Antitalianismo

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Il pregiudizio contro gli italiani (fenomeno a volte detto anti-italianismo o, più raramente, italofobia) è una forma di pregiudizio e discriminazione etnica contro gli italiani e l'Italia in generale.

Secondo alcuni questa forma di pregiudizio sarebbe originata dall'osservazione impietosa ed approssimativa della condizione economica e sociale degli immigrati (soprattutto del Mezzogiorno) appena sbarcati in cerca di un'opportunità di lavoro e di reinserimento sociale.

Anti-italianismo e razzismo

Alcuni personaggi hanno voluto collegare questo loro pregiudizio ad un supposto fenotipo razziale italiano, simile a quello attribuito agli ebrei, ignorando come l'Italia sia stata sin dal tempo della dominazione romana, un crogiuolo di etnie che vide il rimescolarsi della matrice originaria di tipo greco - sabino - sannita con popoli anche molto lontani tra di loro, come i celti della Gallia Cisalpina, gli euganei ed i paleoveneti del Veneto, Friuli ed Istria, gli etruschi umbro-toscani, i fenici di Sardegna e Sicilia e successivamente ai longobardi e ai normanni.

Le persone vittime di questo pregiudizio ritengono di essere oggetto di una forma alquanto grossolana e rozza di xenofobia. Il fenomeno dell'italofobia è soprattutto riferito ai paesi del Nordamerica e dell'Europa settentrionale caratterizzati da ampia immigrazione italiana dove, tempi addietro, si assistette ad un'emigrazione di massa per coprire settori economici considerati disagevoli, come quello minerario, che gli abitanti del luogo rifiutavano per ragioni sanitarie o di convenienza sociale.

Anti-italianismo nel mondo

Paesi con ampia immigrazione italiana recente sono soprattutto la Svizzera, Germania, l'Australia, il Canada, la Svezia, e la Danimarca. Nel passato anche gli Stati Uniti d'America sono stati teatro di pregiudizi contro gli immigrati italiani. In questi paesi il fenomeno dell’anti-italianismo si manifesta con prepotenza maggiore.

Alcuni esempi storici

  • La non concessione del brevetto quale progenitore del telefono ad Antonio Meucci, in seguito al mancato rinnovo della registrazione nel 1873 (la sua invenzione gli è stata ufficialmente attribuita in America solo dal 2002)[1].
  • Nel 1890 a New Orleans furono linciati 11 italiani, tutti siciliani, accusati di aver ucciso il capo della polizia urbana[2].
  • Nell'agosto del 1893 la cittadina francese di Aigues-Mortes fu teatro di un conflitto tra operai francesi e italiani impiegati nelle saline di Peccais, che si trasformò in un vero e proprio eccidio con nove morti e un centinaio di feriti tra i lavoratori italiani. La tensione che ne seguì fece sfiorare la guerra tra i due Paesi [3][4].
  • Durante il processo agli anarchici italiani Sacco e Vanzetti, avvenuto a Boston nel 1927, il pregiudizio contro gli immigrati italiani emerse con chiarezza e contribuì, pur non essendo l'elemento decisivo, alla loro condanna a morte.
  • Il sentimento anti-italiano in Svizzera si è manifestato cruentemente nel 1971, con l'uccisione dell'immigrato italiano Alfredo Zardini.
  • Il presidente americano Richard Nixon, durante la sua visita in Italia all'inizio degli anni settanta, dichiarò che non soltanto gli italiani si comportavano in un modo diverso dagli altri europei, ma avevano anche un "odore" diverso.
  • La copertina della rivista tedesca Der Spiegel nel 1977 mostrava una foto di un piatto di spaghetti conditi con sopra una pistola, in riferimento alla presenza del terrorismo in Italia. Replicata nel 2006, in occasione dei mondiali di calcio con intento ironico ma egualmente a sfondo razzista[5].
  • Nel 1990 al fanatico del golf John A. Segalla, ricco costruttore nello Stato del Connecticut, venne negata l'iscrizione ad un prestigioso ed esclusivo circolo del golf a causa del cognome italiano. Ciononostante, egli rispose costruendo il suo proprio club di golf nel 1993.
  • Nel 2004, Daniel Mongiardo, un fisico e politico democratico italoamericano, corse contro il Repubblicano Jim Bunning per il seggio senatoriale del Kentucky. Visto la carnagione scura e l'aspetto fisico di Mongiardo, Bunning dichiarò che "assomigliava ad uno dei figli di Saddam Hussein"[6] e, in seguito, che gli scagnozzi di Mongiardo avevano assalito sua moglie. Non pochi commentatori interpretarono come razziste queste dichiarazioni.
  • In una rivista giapponese nel 2006 è apparsa una classifica intitolata Itariajin no ya-na tokoro besto ten (Le dieci cose peggiori degli italiani), che descrive gli italiani come bugiardi, ritardatari e irrispettosi delle regole. [7]
  • Il 10 Ottobre 2007, in Germania il Tribunale di Buckeburg ad un cameriere italiano riconosciuto colpevole di stupro, segregazione e violenza di gruppo verso la sua ragazza, ha ridotto la pena da 8 a 6 anni di carcere anche in considerazione della sua origine sarda. Nella sentenza di condanna, la riduzione di pena è stata così giustificata dal giudice tedesco: "Si deve tenere conto delle particolari impronte culturali ed etniche dell'imputato. È un sardo. Il quadro del ruolo dell'uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusante, ma deve essere tenuto in considerazione come attenuante". [8][9]

Enti istituzionali e privati che combattono la discriminazione

  • Belgio: Centre for Equal Opportunities and Opposition to Racism (fondato nel 1993)[senza fonte]
  • Stati Uniti: AIDA; OSIA;[senza fonte]
  • Unione Europea: European Network Against Racism.

Termini dispregiativi usati contro gli italiani nel mondo[10]

  • Maccaronì (utilizzato negli anni '50 e '60 in Belgio contro i minatori italiani)
  • Spaghetti
  • Spagettifresser (mangiaspaghetti, nei paesi di lingua tedesca. Da notare che il verbo fressen significa animale che mangia, non uomo che mangia)
  • Los Polpettoes
  • Pizzagang
  • Garlics (dall'inglese garlic, aglio)
  • Calzonee
  • Maiser (in Svizzera, uomo del mais, polentone)
  • Mozzarellanigger
  • Guinea (dalla credenza che gli italiani siano in parte africani a causa della carnagione scura)
  • Greaseball (negli USA, significa palla di unto, per lo sporco e per la moda della brillantina)
  • Dago (Negli USA, usato per tutti i popoli "latini", dal nome proprio Diego o da dagger, coltello)
  • Gino (femminile: Gina)
  • Guido (femminile: Guidette)
  • Goombah (nell'area di New York, dall'italiano compare, attraverso il dialettale cumpà)
  • Wop (dal napoletano guappo)
  • Wog (utilizzato contro tutti gli individui di pelle scura, non neri)
  • Itakas (in Germania, gioco di parole tra Italia e Itaca, che rimanda a giramondo, vagabondi)
  • Rital (in francese, da franco-italien, evidenziava la difficoltà degli immigrati a pronunciare la R francese)
  • Carcamano (in Brasile, significa furbone, truffatore, dall'atto di calcare la mano sul piatto della bilancia barando sul peso)
  • Tschinggali (in Svizzera, a fine ottocento, dalla trascrizione del suono cinq!, usato nel gioco della morra, diffusissima tra gli italiani)
  • Minghiaweisch (in Svizzera, per gli italiani di seconda generazione)
  • Tony (negli USA con l'intento di evidenziare il comunissimo nome italiano e fare allo stesso tempo un gioco di parole,Antonio = Tony = TO NY ovvero tradotto A NY = colui che viene A New York)

Bibliografia

Filmografia

Note

  1. ^ (EN) Bell did not invent telephone, US rules, su guardian.co.uk, 17/06/2002. URL consultato il 16/12/2007.
  2. ^ (IT) Alberto Giovannetti, L'America degli Italiani, Modena, Edizioni Paoline, 1975.
  3. ^ (IT) Enzo Barnabà, Morte agli italiani!, Giardini-Naxos, 2001.
  4. ^ (IT) Alessandro Allemano, I fatti di Aigues Mortes (Agosto 1983) e le loro ripercussioni in Monferrato, su provincia.asti.it. URL consultato il 16/12/2007.
  5. ^ (IT) "Italiani, i soliti parassiti" - Spiegel prepara la semifinale, su repubblica.it. URL consultato il 16/12/2007.
  6. ^ (EN) Weirdness in Kentucky, su dir.salon.com. URL consultato il 16/12/2007.
  7. ^ (IT) Cosa pensano i Giapponesi, su parini13.it. URL consultato il 16/12/2007.
  8. ^ (EN) Rapist Given Reduced Sentence Because He Is Sardinian, su corriere.it. URL consultato il 16/12/2007.
  9. ^ (IT) Il testo della sentenza
  10. ^ (IT) Gian Antonio Stella, Quando gli albanesi eravamo noi, su orda.it. URL consultato il 6/12/2007.

Collegamenti esterni