Mothers Club

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Il Mothers è stato uno storico club musicale inglese, attivo dal 9 agosto 1968 al 3 gennaio 1971, nel quale si è esibito un gran numero di gruppi esordienti o già affermati.

L’edificio del Mothers nel 2019

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Mothers era situato a Erdington, Birmingham, e occupava il primo piano di uno stabile che ospitava al piano terra un negozio di mobili. Originariamente era stato aperto nel 1963 con il nome di ‘Carlton Ballroom’ e aveva notevolmente contribuito alla fioritura della scena musicale ‘Brumbeat’ delle Midlands, ospitando formazioni che sarebbero diventate celebri: The Move, The Moody Blues, The Way of Life che aveva come batterista John Bonham, lo Spencer Davis Group. Dopo cinque anni, considerati i successivi mutamenti nel panorama underground di Birmingham, i quattro soci decisero di rivitalizzare il club cambiandogli il nome, e uno di essi suggerì quello di un locale che si intravedeva nella sequenza di un film con Ronald Reagan e Paul Newman. Così nell’aprile del 1968 il club fu ribattezzato Mothers.[1] La sala, che poteva accogliere fino a 400 spettatori (ma spesso si sorpassava il numero massimo; i Canned Heat attirarono 1 200 persone), aprì i battenti ad agosto e per il Mothers transitarono centinaia di artisti e di gruppi rock, e per non pochi di loro l’esperienza costituì il trampolino di lancio. Fra i più noti, suonarono al Mothers Led Zeppelin, Fleetwood Mac, Black Sabbath, Deep Purple, Genesis, Family, Jethro Tull, King Crimson, Keef Hartley, Grateful Dead,[2] Cream, The Faces, Free, Canned Heat, Joe Cocker, Elton John, Muddy Waters, Arthur Brown,[1] Taste, Edgar Broughton Band, Traffic, Roy Harper, Blodwyn Pig, Strawbs, Steppenwolf, Colosseum, Tyrannosaurus Rex, Fairport Convention, Nice, Alvin Lee.[3]

Il Mothers è ricordato anche per eventi che andavano al di là delle semplici esibizioni musicali: il 27 aprile 1969 i Pink Floyd registrarono alcuni brani del doppio Ummagumma,[3] i Canned Heat riportarono il nome del locale nelle note di copertina di un loro disco, gli Who proposero lì la loro opera rock Tommy. Per queste presenze significative e per gli spettacoli che vi si svolsero, il Mothers, oltre a rappresentare una tappa importante, e non solo per musicisti britannici, nel 1969 venne considerato il miglior locale al mondo in cui poter ascoltare musica dal vivo,[1] tanto da meritare una Targa blu scoperta il 13 luglio 2013 durante una cerimonia celebrativa.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Caitlin Setterfield, The Worlds Most Famous Venue That You’ve [Probably] Never Heard Of, su badluck.co, Bad Luck Magazine, 24 aprile 2019. URL consultato il 29 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2021).
  2. ^ (EN) Blaise Radley, Mothers: when the world’s most important rock 'n' roll club was in Brum, su skiddle.com, Skiddle. URL consultato il 29 novembre 2021.
  3. ^ a b (EN) Mothers (Carlton Ballroom), su birminghammusicarchive.com, Birmingham Music Archive. URL consultato il 29 novembre 2021.
  4. ^ (EN) Erdington Summer Fete celebrates Mothers night club, su erdingtonconservatives.org.uk, Erdington Conservatives, 16 luglio 2013. URL consultato il 29 novembre 2021.

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