Gino Callegari

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Gino Callegari
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Mediano
Termine carriera 1950
Carriera
Giovanili
1926-1927Gruppo Sportivo Tito Fumeri
1927-1930Padova
Squadre di club1
1930-1933Padova54 (5)
1933-1934Roma20 (0)
1934-1936Sampierdarenese28 (1)
1936-1937Lucchese15 (1)
1937-1944Liguria139 (12)
1945Genova 1893? (?)[1]
1945-1950Entella? (37)
Carriera da allenatore
1945-1946Entella
19??Pontedecimo
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 22 dicembre 2007

Gino Ferrer Callegari (Padova, 14 aprile 1911Genova, 14 aprile 1954) è stato un calciatore italiano che ha giocato nel ruolo di mediano.

Venne soprannominato "L'anarchico", "Caliga" e "polegrina" ovvero in genovese l'equivalente di "varechina" ipoclorito sodico.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Comincia a giocare a calcio ragazzino, 15 anni, nella sua Padova con il gruppo sportivo “Tito Fumeri” nel campionato regionale allievi. A sedici anni, fuso il suo gruppo col Padova, passa a giocare nel campionato regionale del Triveneto nella squadra riserve.

A diciassette anni, nel 1928, esordisce col Padova nella partita contro il Torino, allora campione d'Italia.

Callegari alla Roma

Viene trasferito alla Roma per la durata del servizio militare nella stagione 1933-34, al termine del quale viene acquistato dalla Sampierdarenese (nota come Liguria dal 1937). Giocherà a Genova fino alla fine della guerra, tranne che per la stagione 1936-37, per la quale viene dato in prestito alla Lucchese, anch'essa militante all'epoca in serie A.

In occasione della prima partita di campionato della Roma, il capitano Bernardini presenta ogni giocatore allineato sul campo al duce per una stretta di mano; giunto a Callegari il duce esclamò: “Ah! L'anarchico” passando oltre. Questo suo pensiero social-politico gli precluse ogni convocazione in nazionale per l'intera carriera.

Nel 1945 era nella rosa del Genova 1893 che partecipò alla Coppa Città di Genova che nei primi mesi di quell'anno sostituì il normale campionato a causa degli eventi bellici che sconvolgevano l'Europa in quel periodo.[2] La competizione fu vinta dai rossoblù che sorpassarono all'ultima giornata i rivali del Liguria; a Callegari ed a ciascun vincitore della competizione furono date in premio 20.000 lire dal futuro presidente rossoblu Antonio Lorenzo.[3]

Nel 1945 passa all'Entella di Chiavari dove esplica la doppia mansione di giocatore-allenatore. Ottenuta l'abilitazione quale allenatore si trasferisce all'A.C. Pontedecimo dove la sua opera è stata riconosciuta con il conferimento di una medaglia d'oro.

Muore di leucemia nel giorno del suo 43º compleanno, all'Ospedale di Sampierdarena.

Ha totalizzato complessivamente 197 presenze e 12 reti in Serie A a girone unico.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Liguria: 1940-1941

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Coppa Città di Genova: 1
Genova 1893: 1945

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La Coppa Città di Genova è ritenuta "non ufficiale" dalla FIGC; quindi il dato è riportato più per dovere di cronaca.
  2. ^ Maiorca, p.200.
  3. ^ ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Emilio Caprile: «Io azzurro nel 1950, ho girato in tanti club. Ma il Genoa è rimasto sempre nel mio cuore», su Pianetagenoa1893.net. URL consultato l'8 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Vignolo Gargini. Calciodangolo, pag. 21 (Il primo ciclo della Lucchese in A), Civitavecchia (RM), Prospettiva editrice, 2014.
  • Gianluca Maiorca, Marco Montaruli, Paolo Pisano, Almanacco storico del Genoa, Trebaseleghe, Fratelli Frilli Editori, 2011, ISBN 978-88-7563-693-7.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]