Manuela Furlan
Manuela Furlan | |||||||||||||
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Furlan a Parma nel Sei Nazioni 2022 contro l’Inghilterra | |||||||||||||
Dati biografici | |||||||||||||
Paese | Italia | ||||||||||||
Altezza | 169 cm | ||||||||||||
Peso | 68 kg | ||||||||||||
Rugby a 15 | |||||||||||||
Ruolo | Estremo | ||||||||||||
Ritirata | 2023 | ||||||||||||
Carriera | |||||||||||||
Attività di club[1] | |||||||||||||
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Attività da giocatrice internazionale | |||||||||||||
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Palmarès internazionale | |||||||||||||
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1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito | |||||||||||||
Statistiche aggiornate al 10 marzo 2023 | |||||||||||||
Manuela Furlan (Trieste, 30 giugno 1988) è un'ex rugbista a 15 italiana, in carriera agonistica attiva nel ruolo di estremo. Tra il 2018 e il 2022 fu capitano della nazionale femminile, per la quale è scesa in campo complessivamente 89 volte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Cresciuta in una famiglia di rugbisti[1], ripiegò adolescente sulla pallavolo[1] prima di tornare, a 17 anni, allo sport originario, inquadrata nei ranghi delle Red Panthers, la sezione femminile del Benetton. Con la squadra della Marca Furlan vinse lo scudetto al suo primo anno, bissandolo nel 2008 dopo una finale persa nel 2017; a febbraio 2009 esordì in Nazionale italiana nel Sei Nazioni contro l'Inghilterra a Londra[2].
Nel 2012 prese parte al campionato europeo in Italia classificandosi terza dopo Inghilterra e Francia; l'anno successivo fu selezionata per la rappresentativa nazionale a sette che prese parte al relativo torneo alle Universiadi di Kazan’ in cui l’Italia si aggiudicò l’argento sconfitta in finale 10-30 dalla Russia[3].
Grazie ai risultati aggregati dell'Italia nelle edizioni 2015 e 2016 del Sei Nazioni contribuì alla qualificazione della squadra alla Coppa del Mondo di rugby femminile 2017 in Irlanda, venendo anche inserita nel XV ideale del Sei Nazioni 2016 dalla testata specialistica Scrumqueens[4].
Dopo quattro scudetti vinti con la compagine trevigiana, nell'estate del 2016 insieme ad altre due connazionali, Jessica Busato e Michela Sillari, Furlan si trasferì a Londra dove trovò impiego in un pub e fu ingaggiata dall'Aylesford Bulls, sezione femminile degli Harlequins[5], alla cui vittoria da outsider nel campionato inglese, la prima in assoluto del club, contribuì a fine stagione[5][6].
Rientrata dopo la parentesi oltremanica, prese parte alla citata Coppa del Mondo di rugby femminile 2017 in cui l'Italia si classificò nona assoluta e, smentendo le ipotesi di un ritorno alle Red Panthers, fu ingaggiata dal Villorba, squadra della provincia trevigiana[7], insieme a Jessica Busato.
Il 1º novembre 2018 fu nominata capitano della nazionale femminile, succedendo a Sara Barattin che ricopriva il ruolo dal 2016[8]. Infortunatasi contro la Francia in un test match di preparazione alla Coppa del Mondo 2021, è stata aggregata comunque alla squadra nominata per la competizione nell'eventualità di un suo recupero fisico, ma i suoi gradi di capitano sono passati a Elisa Giordano[9].
Grazie al passaggio dell'Italia ai quarti di finale del torneo, è potuta tornare in campo, sia pure per pochi minuti, in occasione dell'eliminazione avvenuta proprio contro la Francia, sua ultima avversaria prima dell'infortunio[10].
A marzo 2023, senza mai essere più tornata in campo dall'incontro di Coppa del Mondo, Furlan ha annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica[11].
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- Campionati italiani: 5
- Campionati inglesi : 1
- Aylesford Bulls: 2016-17
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 2006
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Interviste: Manuela Furlan, su 6nazionifemminileivrea.it, Ivrea Rugby Club. URL consultato l'8 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2017).
- ^ Italdonne: il XV titolare per l'Irlanda, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 11 marzo 2016. URL consultato l'8 aprile 2018 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2018).
- ^ Azzurre si sono arrese solo alla Nazionale russa per 30-10, in Rai Sport, 17 luglio 2013. URL consultato l'8 marzo 2018.
- ^ (EN) Alison Donnelly, Scrumqueens XV of the 2016 Women’s 6 Nations, 19 marzo 2016. URL consultato il 9 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2016).
- ^ a b Mario Salvini, Manu, Jess e Michi campionesse d’Inghilterra, in la Gazzetta dello Sport, 26 aprile 2017. URL consultato il 9 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2018).
- ^ (EN) Aylesford Bulls Win Women's Premiership, su englandrugby.com, Rugby Football Union, 23 aprile 2017. URL consultato il 12 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2017).
- ^ Furlan e Busato a Villorba. Doppio choc per le Pantere, in la Tribuna di Treviso, 19 settembre 2017. URL consultato il 9 aprile 2018.
- ^ Manuela Furlan nuovo capitano di Italdonne, Federazione Italiana Rugby, 1º novembre 2018. URL consultato il 18 aprile 2021.
- ^ Nazionale femminile: Andrea Di Giandomenico annuncia le 32 atlete convocate per la Coppa del Mondo, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 21 settembre 2022. URL consultato il 21 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2022).
- ^ Mondiali; Francia travolge Italia 39-3, azzurre fuori, in ANSA, 29 ottobre 2022. URL consultato il 5 febbraio 2023 (archiviato il 1º dicembre 2022).
- ^ Nazionale femminile, Furlan e Bettoni annunciano il ritiro dal rugby giocato, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 3 marzo 2023. URL consultato il 26 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2023).
- ^ Benemerenze sportive di Manuela Furlan, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Manuela Furlan
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Statistiche di Manuela Furlan di Coppa del Mondo, su rugbyworldcup.com, World Rugby.
- Benemerenze sportive - Manuela Furlan, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
- (EN) Manuela Furlan, su kazan2013.com. URL consultato il 7 aprile 2018.