Shire (cavallo)

Lo Shire è un cavallo selezionato per il tiro medio-pesante, che non teme lo sforzo e la fatica. Si presta bene anche come monta semplice, ma non per discipline più complesse come il salto o il dressage[senza fonte]. Nel corso della storia è stato denominato in vari modi: cavallo da guerra, vecchio cavallo nero inglese, cavallo dei carri della birra, grande cavallo per la sua imponente mole: benché lo standard si aggiri attorno ai 178 cm al garrese[1], ci sono casi registrati di esemplari che hanno raggiunto i due metri. Il suo peso si aggira attorno ai 1000–1200 kg.
Un piede di shire ha un diametro di 15/18 cm. Per questa razza i ferri sono del numero 8/9 rispetto al normale numero 4/5 degli altri cavalli che, generalmente, hanno il piede di misura 10/12 cm. Tipiche della razza sono le lunghe ciocche di pelo che crescono dagli stinchi fino a ricoprire quasi interamente lo zoccolo. Gli stud-book della razza accettano gli stalloni Shire color morello e baio, mentre risultano meno graditi i cavalli maschi più chiari. Le femmine invece sono approvate come riproduttrici anche nelle colorazioni sauro e roano.[2]
Si tratta di un animale resistente, dal temperamento docile e mansueto. Può facilmente iniziare a lavorare dall'età di tre anni[senza fonte]. Data la mole imponente che caratterizza la razza, lo Shire è un cavallo da traino capace di grandi sforzi, come la trazione di macchinari agricoli o carri della birra, come vuole la tradizione[3].
Sono tra i cavalli da tiro più costosi: il prezzo oscilla dai 5.000 ai 30.000 euro per uno stallone[senza fonte], ma molto dipende dalla genealogia del soggetto.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Già Giulio Cesare nella sua opera De bello Gallico fa alcuni riferimenti all'Equus Magnus, un tipo di grande cavallo nero. Questi nel Medioevo furono ampiamente utilizzati come destrieri da battaglia. In questo periodo ricevettero diversi nomi come war horses (=cavalli da guerra) e great horses (=grandi cavalli). Dopo la battaglia di Hastings in Inghilterra nel 1066, furono incrociati con alcune razze come il Frisone, il Fiammingo e l'Alemanno, citati dallo scrittore e autore Thomas Blundeville (1522?–1606?). Il nome shire fu dato ai cavalli da Enrico VII alla fine del XVI secolo[senza fonte].

Il sangue frisone diede al great horse dei movimenti più fluidi e leggeri. Durante la prima metà dell'XVII secolo alcuni olandesi furono incaricati di bonificare la zona paludosa di Fens nell'Inghilterra orientale. Essi portarono con loro altri cavalli olandesi, tedeschi e fiamminghi. Ebbe così origine l'old english black il cui nome fu dato dall'agricoltore inglese Oliver Cromwell. Packington Blind Horse, stallone morello adibito alla monta fra il 1755 e il 1770, è riconosciuto come capostipite dello Shire. Nel 1800 la razza fu utilizzata prevalentemente per il trasporto di merci. Nel 1876 fu fondata la English Cart Horse Society mentre il primo stud book fu pubblicato nel 1878. Il nome cambiò in Shire Horse Society nel 1884. Dopo la seconda guerra mondiale i mezzi motorizzati sostituirono il cavallo anche in quanto mezzo di trasporto. Per questo fra il 1950 e il 1960 la razza rischiò l'estinzione.
È noto che i birrai inglesi continuano a consegnare, per motivi pubblicitari, la loro merce tramite veicoli trainati da Shire.
Primati[modifica | modifica wikitesto]
- Alla fiera di Wembley del 1924 Vesuvius e Umber, una coppia di Shire, trainarono un carico di 18,5 tonnellate procedendo su una superficie di granito scivoloso.
- Lo Shire Sampson sarebbe stato, secondo un documento in possesso della Canadian Shire Horse Association, il cavallo più alto di tutti i tempi: 2,20 metri al garrese, si stima che dovesse pesare circa 1,4 tonnellate (1.400 kg). Nacque nel 1846 a Toddington Mills nel Bedfordshire dall'allevatore Thomas Cleaver. Per la sua stazza fu soprannominato Mammoth cioè mammut. Nonostante tutto, lo Shire più alto al giorno d'oggi è arrivato a misurare "solo" 2,07 m al garrese, 13 centimetri meno di Sampson.
- Di razza Shire sono i cavalli utilizzati per trainare la carrozza della regina d'Inghilterra[senza fonte].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Breed Standard & Points of the Horse – Shire Horse, su shire-horse.org.uk. URL consultato il 12 agosto 2019.
- ^ (EN) Breed Standard & Points of the Horse – Shire Horse, su www.shire-horse.org.uk. URL consultato il 12 ottobre 2018.
- ^ (EN) Uses of the Shire Horse through History – Shire Horse, su shire-horse.org.uk. URL consultato il 12 agosto 2019.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Elwyn Hartley Edwards, La nuova enciclopedia illustrata del cavallo, Milano, Mondadori, 1995, ISBN 88-370-2623-4.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Shire, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.