Slint

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Slint
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenerePost-rock[1]
Slowcore[1]
Math rock[1]
Indie rock[1]
Rock sperimentale[1]
Periodo di attività musicale1986 – 1992
2005
2007
2013
2014
EtichettaTouch & Go Records
Album pubblicati2
Studio2
Live0
Raccolte0
Logo ufficiale
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Sito ufficiale

Gli Slint sono stati una rock band statunitense, in attività dal 1986 al 1992. Nonostante l'esigua discografia prodotta e lo scarso successo commerciale, sono considerati una delle band più influenti di fine anni ottanta ed inizio anni novanta[2][3] oltre che tra le più grandi band nella storia del rock[4]. Sono spesso categorizzati come una delle prime band post-rock[5].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini (1981-1986)[modifica | modifica wikitesto]

Brian McMahan e Britt Walford, compagni di classe alla J. Graham Brown Elementary School, iniziano a suonare insieme fin dalla giovane età, quando frequentano il sixth grade (equivalente più o meno alla seconda media in Italia), fondando nel 1981 i Languid & Flaccid insieme a Ned Oldham, fratello maggiore di Will, e altri due amici, Stephanie Karta e Paul Catlett.[6][7] Con il tempo i membri della band si dividono in due progetti diversi, e McMahan, Walford e Oldham, alla ricerca di una musica più veloce e aggressiva, formano nel 1982 i Maurice con Will Oldham e Sean "Rat" Garrison, frontman del gruppo.[8] I Maurice funzionarono come raccolta di idee che esploderanno in seguito con la formazione degli Slint. Ma ben presto McMahan ed entrambi i fratelli Oldham decidono di lasciare la band, sostituiti da Mike Bucayu e David Pajo. Per la prima Walford e Pajo fanno parte dello stesso progetto, e grazie anche a questa collaborazione sarà possibile la nascita degli Slint.[9]

Nel 1985 nascono gli Squirrel Bait, gruppo che ha una breve storia ma che segna profondamente la musica degli anni novanta. Nella band suonano nuovamente insieme Walford e McMahan, ma Walford abbandona il gruppo subito dopo la prima sessione di registrazione.[10] Nel suo anno di attività la formazione degli Squirrel Bait registra l'EP omonimo Squirrel Bait e Skag Heaven, album considerato dalla critica musicale una tappa importante nell'evoluzione della musica rock.[11][12] Nel frattempo, nello stesso anno, si esibiscono per la prima volta insieme Walford, Pajo e Buckler, tre dei quattro membri che formeranno gli Slint, sotto il nome di Small Tight Dirty Tufts of Hair.[13]

Contemporaneamente la storia dei Maurice si avvia verso un lento declino, e così nel 1986 Mike Bucayu decide di formare una nuova band che lasciasse più spazio alle sue idee nella stesura delle canzoni, dato che nei Maurice la produzione dei brani era affidata completamente a Walford e Pajo. Il nuovo gruppo, i Solution Unknown, prende forma con la voce di Eric Schmidt, David Pajo alla batteria, Kent Chappelle al basso e Todd Brashear, che suonerà il basso negli Slint dopo l'abbandono di Ethan Buckler, come seconda chitarra. La band, dopo aver registrato alcuni dischi, si scioglie definitivamente nell'agosto del 1987.[14]

Tweez (1986-1989)[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«There's a lot of real smart people coming out of Louisville, Kentucky, for reasons I can't really figure out. Slint is from there and that's a great band. Historically, Louisville has had some good music.»

(IT)

«Ci sono un sacco di persone realmente intelligenti che vengono da Louisville, Kentucky, per ragioni che non posso immaginare. Gli Slint vengono da lì e sono una grande band. Nella sua storia, Louisville ha avuto della buona musica.»

Gli Slint nacquero nel 1986 a Louisville, in Kentucky, su iniziativa del chitarrista Brian McMahan e del batterista Britt Walford, già membri della punk band Squirrel Bait. A loro si aggiunsero il bassista Ethan Buckler e il chitarrista David Pajo. Nel 1987 registrarono alcune session insieme al produttore Steve Albini. Il materiale registrato venne pubblicato due anni dopo, nel 1989, nel primo album Tweez, autoprodotto dall'etichetta del gruppo Jennifer Hartman Records.

Buckler uscì dalla band e venne sostituito da Todd Brashear, col quale registrarono altro materiale, pubblicato, però, solo nel 1994 sull'EP Glenn/Rhoda. Dopo l'uscita del primo album, alcuni membri della band tornarono a dedicarsi ai propri studi universitari[16].

Spiderland (1989-1991)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1991, dopo aver firmato con la Touch and Go Records, pubblicarono l'album Spiderland, considerato dalla quasi totalità dei critici un dei dischi più importanti e influenti degli anni novanta[17][18].

Dopo l'uscita del secondo album la band si sciolse per motivi incerti. Nel 1993 la Touch and Go ripubblicò Tweez.

Reunion (2005, 2007, 2013)[modifica | modifica wikitesto]

2005[19] 2007 2013
22 feb. Louisville
26 feb. All Tomorrow's Parties
1º mar. Londra
2 mar. Londra
3 mar. Reims
4 mar. Bologna
6 mar. Dublino
9 mar. San Francisco
10 mar. San Francisco
11 mar. San Francisco
12 mar. Seattle
13 mar. Los Angeles
17 mar. New York
18 mar. New York
19 mar. New York
20 mar. Boston
21 mar. Filadelfia
22 mar. Washington
24 mar. Chicago
25 mar. Chicago
26 mar. Chicago

19 mag. All Tomorrow's Parties
21 mag. Amsterdam
23 mag. Bruxelles
24 mag. Parigi
28 mag. Bologna
29 mag. Roma
31 mag. Barcellona
17 lug. New York
18 lug. New York
20 ago. Glasgow
22 ago. Londra
23 ago. Londra

29 nov. All Tomorrow's Parties

Dopo tredici anni di inattività gli Slint tornano nuovamente a suonare insieme nel 2005, composti da Brian McMahan, David Pajo e Britt Walford. La prima esibizione avviene nella città dove tutto è cominciato, nel W. L. Lyons Brown Theatre di Louisville, il 22 febbraio. Una seconda esibizione ha luogo quattro giorni dopo a Londra, nel primo weekend degli All Tomorrow's Parties, concerto curato proprio dagli Slint. Quando si diffuse la notizia che all'evento si sarebbe esibita la storica band si verificò il sold out più rapido nella storia degli ATP fino ad allora.[19] In seguito a questo concerto viene aggiunta ed annunciata una serie di concerti di diciannove date, che continuando per l'Inghilterra, e proseguendo nell'Europa continentale, riporteranno gli Slint nel continente americano. Sul terreno americano si esibiscono a San Francisco, Seattle, Los Angeles, New York, Boston, Filadelfia, Washington e Chicago, dove, dopo aver effettuato tre concerti consecutivi, terminano il loro tour. Durante le varie tappe gli Slint non presentano nuovi brani, ma si esibiscono solamente nei quindici brani contenuti nei due album e nell'EP.[20]

Due anni dopo, nel 2007, i componenti degli Slint decidono di intraprendere un nuovo tour, che parte, anche questa volta, dopo un'esibizione agli All Tomorrow's Parties nel secondo weekend dell'evento. In seguito parte un tour che passa per alcune delle città europee più importanti, come Amsterdam, Bruxelles, Parigi, Roma e Barcellona. Dopo una pausa di quasi tre settimane seguono altre due tappe del tour a New York, per poi ritornare ad esibirsi, dopo un mese, in Europa, a Glasgow e a Londra.

Dopo gli Slint[modifica | modifica wikitesto]

I membri degli Slint rimasero molto attivi nella scena musicale indipendente. McMahan fondò i The For Carnation, ai quali si aggiunsero Pajo e Walford. Pajo suonò anche negli Zwan, con Billy Corgan, nei Tortoise, e pubblicò parecchi dischi da solista. Buckler suonò nei King Kong e Britt Walford nei Breeders.

Nel 2005, gli Slint si riunirono per organizzare il festival All Tomorrow's Parties, suonando, in seguito, alcuni concerti.

Nel 2007, la band si riunì una seconda volta per intraprendere un tour internazionale, proponendo l'esecuzione completa di Spiderland.

La terza reunion avviene nel 2013. Gli Slint tornano a suonare al All Tomorrow's Parties.

Nella primavera/estate del 2014, la band torna in tour. Tra le date annunciate, il Primavera Sound Festival e il Bloom di Mezzago[21].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Formazione nel tempo
  • Brian McMahan - chitarra e voce (1986 - 1992)
  • David Pajo - chitarra (1986 - 1992)
  • Britt Walford - batteria (1986 - 1992)
  • Ethan Buckler - basso (1986 - 1989)
  • Todd Brashear - basso (1989 - 1992)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Slint, su allmusic.com. URL consultato il 30 agosto 2013.
  2. ^ Slint | AllMusic
  3. ^ The History of Rock Music. Slint: biography, discography, reviews, links
  4. ^ https://www.scaruffi.com/music/band.html
  5. ^ Slint - DelRock.it
  6. ^ Jeff Johnson, Something Like An Anomoanon, su vice.com. URL consultato il 30 agosto 2013.
  7. ^ Back [collegamento interrotto], su louisvillepunk.awardspace.com. URL consultato il 30 agosto 2013.
  8. ^ Scott Tennent, Slint – Spiderland by Scott Tennent, su 333sound.com. URL consultato il 30 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  9. ^ Scott Tennent, The Pre-Slint Era: Languid & Flaccid, Maurice, Solution Unknown, Squirrel Bait, su prettygoeswithpretty.typepad.com. URL consultato il 30 agosto 2013.
  10. ^ Maurice, su history.louisvillehardcore.com. URL consultato il 30 agosto 2013.
  11. ^ Tommaso Franci, Squirrel Bait, su ondarock.it. URL consultato il 30 agosto 2013.
  12. ^ Piero Scaruffi, Squirrel Bait, su scaruffi.com. URL consultato il 30 agosto 2013.
  13. ^ Dave Segal, Web of Influence - Slint's Casual Comeback, su thestranger.com. URL consultato il 30 agosto 2013.
  14. ^ Solution Unknown, su history.louisvillehardcore.com. URL consultato il 30 agosto 2013.
  15. ^ Slint, su history.louisvillehardcore.com. URL consultato il 30 agosto 2013.
  16. ^ Slint Biography
  17. ^ Slint - Spiderland :: Le pietre miliari di Onda Rock
  18. ^ Spiderland - Slint | AllMusic
  19. ^ a b Slin Official Web Site, su slint.us. URL consultato il 10 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  20. ^ Richard Harrington, 'Post-rock' Slint briefly reunites, su staugustine.com. URL consultato il 10 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2012).
  21. ^ Biografia Slint, su sentireascoltare.com, 4-2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Scott Tennent, Slint's Spiderland (33 1/3), Continuum International Publishing Group, 2011, ISBN 978-1-4411-7026-2.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

https://web.archive.org/web/20080602060030/http://www.southern.com/southern/band/SLINT/

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