Mario Galli (militare)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mario Galli
NascitaSesto San Giovanni, 30 ottobre 1906
MorteLechemti, 27 giugno 1936
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
Anni di servizio1925-1936
GradoCapitano
ComandantiVincenzo Magliocco
GuerreGuerra d'Etiopia
BattaglieEccidio di Lechemti
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Aeronautica di Caserta
dati tratti da Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Mario Galli (Sesto San Giovanni, 30 ottobre 1906Lechemti, 27 giugno 1936) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso delle operazioni di stabilizzazione dell'Africa Orientale Italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Sesto San Giovanni, provincia di Milano, il 30 ottobre 1906.[1] Dopo aver conseguito il diploma in fisico-matematica presso il Regio Istituto Tecnico di Genova, nel 1924 si iscrisse alla Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Genova, per arruolarsi nell'agosto dell'anno successivo nella Regia Aeronautica, iniziando a frequentare la Regia Accademia Aeronautica di Caserta.[2] Uscitone come aspirante ufficiale osservatore d'aeroplano nell'ottobre 1926, fu nominato sottotenente in servizio permanente effettivo nel luglio 1927, e tenente alla fine dello stesso anno.[2] Trasferito in servizio presso la Scuola caccia di Furbara, nel maggio 1928 conseguì il brevetto di pilota volando a bordo di un Ansaldo SVA.[2] Nel 1930 fu mandato in Cirenaica, dove fu decorato di una Medaglia d'argento al valor militare durante le operazioni di controguerriglia.[2] Rientrato in Italia nel 1931, fu assegnato al Centro Sperimentale di Montecelio.[2] Divenuto capitano nel 1932, nell'ottobre dello stesso anno fu trasferito al 3º Stormo Caccia Terrestre, il 1 febbraio 1933 sull'aeroporto di Bresso, e il 1 novembre 1935 sull'aeroporto di Centocelle.[2] Il 29 marzo 1935, in vista dello scoppio della Guerra d'Etiopia, fu trasferito in Africa orientale.[2] Imbarcatosi a Genova, sbarcò a Massaua, Eritrea, assegnato in forza alla 34ª Squadriglia da ricognizione.[2] Rimase ucciso nel corso dell'eccidio di Lechemti il 27 giugno 1936, e per onorarne il coraggio gli fu conferita la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Conscio del pericolo cui andava incontro, ma orgoglioso di essere annoverato fra i pionieri dell'Italia imperiale, chiedeva con generosa insistenza di partecipare ad ardita impresa aeronautica intesa ad affermare col simbolo del tricolore il dominio civile di Roma su lontane contrade non ancora occupate. Minacciato nella notte da orde ribelli, rifiutava la sicura ospitalità di genti amiche e preferiva affrontare con lo scarso manipolo di eroici compagni l'impari combattimento per difendere fino all'estremo sacrificio la bandiera della Patria. Lekempti, 27 giugno 1936 .[3]»
— Regio Decreto 14 agosto 1936[4]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Valoroso pilota d'aeroplano eseguiva numerose azioni belliche per un complesso di 180 ore di voli, distinguendosi in particolar modo durante le operazioni per l'occupazione delle oasi di Cufra con arditi voli a bassa quota incurante del nutrito fuoco nemico e delle avverse condizioni atmosferiche. Cirenaica, aprile 1930-gennaio 1931

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 47.
  2. ^ a b c d e f g h Combattenti Liberazione.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Mario Galli, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato il 17 settembre 2020.
  4. ^ Bollettino Ufficiale 1936, dispensa 37, pag. 619, Bollettino Ufficiale 1937, disp. 9, pag. 182.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Fraschetti, La prima organizzazione dell'Aeronautica Militare in Italia 1884-1925, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1986.
  • Vincenzo Lioy, L'Italia in Africa. L'opera dell'Aeronautica (1919-1937) Vol.2, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1965.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

  • Ovidio Ferrante, Lekemti: la Kindu della Regia Aeronautica, in Rivista Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, febbraio-marzo 2006, pp. 80-87.
  • Nico Sgarlato, Le Aquile dell'Impero, in Ali di Gloria, n. 3, Parma, Delta Editrice, aprile-maggio 2012.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]