremmo sentirlo anche lontano da noi, sicuramente, intanto però nella laica e ultrarazionale Wikipedia la candela è molto presente anche nella nostra piccola ma genuina simbologia, anzi è forse il simbolo che usiamo di più (intendo: compresi gli altri Progetti). Dunque "spegnersi" ha un'origine molto più "pesante" di quanto si potrebbe pensare solo a leggere la parola. E che la nostra prosa richiami retaggi aristotelici, che tali restano pur attraverso le mediazioni in ispecie religiose che ce li hanno trasmessi, potrebbe apparire aulico e pedante, perché no, forse anche involontariamente tronfio, ma dato che c'è sovrabbondante riscontro nella letteratura in italiano, possiamo definirlo in tutti i modi ma non come un errore. E l'uso ci tiene al riparo da velleità eventualmente spocchiose di eletti riferimenti: si usa, si usa comunemente, è una delle forme di indicazione della morte. Si usa anche in francese, anche se in quella lingua si usa " s'éteindre " sia per lo spegnimento che per l'estinzione; chissà, magari in quel breve periodo in cui il francese è stato lingua franca ne abbiamo mutuato influenze aggiuntive. Insomma, "spegnersi" è di piena legittimità. Anzi, magari ce lo vietassero ;-)
Non credo, comunque, che sia sempre adatto usare "spegnersi". Non ho una fonte, ma d'istinto userei "si spense" per le morti lente, che contengano un significato di consunzione, come dopo lunga malattia. Mi viene più difficile pensarlo per un giovane, o per una morte violenta o repentina. Non lo uso dove non riesco a figurarmi il moccolo che pian piano finisce la cera, poi la fiamma rimpicciolisce, si fa meno rossa, minuscola, ha un ultimo sussulto e subito dopo è fumo. O dove non riesco a collegare l'arresto della produzione di un'intelligenza. Ma sono impressioni personali, appunto istintive e a sensazione. Farei attenzione, piuttosto, a quel trabiccolo psicologico per cui il vero retaggio che potremmo richiamare è quello del tabù della morte nella cultura occidentale, per il quale, trascinati nella considerazione negativa e terribile del trapasso, spesso ci facciamo pudore a chiamar "morte" la morte, quasi fosse una vergogna per il morto, e che è un habitus talmente insinuato che addirittura le burocrazie parlano di decesso, deceduto, decèdere (che in realtà vuol dire andarsene e a rigore, implicando volontà, potrebbe andar bene solo per i suicidi). Abbiamo una delle lingue più ricche di sfumature al Mondo e parole specifiche in quantità superiori alle possibilità di assimilazione di ciascuno di noi; sarebbe grave immiserire la nostra prosa per partito preso, e per contro non si deve eccedere in marinismi sino a suscitare nel lettore, per unica maraviglia, un interrogativo su cosa beviamo prima di scrivere.
Ecco, come sempre l'equilibrio è tutto: usandolo cum grano salis sono molti i casi in cui "spegnersi" ha ragione di stare in voce, non ha cioè ragione di essere tolto da un bot (che ho osservato passare con qualche perplessità, se posso essere franco). Ce ne sono altri invece, di casi, in cui si può anche addivenire a chiamare le cose col nome che hanno, e se uno è morto si sarà pure spento, sarà anche deceduto, avrà magari esalato l'ultimo respiro, si sarà trasferito in posizione adeguata per il giorno del Giudizio (obiit diem supremam), ma tutto questo non toglie che è morto, se è questo il concetto che stiamo scrivendo. Per Cole Porter, la voce dell'edit war, sceglierei sulla base del tipo specifico di agonia, sapendo - e non lo so - se la patologia era acuta o cronica. Ma non muore nessuno, o più precisamente nessun altro, se si usa l'una forma o l'altra, quindi si ritorna al rispetto delle scelte dei Colleghi, perché la facoltà di scegliere è concessa a tutti e il suo rispetto vive di reciprocità.
Nel metodo quoto integralmente la riflessione di Shiva, che ringrazio. La "lettura" dei consensi è sempre un'operazione molto delicata, solo in casi davvero gravi si può pensare di applicarvisi nell'urgenza, e nel caso specifico delle questioni di lingua le urgenze son talmente poche che manco mi vengono in mente e mi devo accontentare di un esempio trito come il "siccome che" (che non va botolato perché ci sono in mezzo citazioni di testi originali delle fonti e quelle non si corrompono). Non servono Bignami di filosofia a portata di mano, per valutare, ma ancor meno serve la fretta. Non c'è sempre di mezzo Aristotele, ma non si può mai escludere a priori... ;-) -- g · ℵ (msg) 02:41, 7 gen 2015 (CET)[rispondi]