Lonate Pozzolo

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La chiesa di S. Ambrogio e il Campanile


Lonate Pozzolo è un comune di 11.785 abitanti della provincia di Varese.

Geografia

Il vasto territorio comunale (oltre 29 kmq) è situato al confine con la Regione Piemonte (località Ponte di Oleggio) e con la Provincia di Milano, all'estremità sud ovest della Provincia di Varese. Il centro abitato di Lonate Pozzolo è situato a 205 metri di altezza, e la particolare orografia del terreno fa passare dai 142 metri sul livello del mare della località Ponte di Oleggio ai 210 del punto più alto. Da Lonate è possibile raggiungere facilmente l'Autostrada A8 Milano-Laghi (casello di Gallarate a 9 km), nonché l'Autostrada Milano-Torino (casello di Novara Est - Galliate a 18 km).

Storia

Le origini

Risale al 973 la prima menzione del comune di Lonate Pozzolo in una permuta di terreni tra il vescovo di Novara, Apualdo, ed un certo Celsone di Lonate; la presenza in periferia dell'antico oratorio di San Giovanni attesta tuttavia un'antica presenza longobarda, e nel centro storico si trovano addirittura tracce di centuriazione romana.

Già agli inizi del sec. XIII Lonate costituiva un centro di una certa rilevanza. Anche se la sua economia era fondata principalmente sull'agricoltura, disponeva già di console, statuti e di notai, essendo situato nei pressi dell'importante strada Como-Novara e della derivazione dal fiume Ticino di un grande canale chiamato Naviglio Grande, scavato nel 1135. Nei secoli successivi crebbe la sua prosperità e, di conseguenza, la sua popolazione, tanto che presto nei documenti Lonate venne qualificata come "borgo", cioè piccola città.

L'età moderna

Nel 1496 la comunità, che contava all'incirca 1500 abitanti, si dotò di nuovi statuti, e nel 1499 diede inizio alla costruzione della Chiesa di Sant'Ambrogio; l'abitato era suddiviso in due parrocchie, Sant'Ambrogio e San Nazaro e Celso, con due parroci distinti. Gli antichi ma piccoli monasteri femminili vennero accorpati da San Carlo Borromeo nei tre grandi monasteri di Sant'Agata, di San Michele e di Santa Maria, che giunsero ad ospitare, complessivamente, fino a 180 monache di clausura. Nella contrada centrale del paese si tenevano il mercato settimanale e una fiera annuale di tre giorni.

Nel 1635 venne eretta l'alta torre campanaria della chiesa di S. Ambrogio. Purtroppo il 22 giugno dell'anno seguente, nei dintorni della frazione di Tornavento, fu combattuta tra gli Spagnoli (che occupavano il Milanese) e l'esercito invasore dei francesi, alleato dei Piemontesi, una sanguinosa battaglia, che provocò la fuga da Lonate della famiglie più ricche e, di conseguenza, contribuì al suo declino economico. Per due secoli Lonate visse di sola agricoltura.

Dal 1861, anno nel quale si realizzò l'unità d'Italia, riprese un rapido sviluppo, dovuto all'avvio dell'industrializzazione (filande per la trattura della seta, cotonifici). Un rapido incremento demografico, però, non consentì a tutti i giovani di trovare lavoro in paese; molti furono costretti ad emigrare in America (in Argentina, ma soprattutto in California). Quando non vi si stabilirono definitivamente, tornarono a Lonate con i soldi accantonati in anni di duro lavoro. Nei primi anni del secolo scorso, così, si costruirono nuove case ai margini dell'antico abitato, determinando una rapida espansione del paese. Tra le due guerre mondiali procedette rapidamente lo sviluppo delle industrie, grazie anche al sorgere di fonderie e di officine meccaniche; negli anni sessanta avvenne l'abbandono definitivo dell'agricoltura. Inoltre si verificò una forte immigrazione di forza lavoro, principalmente dal sud d'Italia.

Lonate odierna

Durante la seconda guerra mondiale svolse attività antifascista il parroco don Antonio Tagliabue, mentre il concittadino Annunciato Crivelli fu deportato nel campo di concentramento tedesco di Mauthausen, dove morì.

Dagli anni novanta in poi, Lonate fu direttamente coinvolta nell'ampliamento dell'aeroporto della Malpensa, con rilevanti ricadute sul territorio e con un più veloce ricambio della popolazione residente. Del resto Malpensa non è sorta all'improvviso dal nulla, ma è la diretta conseguenza della presenza in territorio lonatese, tra il 1923 e il 1945, di uno dei più importanti aeroporti dell'aviazione italiana, il Campo della Promessa, inaugurato da Gabriele d'Annunzio.

Oggi il capoluogo conta quasi 9.000 abitanti; aggiungendo i residenti delle due frazioni di S. Antonino Ticino e di Tornavento, si arriva a 11.785 residenti. Lonate Pozzolo ha infine dato i natali a monsignor Mario Spezzibottiani (1952-2006), a lungo moderator Curiae della diocesi di Milano.

A partire dai primi mesi del 2006, il nome del comune ha assunto una pessima fama per molti utenti delle Poste Italiane: la cittadina ospita infatti l'importante centro di smistamento per i pacchi provenienti dall'estero, con funzioni di controllo doganale. A causa dell'inadeguatezza del servizio messo in piedi dalle Poste Italiane e dalla sua affiliata SDA, i pacchi vengono spesso bloccati, fra mille proteste, per parecchi mesi, causando seri problemi ai destinatari. Della questione si sono occupati diversi organi di informazione, a partire da Striscia la Notizia.

Personalità nate a Lonate Pozzolo

Sindaci di Lonate Pozzolo dal 1869

Parroci di Lonate Pozzolo dal 1570

Ecco un elenco dei parroci di Lonate Pozzolo a partire dal Concilio di Trento. Come si vede, fino alla fine del settecento sono presenti anche due parroci contemporaneamente, perché uno era titolare della parrocchia di Sant'Ambrogio, l'altro di San Nazaro e Celso, sita nell'attuale piazza Mazzini, e soppressa in seguito alle leggi giuseppine.


Monumenti

Palazzo Municipale

L'edificio del municipio, in via Cavour 20, occupa l'area dell'antico monastero di Sant'Agata, citato per la prima volta in un atto del 5 giugno 1340, che reca un'investitura da parte di Caterina, "ministra" della Casa Umiliata di Sant'Agata. Esso fu soppresso nel 1784 per volere dell'imperatore austriaco Giuseppe II (le famose "leggi Giuseppine"). Nella seconda metà dell'ottocento vi ebbe sede una filanda e, dai primi anni del novecento, la Villa Carminati, poi diventata negli anni trenta la sede del Comune. Di recente è stato ristrutturato il nucleo dell'antico monastero, che ora ospita l'ala nuova del palazzo municipale.

Via Roma a Lonate Pozzolo

Monastero di San Michele

Era uno dei tre Monasteri più grandi del paese. Ora ne rimane, sostanzialmente, il nucleo centrale. Era un monastero femminile di clausura: le fanciulle che vi entravano, dopo l'emissione dei voti, non avevano più contatto con il mondo esterno e non ne uscivano nemmeno dopo la morte (il monastero disponeva infatti di un proprio cimitero al suo interno). Una sepoltura è stata recentemente rinvenuta nell'ala nord del monastero, durante i lavori di restauro e riuso del monumento, curati dal Politecnico di Milano e dall'Ufficio Tecnico del Comune. Solamente due uomini potevano entrare, in caso di malattia grave delle monache: il medico e il prete.

Poiché il monastero accoglieva dalle 40 alle 60 monache, le sue strutture dovevano disporre di quanto necessario alla loro sopravvivenza: diversi pozzi, l'orto, i pollai, i magazzini per la custodia delle vettovaglie (cereali, vino, ecc.) Nelle due corti laterali si aprivano le porte carraie. Al piano terra del monastero si trovavano la Chiesa, il laboratorio, le cucine, il refettorio, l'atrio e il parlatorio; al piano superiore i dormitori. Ora l'edificio che rimane è di proprietà del Comune, che ne ha già ristrutturato l'ala ovest, riutilizzando il refettorio quale sala polivalente e il piano superiore quale sede della biblioteca comunale.

La parrocchiale di Sant'Ambrogio

Sull'area oggi occupata dalla chiesa parrocchiale di Lonate Pozzolo, fino al secolo XIII si trovava il castello dei feudatari, che sicuramente ospitava una piccola chiesa. Dopo la distruzione del castello, sulla sua area venne costruita una piccola chiesa, frequentata dai lonatesi che abitavano nella zona nord del borgo; per quelli che abitavano a sud esisteva la chiesa di San Nazaro, sicuramente più antica di quella di Sant'Ambrogio, ma demolita a fine Settecento.

Diventata troppo piccola per il gran numero di fedeli che la frequentavano, nel 1499 venne abbattuta e ricostruita in forma di ottagono, su disegno e sotto la direzione di un architetto lonatese di nome Antonio Bodio, meglio noto con il soprannome di "Antonio da Lonate", discepolo del celebre Bramante; la sua opera più nota e il Duomo di Vigevano. Tra il 1511 e il 1520 venne aggiunta la navata, delle dimensioni attuali; net 1635 fu costruita la torre campanaria alta 48 metri, che ospita un concerto di otto campane, recentemente ripulite. Nel 1776 venne edificato il chiostrino, con la funzione di cimitero: fino ad allora i morti venivano seppelliti all'interno della chiesa (i sacerdoti e i maggiorenti) ed ai suoi lati. Nel 1997 sono state riscoperte alcune antiche sepolture sotto l'antica "cappella Carcano". Le cappelle laterali sono del sec. XIX, come il maestoso organo Prestinari.

Recente è la scoperta, a seguito della rimo¬zione di un confessionale, degli antichi affreschi delle prime due cappelle laterali, del sec. XVI: quella di sinistra rappresenta la Vergine con Gesù Bambino, tra i santi Bartolomeo e Girolamo; quella di destra rappresenta la Vergine tra i santi Pietro Martire e Agata, affiancati rispettivamen¬te da San Gregorio e da Sant'Agostino. Negli affreschi dell'abside, risalenti alla prima metà del Cinquecento, giganteggia al centro l'effigie di Sant'Ambrogio, patrono della diocesi di Milano ed anche della Parrocchia di Lonate Pozzolo. Sono state da poco sottoposte a restauro le campane e il castello della torre campanaria, data l'usura dei battacchi.

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli

L'edificio costituisce la Chiesa esterna del monastero di Santa Maria: vi si celebrava messa ogni domenica e festa di precetto, ed era frequentata anche dai lonatesi. Dietro l'altare si trova la "chiesa Interna", riservata alle monache: esse poteva¬no solo vedere il sacerdote e sentirne la voce, ma non potevano né vedere i fedeli presenti nella chiesa esterna né essere viste dagli stessi. Le suore potevano accostarsi all'eucaristia attraverso una piccola apertura visibile a sinistra dell'altare. La chiesa venne ricostruita con il contributo economico delle monache appartenenti a famiglie facoltose, che quando entravano in convento portavano dei beni in dote, e dalla stessa comunità lonatese: dai documenti d'archivio risulta essere stata di comproprietà del monastero e del Comune, che fino al 1930 ebbe sede a poca distanza, nella centralissima via Roma. È certamente un edificio molto suggestivo, anche perché non ha subito nessuna modifica dopo la sua costruzione, non avendo mai assolto le funzioni di chiesa parrocchiale.

Ospita due importanti dipinti su tela: sopra l'altare, la Madonna degli Angeli, della prima metà del sec. XVI, attribuito alla scuola del Procaccini; nel transetto ovest la Crocifissione di S. Pietro, firmato da Storer, pittore svizzero. La volta a vela è stata affrescata in stile moderno all'inizio degli anni ottanta.

La cascina Maggia

La Cascina Maggia è una storica località del comune di Lonate Pozzolo; prende il nome dalla famiglia milanese Maggi, che nel cinquecento vantava proprietà in molte località dell'Alto Milanese. Tra l'altro i Maggi avevano vaste proprietà a Sant'Antonino Ticino nell'anno 1514; dal suo esponente Castellano Maggi prende il nome la Cascina Castellana, altra località in territorio di Lonate, presso il Naviglio Grande.

Nella cascina Maggia si trova il bell'oratorio della Consolata, una chiesa meno antica della cascina: nella mappa teresiana dell'anno 1722, essa figura disegnata a nord-ovest della cascina; e, vista la collocazione a margine, la cappella è da ritenersi costruzione aggiuntiva al caseggiato quadrilatero. Risulta benedetta il 20 agosto 1740 da Giovanni Repossi, cappellano lonatese, dietro delega dell'arcivescovo.

Settecentesco è il portico antistante la chiesa, cosi come la torricella delle campane che sorge nella zona dell'altare, posto verso est. Settecentesco e di fattura popolare è anche l'affresco dipinto sopra l'altare: una Madonna con Bambino seduta sopra un seggio, largo e sobrio, fra tendaggi aperti e annodati. Il dipinto evidenzia i segni lasciati dai chiodi usati un tempo per appendere i monili, regalati alla Madonna della Maggia prima dai contadini della cascina ed in seguito dagli operai della cava. Può essere raggiunta deviando verso nord all'altezza della dogana Austro-Ungarica, prima della discesa verso il Ticino ed il canale Villoresi.

Fiere e Manifestazioni

  • Ul Cinin: ultimo giovedì di gennaio, con falò della Vecchia (Giöbia) e degustazione di salamini con fagiolini.
  • Carnevale Lonatese: pomeriggio di sabato grasso, con sfilata di carri.
  • Caminaa da L'ulia': sabato precedente la domenica delle Palme, camminata notturna primaverile lungo la strada di Gaggio.
  • Rassegna Corale Lonatese: in primavera.
  • Festa dell'aquilone: inizi di giugno.
  • Fera de Sanazé: seconda domenica di giugno, via Lisenzio: hobbistica e mercatino dell'antiquariato.
  • Rievocazione della Battaglia di Tornavento: terza domenica di giugno.
  • Festa Patronale di S. Antonino Ticino: Madonna del Carmine a luglio
  • Rassegna Jazz: in piazza a Tornavento durante l'estate.
  • Festa Patronale di Tornavento: prima domenica di settembre
  • Sagra di Sant'Ambrogio: 7-8 dicembre, stand gastronomico con piatti tipici della cucina Lonatese, concerto serale con assegnazione del "Premio Sant'Ambrogio" ad associazioni e cittadini benemeriti.
  • Mercato Settimanale: venerdì a Lonate Pozzolo, mercoledì a S. Antonino Ticino

Gemellaggi

Amministrazione comunale

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Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Voci correlate


Collegamenti esterni

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  1. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.