Roberto Ambrogio Sanseverino
Roberto Ambrogio Sanseverino | |
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Conte di Caiazzo e di Colorno | |
Nascita | 1500 |
Morte | Busseto, 1º marzo 1532 |
Luogo di sepoltura | Busseto |
Dinastia | Sanseverino |
Padre | Gianfrancesco Sanseverino d'Aragona |
Madre | Barbara Gonzaga |
Coniuge | Ippolita Cybo |
Religione | cattolica |
Roberto Ambrogio Sanseverino | |
---|---|
Nascita | 1500 |
Morte | Busseto, 1º marzo 1532 |
Cause della morte | sospetto avvelenamento |
Luogo di sepoltura | Busseto |
Dati militari | |
Paese servito | |
Arma | Esercito |
Corpo | Cavalleria |
Anni di servizio | 1521 - 1532 |
Grado | Generale |
Ferite | dicembre 1526 ferita ad una coscia |
Comandanti | |
Guerre | Guerra della Lega di Cognac |
Battaglie |
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Roberto Ambrogio Sanseverino (1500 – Busseto, 1º marzo 1532) è stato un generale italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio di Gianfrancesco e di Barbara Gonzaga. Il 5 novembre 1516[1] sposò Ippolita Cybo dei conti di Ferentillo (1503-prima del 1555), sorella dell'omonimo cardinale Innocenzo.
Servì in diversi degli eserciti operanti in Italia agli inizi del XVI secolo: Stato della Chiesa, Impero, Repubblica di Venezia e Regno di Francia. Negli ultimi anni della sua carriera passò all'esercito del Regno di Francia di cui venne nominato generale di cavalleria[2].
Nel 1527 dopo avere disertato con i propri uomini l'esercito imperiale in polemica per motivi economici, l'imperatore Carlo V gli confiscò la contea di Caiazzo.
Nel novembre 1529 fu nominato governatore di Bergamo.
Nel luglio 1531 passa al servizio del Re di Francia.
Morì per un attacco di epilessia anche se si sospetta un avvelenamento a seguito di una cena col marchese Girolamo Pallavicino[3][4].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Dalla moglie ebbe due figlie, eredi della contea di Colorno:
- Maddalena (1520 - 1551), rapita nel 1539 da Giulio Cesare de' Rossi figlio di Troilo I, marchese di San Secondo, fu costretta a sposarlo;[5]
- Lavinia (? - novembre 1578[6]), investita Contessa di Colorno nel 1544, sposò nel 1549 il cugino Gianfrancesco Sanseverino, Conte di Colorno(? - 21 maggio 1570[6]), avendone tre figli:
Ebbe anche un figlio naturale:
- Gian Galeazzo (1527/8 - gennaio 1575), condottiero al servizio della Francia[2], Conte di Caiazzo dal 1539, Conte di Colorno dal 1570[6]. Accusato di essere ugonotto, subì una breve prigionia fra il dicembre 1570 e il settembre 1571[7].
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Leonetto Sanseverino | Bernardo Sanseverino | ||||||||||||
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Roberto Sanseverino d'Aragona, I conte di Caiazzo | |||||||||||||
Elisa Sforza | Giacomo "Muzio" Attendolo "Sforza", conte di Cotignola | ||||||||||||
Lucia Terzani | |||||||||||||
Gianfrancesco Sanseverino d'Aragona, II conte di Caiazzo | |||||||||||||
Giovanni da Correggio | Gherardo VI, signore di Correggio | ||||||||||||
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Giovanna da Correggio | |||||||||||||
Elisabetta Gonzaga | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Roberto Ambrogio Sanseverino, III conte di Caiazzo | |||||||||||||
Ludovico III Gonzaga, II marchese di Mantova | Gianfrancesco Gonzaga, I marchese di Mantova | ||||||||||||
Paola Malatesta | |||||||||||||
Gianfrancesco Gonzaga, I conte di Sabbioneta | |||||||||||||
Barbara di Brandeburgo-Kulmbach | Giovanni, margravio di Brandeburgo-Kulmbach | ||||||||||||
Barbara di Sassonia-Wittenberg | |||||||||||||
Barbara Gonzaga di Sabbioneta | |||||||||||||
Pirro del Balzo, principe di Altamura | Francesco II del Balzo, duca di Andria | ||||||||||||
Sancia di Chiaromonte | |||||||||||||
Antonia del Balzo | |||||||||||||
Maria Donata Orsini del Balzo | Gabriele Orsini del Balzo, duca di Venosa | ||||||||||||
Giovanna Caracciolo di Capua | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Luigi Staffetti, Il libro di ricordi della famiglia Cybo, in Atti della Società ligure di Storia Patria, Volume XXXVIII, 1910
- ^ a b Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla su Google Books, su books.google.it.
- ^ Biografia di Roberto Ambrogio Sanseverino, su condottieridiventura.it.
- ^ Biografia in Condottieri di ventura, su condottieridiventura.it (archiviato il 10 marzo 2016).
- ^ Genealogia di Roberto Ambrogio Sanseverino, su geneall.net.
- ^ a b c A. Cappelli, M. Viganò, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo dal principio dell'era cristiana ai nostri giorni, Hoepli, 1998, p.402.
- ^ a b Cardini, Franco, Il mistero irrisolto di Gian Galeazzo Sanseverino, su avvenire.it, 16 dicembre 2022. URL consultato il 21 gennaio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia ducale, 1832-34.
- M. Pellegri, Colorno villa ducale, Parma, Cassa di Risparmio di Parma, 1981, p. 33.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Biografia in Condottieri di ventura, su condottieridiventura.it. URL consultato il 9 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
- Biografia di Roberto Ambrogio Sanseverino, su condottieridiventura.it.
- Genealogia di Roberto Ambrogio Sanseverino, su geneall.net.