Zetazeroalfa

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ZetaZeroAlfa
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
(Roma)
GenereRock and roll[1]
[2][3]
Rock alternativo
Alternative metal
Hard rock
Rock Against Communism
Musica alternativa di destra
Periodo di attività musicale1997 – in attività
EtichettaRupe Tarpea
Album pubblicati8
Studio6
Live2
Opere audiovisive1
Sito ufficiale

Gli ZetaZeroAlfa sono un gruppo musicale alternative rock e neofascista italiano, band di riferimento di CasaPound, il cui leader e front-man, Gianluca Iannone, è il presidente del movimento neofascista, così come gli altri membri della band sono tutti militanti di CasaPound Italia.[4][5]

Hanno all'attivo otto album, oltre a numerose partecipazioni a compilation nell'ambiente della musica alternativa e RAC, comprendenti generi musicali di diverso tipo e caratterizzati da contenuti di natura neofascista.[2][6]

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

«Zetazeroalfa è nato per scherzo, in una calda sera d'estate a Roma, nostra città, tra una birra e una battuta ci immaginammo cosa sarebbe successo se avessimo messo in musica la nostra visione della vita... e così iniziammo a suonare!»

La band nacque nel 1997. Il 25 novembre 2000 si presenta insieme alla Rupe Tarpea Productions/Perimetro al M.E.I. (Meeting Etichette Indipendenti) di Faenza, riuscendo ad esibirsi dal vivo.[8]

L'8 dicembre 2001 una loro esibizione presso il Teatro Piccolo di Sulmona diventa occasione di tensione e tafferugli, con l'intervento delle forze dell'ordine.[9] Per i fatti di violenza verificatisi il leader del gruppo Gianluca Iannone è stato condannato, insieme ad altre quattro persone, a 10 mesi di reclusione per rissa.[10]

Il 14 novembre 2005 gli Zetazeroalfa, accompagnati dal gruppo La Peggio Gioventù, suonano nel carcere romano di Rebibbia in occasione della consegna del Premio Nonsolochiacchiere al calciatore Damiano Tommasi, istituito dall'omonimo giornale carcerario.[11][12]

Il 18 giugno 2010 la presentazione in anteprima del nuovo cd del gruppo musicale dal titolo Disperato Amore avviene contemporaneamente in ventisei città da Nord a Sud del paese[13].

Il 22 ottobre 2010 gli Zetazeroalfa suonano per la prima volta in piazza a Roma, a Ponte Milvio, in occasione della presentazione del libro "Nessun Dolore. Una storia di CasaPound". L'evento vede la partecipazione di oltre 2000 persone[14].

A giugno del 2011 suonano a Bangkok, capitale della Thailandia, in un concerto di solidarietà a sostegno del popolo Karen e in ottobre a Helsinki[15]. Il 28 gennaio 2012 il gruppo suona a Siviglia

I loro concerti sono spesso annunciati senza indicare data e luogo precisi, in quanto, a causa dei problemi di ordine pubblico spesso causati dalla band e dai loro sostenitori, si svolgono con caratteristiche di illegalità, senza che siano concessi dalle autorità competenti i regolari permessi ed autorizzazioni.[16][17][18]

Nel corso della loro esistenza gli Zetazeroalfa hanno tenuto oltre 80 concerti in Italia ed all'estero per lo più in occasione di raduni neofascisti.[19]

Il 21 aprile 2017 è uscito il loro ultimo disco, Morimondo, anticipato dalla canzone Il Nome Mio.

Il 23 marzo 2019 suonano a Milano, per il ventennale della loro fondazione. Coadiuvati da molte band amiche in apertura, suonano davanti ad oltre 2000 persone, per circa due ore, ripercorrendo cronologicamente tutti i loro maggiori successi discografici.

L'esibizione degli Zetazeroalfa è stata registrata e pubblicata, successivamente, in un doppio cd digipack stampato in sole 451 copie numerate a mano.

Sempre nel 2019 viene pubblicato, per Altaforte Edizioni, "ZetaZeroAlfa. Forti rockamboleschi venti. Venti anni di rock, politica e destino" un libro articolato in quasi 500 pagine fra foto e interviste ai protagonisti dell’avventura ventennale degli ZetaZeroAlfa.

Tematiche[modifica | modifica wikitesto]

Nei testi delle loro canzoni affrontano le tipiche tematiche neofasciste legate sia alla esaltazione e ripresa della storia e terminologia del ventennio che alla critica alla globalizzazione e al libero mercato.

La loro musica ha un pubblico prevalentemente giovanile, politicamente orientato all'adesione a movimenti o formazioni d'ispirazione neofascista, in particolare quelle legate a CasaPound Italia ed al suo movimento studentesco (Blocco Studentesco), nonché al circuito delle OSA/ONC ("Occupazioni a Scopo Abitativo" ed "Occupazioni Non Conformi").

La cinghiamattanza e il rapporto con i media[modifica | modifica wikitesto]

Una prima visibilità sui mezzi d'informazione arriva nei primi mesi del 2008 a causa dell'apparizione di numerosi videoclip su YouTube dove alcuni ragazzi si prendono a cinghiate durante i concerti della band. Si tratta della cosiddetta cinghiamattanza, pratica che prende il nome da una canzone del gruppo. Quando questa canzone viene suonata, durante i concerti, gli spettatori più accaniti pogano sotto il palco e si colpiscono violentemente con una cintura[20].

Se ne occuparono in particolare il quotidiano La Repubblica[20] e il suo magazine giovanile XL, che si interessarono di indagare il fenomeno definendolo come "una nuova assurda mania"[21]. Nel 2010 il format di RaiTre Citizen Report dedica un servizio di approfondimento.[22]

Gli inventori della pratica la definiscono come "uno sport "non conforme" la cui carica goliardica e vitalista può essere negata solo da chi sia in aperta malafede"[23].

Il giornalista inglese Tobias Jones in un suo articolo sul quotidiano The Guardian sul neofascismo italiano definisce in tono critico gli Zetazeroalfa una forza evangelizzatrice per il fascismo.[24]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Sinevox – voce (1997-presente)
  • Dr.Zimox – chitarra (1999-presente)
  • Joey Tucano – chitarra (2007-presente)
  • John John Purghezio – basso (2006-presente)
  • Atom Takemura – batteria (1997-presente)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

  • 2005 – Tantebotte - Live in Alkatraz
  • 2019 – 23 Marzo 2019 - Live In Milano

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1999 – Boicotta

Compilation e split[modifica | modifica wikitesto]

  • 1998 - Mighty Killers - Mighty
  • 1999 - Il ghigno feroce del Natale - (Rupe Tarpea Productions/Perimetro) - DDT, Indole e Rockaforte
  • 2000 - Panique médiatique - (Rupe Tarpea Productions/Perimetro) - Split con Ile De France
  • 2001 - Vox Europa II - (Rupe Tarpea Productions/Perimetro)
  • 2003 - Tutti a casa! - Ain Soph tribute - (Hau Ruck! S.P.Q.R.)
  • 2003 - Ain Soph Songs - (Hau Ruck! S.P.Q.R.)
  • 2003 - Der Blutharsch/Zetazeroalfa - (Wir Kapitulieren Niemals) Split con Der Blutharsch
  • 2004 - Legione motorizzata Fratelli Omunghus - (Rupe Tarpea Productions/Perimetro)
  • 2006 - L'ora della verità - (Rupe Tarpea Productions/Perimetro)
  • 2006 - Rock per la verità - (Rupe Tarpea Productions/Perimetro)
  • 2006 - Nel dubbio mena - (Rupe Tarpea Productions/Perimetro) -Split con Hate For Breakfast
  • 2007 - Skadafascio - (Rupe Tarpea Productions/Perimetro) - presenti come Zetamaker
  • 2007 - European revolution - (Rupe Tarpea Productions/Perimetro) - RACords, Alternative S e Fenris
  • 2008 - Summerfest 2007 - 14th July 2007 - Veneto Fronte Skinheads
  • 2010 - Italians Do It Better (Rupe Tarpea Productions/Perimetro) - Split con Still Burnin' Youth, Blind Justice e Ribelli D'Indastria

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

Album video[modifica | modifica wikitesto]

  • 2007 - Ecchetelodicoafare (DVD-V, Album, PAL. Rupe Tarpea Productions/Trifase)

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

  • 2007 - Zetazeroalfa, diretto da Giò Battaglia (Rupe Tarpea Productions/Trifase)
  • 2007 - Cinghiamattanza, diretto da Nolan (Rupe Tarpea Productions/Trifase)
  • 2007 - Fare blocco, diretto da Davidino (Rupe Tarpea Productions/Trifase)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cristina di Giorgi Note alternative, Trecento, 2008
  2. ^ a b Claudio Cerasa, La presa di Roma, Bureau Rizzoli, 2009, p. 171, ISBN 88-17-03452-5.
  3. ^ (EN) Alberto Testa e Gary Armstrong, Football, Fascism and Fandom: The Ultras of Italian Football, 2012, p. 76.
  4. ^ Il suo cantante, Gianluca Iannone, è presidente dell'associazione, mentre gli altri componenti del gruppo sono dirigenti e militanti della stessa
  5. ^ Roma, Casapound spiazza tutti, in l'Espresso, 8 febbraio 2012. URL consultato il 3 agosto 2017.
  6. ^ Noi siamo quelli che vanno per mare - Intervista a Gianluca Iannonne, su lamoscabianca.eu. URL consultato il 31 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2009).
  7. ^ Dalla cinghiamattanza allo stoccafisso, su pressreader.com.
  8. ^ Faenza, 25 novembre 2000: 3º Meeting delle Etichette Indipendenti, su aclorien.it.
  9. ^ Interrogazione alla camera per i fatti di Sulmona (PDF), su documenti.camera.it.
  10. ^ antifa: Sulmona: Iannone condannato a dieci mesi di reclusione, su isole.ecn.org.
  11. ^ E i fascisti suonano in carcere (PDF), su anpi.it.
  12. ^ “Jailhouse Rock” a Rebibbia (PDF), su justinbradshaw.co.uk. URL consultato il 16 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2017).
  13. ^ Nuovo disco per ZetaZeroAlfa, domani anteprima contemporanea in 26 città, in Adnkronos, 18 giugno 2010.
  14. ^ Roma: Estate in XX, Buttafuoco e Zetazeroalfa per una serata tutta dedicata a Cpi, su agenziastampaitalia.it.
  15. ^ Kansainvälinen seminaari järjestettiin Helsingissä, su patriootti.com (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2015).
  16. ^ Roma, saluti romani al rave illegale di CasaPound, su ilmessaggero.it. URL consultato il 10 gennaio 2019.
  17. ^ Comunicato Südtiroler Freiheit del 16/08/2010[collegamento interrotto].
  18. ^ PressReader.com - Connecting People Through News, su pressreader.com, Corriere Alto Adige 17 agosto 2010. URL consultato il 10 gennaio 2019.
  19. ^ Concerti di ZetaZeroAlfa, su aclorien.it.
  20. ^ a b 'Cinghiamattanza', le botte a destra, su ricerca.repubblica.it.
  21. ^ XL, aprile 2008
  22. ^ L'Italia che balla, su progettosteadycam.it.
  23. ^ CasaPound: dalla goliardia alle botte, su questotrentino.it.
  24. ^ (EN) Tobias Jones, The fascist movement that has brought Mussolini back to the mainstream, in The Guardian, 22 Febbraio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cristina di Giorgi Note alternative, Trecento, 2008.
  • Domenico Di Tullio, Nessun Dolore - Una storia di CasaPound, Rizzoli, 2010. ISBN 978-88-17-03518-7
  • Flavio Nardi - ZETAZEROALFA. Forti Rockamboleschi Venti. Altaforte Edizioni. 2019

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]