Si-o-se Pol
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Si-o-se Pol | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | Isfahan |
Attraversa | Zaiandè |
Coordinate | 32°38′40″N 51°40′03″E / 32.644444°N 51.6675°E |
Dati tecnici | |
Tipo | Ponte ad arco |
Materiale | Pietra[1] |
Lunghezza | 297,76[1] m |
Luce max. | 5,60[1] m |
Larghezza | 13,75[1] m |
Realizzazione | |
Costruzione | 1599[1]-1602[1] |
Inaugurazione | 1602 |
Mappa di localizzazione | |
![]() | |
Il Sio-o-se Pol (persiano: سی و سه پل), che significa "ponte dei 33 archi", detto anche "ponte Allahverdi-Khan" è uno degli undici ponti di Esfahan, Iran. È considerato uno dei più famosi esempi dei ponti costruiti dalla dinastia dei Safavidi.
Commissionato nel 1602 dallo scià 'Abbas I il Grande al suo cancelliere Allahverdi Khan Undiladze, è composto da due file di 33 archi. C'è una passerella più grande all'inizio del ponte dove scorre il fiume Zaiandè, che supporta una sala da tè. Esso fungeva da ponte e da diga, ed ancora oggi assolve questa funzione.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Paul Wagret, Iran. Nagel's encyclopedia-guide, Geneva, Nagel Publishers, 1977, ISBN 2-8263-0026-1.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Si-o-se Pol
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- About Si-o-Seh Pol, su isfahan.org.uk.
- Italia, Armenia e Iran gemellate attraverso tre ponti, su zatik.com.