Pitta (zoologia)

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Pitta
A sinistra Pitta reichenowi
a destra Pitta angolensis
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Tyranni
Infraordine Eurylaimides
Famiglia Pittidae
Genere Pitta
Vieillot, 1816
specie

Pitta Vieillot, 1816 è un genere di uccelli passeriformi della famiglia dei Pittidi[1].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere deriva dal telugu, dove la parola pitta viene utilizzata per indicare genericamente tutti gli uccelli di piccole dimensioni.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Al genere vengono ascritte numerose specie di pitte di dimensioni medio-piccole, dall'aspetto paffuto e massiccio con ali e coda corte, forti zampe e testa e becco allungati.
La colorazione varia a seconda della specie, tuttavia in generale questi uccelli presentano zona dorsale verdastra o azzurra, testa nerastra con presenza di mascherina facciale e zona ventrale rossiccia o di colore arancio.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il genere occupa un ampio areale che va dal subcontinente indiano all'Estremo Oriente e a sud fino all'Australia e alle Isole Salomone attraverso le Filippine e le isole indonesiane, con due specie diffuse anche in Africa orientale. L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree di foresta pluviale con folto sottobosco.

A questo genere appartengono tutte le specie di pitta che compiono migrazioni stagionali, sebbene esse restino in gran parte un mistero in quanto ancora poco studiate.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Al genere vengono attualmente ascritte quattordici specie[1]:

In passato, anche le specie dei generi Hydrornis e Erythropitta venivano ascritte a questo genere, rendendo la famiglia Pittidae monotipica in quanto composta unicamente da esso: nel 2006, studi del DNA hanno messo in evidenza la presenza di tre cladi ben distinte fra loro, identificabili come i tre generi attualmente riconosciuti[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Pittidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
  2. ^ Irestedt M., Ohlson J. I., Zuccon D., Källersjö M., Ericson P. G. P., Nuclear DNA from old collections of avian study skins reveals the evolutionary history of the Old World suboscines (Aves: Passeriformes) (PDF), in Zoologica Scripta, vol. 35, 2006, p. 567–580, DOI:10.1111/j.1463-6409.2006.00249.x.

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