Musica alternativa di destra

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Con il termine di musica alternativa si intende, nel panorama politico neofascista e in genere della destra radicale ed estrema, un genere musicale nato alla fine degli anni '60, che vuole essere "alternativo" sia alla musica leggera, sia alla musica impegnata dei cantautori di sinistra.

Tematiche

La musica alternativa attacca e prende di mira l'intera cultura di massa, la politica dell'arco costituzionale e spesso lo stesso ordinamento costituzionale.
I temi maggiormente trattati sono la politica, i valori sociali e morali, la storia, la mitologia e la tradizione.
Gli artisti che appartengono a questo genere solitamente si dichiarano di destra, anche se tra di loro si possono distinguere in generale posizioni politiche più radicali legate all'estrema destra e al neofascismo. Per questo motivo è possibile rinvenire nei testi delle canzoni del genere, e nei concerti dei gruppi più rappresentativi, richiami diretti al nazismo e al fascismo oltre che contenuti di carattere xenofobo, razzista e antisemita.[1]

Storia

Il precursore può essere considerato Leo Valeriano, cantautore di protesta nato musicalmente nell'ambito del Bagaglino di Roma e attivo a partire dalla seconda metà degli anni '60. A metà degli anni '70 cominciarono ad emergere i primi gruppi del genere, come i veronesi ZPM, i milanesi Amici del Vento, i padovani della Compagnia dell'Anello, i romani Janus con il loro LP Al Maestrale e cantautori come Massimo Morsello, considerato il De Gregori della destra che pubblicò nel 1978 la cassetta Per Me e la Mia Gente.
Da non dimenticare il cantautore Michele di Fiò, che pubblicò diversi dischi tra cui nel 1979 l'LP Cervello.
In ogni caso il primo concerto importante di musica alternativa post-Valeriano fu organizzato nelle Marche e precisamente in un cinema di Torre San Patrizio nel 1972. Presentò le sue canzoni e quelle di altri cantautori Roberto Scocco, che allora aveva 15 anni e viene definito il precursore di quella fase che appartiene agli anni '70.
Uno degli eventi fondamentali nella storia della musica alternativa di destra sono stati i cosiddetti Campi Hobbit, di cui si tennero tre edizioni (1977, '78 e '80). Organizzati dall'ala rautiana dell'MSI, costituirono un importante momento di aggregazione per molti giovani militanti della destra di quegli anni[2], e da essi presero avvio quelli che sono considerati oggi i due gruppi più famosi di questo genere musicale: gli Amici del Vento e la Compagnia dell'Anello.
Entrambi questi gruppi, nel ventennale della loro fondazione (1977-1997), celebrarono la ricorrenza suonando a Monza nel Concerto del Ventennale, che rappresenta uno dei momenti di maggiore visibilità per la musica alternativa di destra, dato che venne anche trasmesso da un'emittente regionale e seguito da oltre 100.000 telespettatori.[3] Gli Amici del Vento decisero però di sciogliersi poco tempo dopo.
La canzone Il domani appartiene a noi della Compagnia dell'Anello è stata scelta come inno prima del Fronte della Gioventù, e poi di Azione Giovani.

Dopo che negli anni '80 vennero fondati, soprattutto in Veneto, diversi gruppi musicali vicina alla destra skin come i Plastic Surgery, agli inizi degli anni '90 vi fu una seconda ondata di gruppi musicali, tra cui i 270bis, che come leader videro Marcello De Angelis, oggi parlamentare del Popolo della Libertà.

Recentemente il genere della musica alternativa di destra ha trovato un notevole spazio sui media nazionali italiani, grazie all'uscita del film-documentario di Claudio Lazzaro "Nazirock" [4], che ha fornito uno spaccato del mondo musicale neofascista suscitando notevole clamore, dovuto anche alle azioni legali intraprese dal partito Forza Nuova per impedirne la distribuzione cinematografica.[5]

Elenco degli artisti

Ecco un elenco degli artisti italiani di musica alternativa di destra più noti:

Voci correlate

Bibliografia

  • Cristina di Giorgi Note alternative, Edizioni Trecento

Collegamenti esterni

Note