Malik Ayaz

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Malik Ayala
Ayaz (con vestito verde) e il sultano Mahmud (vestito di rosso) che stringe la mano allo sceicco (con un mantello giallo), in un dipinto realizzato da Muhammad ‛Ali Mashhadi. È una rappresentazione anacronistica, perché la figura a destra del sovrano ghaznavide è lo Scià Abbas I (con una veste color blu marino), che regnò all'incirca 600 anni dopo (XVII secolo; Teheran, Museo d'arte contemporanea).
governatore ghaznavide di Lahore
Malik
In carica10211041
Predecessoretitolo creato
SuccessoreMajdud Ghaznavi
Nome completoMalik Ahmed Ayaz bin Aymaq Abu'n Najm
Nascitaregno di Abcasia
MorteLahore, 8 agosto 1041
PadreAymaq Abu'n Najm
Religionesunnismo

Malik Ayaz (in persiano ملک ایاز‎) (Regno di Abcasia, ... – Lahore, 8 agosto 1041), figlio di Aymāq Abu'n-Najm, fu uno schiavo originario dell'Abcasia (regione situata attualmente in Georgia)[1][2] che scalò la gerarchia fino ad assumere il grado di ufficiale e generale nell'esercito ghaznavide del sultano Mahmud, anch'egli in passato proveniente da condizione servile. Successivamente gli fu conferito il governatorato di Lahore. Il momento storico in cui Malik Ayaz fu al servizio del sultano Mahmud ispirò poesie e storie,[3] e indusse gli storici musulmani e i sufi a commemorare Malik Ayaz a causa della sua incrollabile lealtà feudale a Mahmud Ghaznavi.[3] Fu trovato morto nel suo letto nel 1041, evento ancora oggi inspiegato.[4]

Primi anni e carriera feudale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1021, il sultano Mahmud Ghaznavi elevò Ayaz assegnandogli la Signoria e il trono (Malik) di Lahore, che il Sultano aveva conquistato a seguito di un lungo assedio, ed una feroce battaglia in cui la città fu incendiata e spopolata. Come primo governatore musulmano di Lahore, ricostruì e ripopolò la città. Aggiunse anche molte caratteristiche importanti, come una fortificazione in muratura (che fece costruire intorno al 1037-1040, sulle rovine di un precedente edificio militare che aveva la stessa funzione, ma che fu demolito durante i combattimenti), e le porte della città (come riportato da Munshi Sujan Rae Bhandari, autore del Khulasatut Tawarikh, 1596 d.C.). Sotto il suo governo la città divenne un centro culturale e accademico, rinomato per la poesia.[3]

La tomba di Malik Ayaz è tutt'oggi visitabile nella zona di Rang Mahal, a Lahore. Il complesso funerario e il giardino furono distrutti dai Sikh, durante il loro dominio sussistente anche sul principato di Lahore, ma fu ricostruito dopo la spartizione dell'India britannica (con l'indipendenza l'India e il Pakistan si divisero).

Rapporto con Mahmud di Ghazna[modifica | modifica wikitesto]

Ayaz inginocchiato davanti al sultano Mahmud di Ghazna, una miniatura tratta da un volume dei Sei poemi di Attar da Nishapur del XV secolo, scritti nell'Iran meridionale (1472; Londra, British Library).

La natura della relazione tra Mahmud di Ghazna e Ayaz è controversa. Alcune fonti, in particolare dalla poesia persiana,[5] afferma che i due uomini erano amanti.[6][7] Tuttavia, autori coevi agli imperatori ghaznavidi come Gardizi, Farrokhi e Bayhaqi non fanno menzione di un relazione romantica tra Mahmud e Ayaz,[8] piuttosto descrivendo Ayaz come un comandante, un nobile o uno stretto collaboratore del sultano Mahmud.[8] Nizami Aruzi, scrivendo circa un secolo dopo la morte di Mahmud, presenta una narrazione alternativa sulla relazione tra Mahmud e Ayaz nella sua opera Chahar Maqala, dove non sono amanti, sebbene Mahmud sia ancora innamorato di Ayaz. Aruzi racconta una storia in cui Mahmud, essendo un pio musulmano, reprime i suoi sentimenti e si rifiuta di agire di conseguenza, provocando un incidente in cui Mahmud, ordina ad Ayaz di tagliarsi i capelli, in modo che sia meno attratto da lui e quindi sia in grado di trattenersi meglio dal commettere un peccato.[9]

«Un giorno il sultano Mahmud di Ghazni chiese al suo schiavo turco Malik Ayaz: “Conosci un re più forte e potente di me?”. Ayaz rispose: “Sì: io sono un re più forte di te”. Quando il re gli chiese una prova, disse: “Ebbene, anche se tu sei re, ti fai comandare dal tuo cuore e questo schiavo è il re del tuo cuore”!»

Malik Ayaz nel Sufismo[modifica | modifica wikitesto]

Amjad Farid Sabri, musicista e autore di un genere musicale chiamato qawwali, ha composto ed eseguito un notturno (canzone) dedicata a Malik Ayaz, che lo loda per la sua fedeltà a Mahmud di Ghazni, la canzone menziona anche Ajmer Sharif Dargah, e come attrae le donne con e per la medesima devozione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Thomas T. Allsen, The Royal Hunt in Eurasian History, p. 264.
  2. ^ (EN) Michael Naylor Pearson, Merchants and Rulers in Gujarat: The Response to the Portuguese in the Sixteenth Century, p. 67.
  3. ^ a b c Ritter (2003), pp. 309–310.
  4. ^ Majid Sheikh, Myths and mysteries of Ayaz, the slave from Lahore, su DAWN.com, 20 agosto 2017. URL consultato il 20 gennaio 2023.
  5. ^ (EN) Jalal Matīnī, AYĀZ, ABU'L-NAJM, su iranicaonline.org, Encyclopædia Iranica. URL consultato il 4 luglio 2023 (archiviato il 21 giugno 2022).
  6. ^ (EN) Alisha Matthewson-Grand, Queer History: a tour of gender and identity through time and culture, su cam.ac.uk, University of Cambridge. URL consultato il 20 gennaio 2023.
  7. ^ (EN) James Neill, The Origins and Role of Same-Sex Relations in Human Societies, McFarland, 2009, p. 308, ISBN 978-0-7864-5247-7.
  8. ^ a b (EN) S. Jabir Raza, MAHMUD'S AYAZ IN HISTORY, in Proceedings of the Indian History Congress, vol. 72, 2011, pp. 286–293, ISSN 2249-1937 (WC · ACNP). Ospitato su Jstor.
  9. ^ (EN) Nizami Aruzi, Revised Translation of the Chahar Maqala, traduzione di Edward G. Browne, Cambridge University Press, 1921, pp. 37-38.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]