Secondo amore

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Secondo amore
Jane Wyman e Rock Hudson in una scena del film
Titolo originaleAll That Heaven Allows
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1955
Durata89 min
Rapporto2,00:1
Generedrammatico
RegiaDouglas Sirk
SoggettoEdna L. Lee, Harry Lee (romanzo)
SceneggiaturaPeg Fenwick
ProduttoreRoss Hunter
Casa di produzioneUniversal - International
FotografiaRussell Metty
MontaggioFrank Gross

Fred Baratta (non accreditato)

MusicheFrank Skinner
ScenografiaAlexander Golitzen, Eric Orbom
CostumiBill Thomas
TruccoBud Westmore
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Secondo amore (All That Heaven Allows) è un film del 1955 diretto da Douglas Sirk.

Nel 1995 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Una ricca vedova, Cary Scott, si innamora, ricambiata, del figlio del suo giardiniere, Ron Kirby, più giovane di 10 anni. Questo provoca ostilità e disapprovazione da parte dei due figli della donna, ma soprattutto molti pettegolezzi da parte della buona società di cui Carey fa parte. Quando Ron chiede a Carey di sposarlo, la donna rifiuta, apprendendo del disagio causato ai propri figli. Ma quando nel giorno di Natale la figlia Kay annuncia il suo matrimonio e il figlio Ned le comunica che, per motivi di studio, deve allontanarsi dagli Stati Uniti, Carey capisce di aver lasciato un uomo di cui era innamorata e dopo un incidente in cui si Ron rischia la vita, vinti tutti pregiudizi, l'amore finalmente trionfa.

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Jane Wyman, Rock Hudson e Agnes Moorehead avevano recitato insieme già nel 1954 ed erano stati diretti dallo stesso regista nel film Magnifica ossessione.

Remake[modifica | modifica wikitesto]

Grande ammiratore di Douglas Sirk, R. W. Fassbinder lo rifece con La paura mangia l'anima (1973).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Librarian Names 25 More Films to National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress, 18 dicembre 1995. URL consultato il 5 gennaio 2012.

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Controllo di autoritàVIAF (EN192614957 · LCCN (ENn2017037501 · GND (DE7602141-5 · BNE (ESXX4957046 (data) · BNF (FRcb17163289d (data) · J9U (ENHE987009957424405171
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