Sovrano noto attraverso vari documenti e liste reali.
Oltre che nel Canone Reale e nella sala degli Antenati di Karnak il suo nome è citato nel Papiro Abbott. Tale testo riporta l'indagine svolta durante il regno di Ramses IX (XX dinastia) sui violatori di tombe reali. Dalla ricognizione risulta che solo le tombe di Sobekemsaf II e quella della sua sposa Nebkhas erano state saccheggiate nella necropoli di Dra Abu el-Naga, il cosiddetto cimitero degli Antef.
Da notare come il Canone Reale riporti una forma leggermente diversa del praenomen ove compare l'epiteto Seduaset ("salvatore di Uaset" cioè Tebe) invece che Sedtaui ("salvatore delle Due Terre")[1].
Kim Ryholt assegna anche questo sovrano, come alcuni dei suoi predecessori, alla XIV dinastia.
^"Le Due Terre" era il nome tradizionale usato per indicare l'attuale Egitto: l'Alto Egitto ed il Basso Egitto, unite nella regalità sotto il sovrano ma distinte culturalmente
Hayes, W.C. - L'Egitto dalla morte di Ammenemes III a Seqenenre II - Il Medio Oriente e l'Area Egea 1800 - 1380 a.C. circa II,1 - Cambridge University 1973 (Il Saggiatore, Milano 1975)
Wilson, John A. - Egitto - I Propilei volume I -Monaco di Baviera 1961 (Arnoldo Mondadori, Milano 1967)