José Soriano

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José Soriano
Nazionalità Bandiera del Perù Perù
Altezza 190 cm
Calcio
Ruolo Portiere
Termine carriera 1947
Carriera
Squadre di club1
1940-1942Alfonso Ugarte (Chiclín)? (-?)
1942-1943Banfield46 (-?)
1944-1946River Plate71 (-?)
1947Atlanta10 (0)
Nazionale
1942Bandiera del Perù Perù1 (-3)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

José Eusebio Soriano Barco (Chiclayo, 17 aprile 1917Buenos Aires, 22 marzo 2011) è stato un calciatore peruviano, di ruolo portiere.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Chiclayo, nella regione di Lambayeque, si dedicò al calcio inizialmente per puro diletto, affiancandolo al suo lavoro di agronomo (era specializzato nella coltivazione della canna da zucchero).[1] Ancora calciatore, partecipò ai primi movimenti sindacali del calcio argentino (cui prese parte dal 1946), e in seguito fu dirigente del sindacato stesso, il Futbolistas Argentinos Agremiados.[1][2][3] Si trasferì, dopo il ritiro, a Buenos Aires, ove morì al Sanatorio de la Trinidad, nel quartiere di Palermo.[3]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Portiere dotato d'imponente statura (tanto che aveva iniziato come cestista),[3] aveva riflessi pronti ed era capace di buone parate in tuffo.[4] Tra le sue doti principali vi era anche un affinato senso della posizione; fu un precursore delle uscite, che alla sua epoca erano poco frequenti.[2][4]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Soriano giocò, per i primi anni, nell'Alfonso Ugarte, una squadra di Trujillo.[1] Nonostante non militasse in prima divisione, il commissario tecnico della Nazionale peruviana lo convocò per Uruguay 1942 dopo averlo visto durante un'amichevole.[1] Questo gli procurò una notorietà a livello internazionale che si rifletté sulla sua carriera: si trasferì al Banfield, in Argentina, e vi giocò due stagioni (1943 e 1943).[1] Il presidente del River Plate Antonio Liberti lo acquistò per 100.000 pesos, trattando direttamente con il presidente del Banfield Florencio Sola; Soriano accettò il trasferimento, facendo però introdurre nel contratto una clausola che prevedeva che negli incontri tra Banfield e River Plate non fosse schierato.[1] Giunto al club di Núñez, divenne il portiere titolare de La Máquina, la formazione del River che ebbe successo negli anni 1940.[1][2][3][4] Divenuto capitano della squadra, si fece notare per il suo comportamento corretto che gli valse il soprannome di Caballero del arco (il cavaliere della porta)[1] o Caballero del deporte (il cavaliere dello sport).[4] Nel 1945 vinse il campionato nazionale; nel 1946 fu ceduto, perché aveva ospitato a casa sua una riunione di capitani di varie squadre di prima e seconda divisione, che avrebbero poi formato il sindacato dei calciatori;[1] passò dunque all'Atlanta, seguendo il suo ex compagno del River Adolfo Pedernera,[1] e vi rimase per due mesi, prendendo parte a una stagione negativa, che si concluse con la retrocessione dei giallo-blu.[2]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Fu convocato in Nazionale dal CT Ángel Fernández per il Sudamericano del 1942: in tale competizione giocò una sola gara, contro l'Argentina, in cui subì 3 gol; per il resto del torneo l'estremo difensore del Perù fu Juan Honores.[5]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

River Plate: 1945

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j (ES) Federico Rozenbaum, El adiós a un gran caballero, in Olé. URL consultato il 27 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ a b c d (ES) Edgardo Imas, La legión extranjera, su sentimientobohemio.com.ar. URL consultato il 27 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2011).
  3. ^ a b c d (ES) Murió el peruano Soriano, arquero de "La Máquina", in La Voz, 23 marzo 2011. URL consultato il 27 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2012).
  4. ^ a b c d El Gráfico, p. 33.
  5. ^ (EN) Southamerican Championship 1942, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 27 febbraio 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]