Jean-Paul Manganaro

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Jean-Paul Manganaro (Bordeaux, 19 ottobre 1944) è un saggista e traduttore francese, professore emerito di letteratura italiana contemporanea all’Università di Lilla.

Di padre siciliano, Jean-Paul Manganaro è nato a Bordeaux, ma quando aveva due anni i suoi genitori ritornarono a vivere ad Avola, dove lui è cresciuto[1]. Ha realizzato studi, saggi e traduzioni di scrittori, poeti e artisti italiani, tra cui Carlo Emilio Gadda e Italo Calvino. In Francia ha pubblicato una monografia su Carmelo Bene (1977) e ne ha tradotto in francese l'Opera omnia (primo e secondo volume, attualmente ne sta completando l'ultimo)[2]. In oltre quarant’anni ha tradotto in francese duecento libri italiani (scritti da Gadda, Calvino, Carmelo Bene, Pasolini, Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Consolo, Camon, Calasso, Tabucchi, Del Giudice, Magris, Mari, Marco Martinelli, Moresco, Mimmo Borrelli ecc.) soprattutto per gli editori Gallimard e Seuil[1].

Ha curato per Ubulibri l'edizione in italiano (pubblicata originariamente nel 1984[3]) dell'opera L'immagine-movimento. Cinema 1, prima parte delle teorie e riflessioni sul cinema da parte di Gilles Deleuze[3], il quale gli ha espressamente dedicato questa sua opera[3].

Opere principali

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  • (FR) Carmelo Bene, Éditions Dramaturgie, 1977
  • (FR) Douze mois à Naples, Éditions Dramaturgie, 1983
  • (FR) Rêve d'un masque, Éditions Dramaturgie, 1983
  • (FR) Le Baroque et l'ingénieur. Essai sur l'écriture de C.E. Gadda, Éditions du Seuil, 1994
  • (FR) Italo Calvino, romancier et conteur, Éditions du Seuil, 2000
  • (FR) Federico Fellini. Romance, Éditions P.O.L, maggio 2009
  1. ^ a b Paolo Di Stefano, L'Italia che scrive riparte da tre M, in Corriere della Sera, 11 agosto 2017, pp. 42-43.
  2. ^ Biographie de Jean-Paul Manganaro, su pol-editeur.com. URL consultato il 20-10-2010.
  3. ^ a b c dati ricavati dalla nota 1 dell'articolo Navigando (controcorrente) nella galassia cinema con Gilles Deleuze. Tra Bergson e Nietzsche, con il cineocchio di Orson Welles, Michelangelo Antonioni e (tanti) altri. Parte Prima: I due grandi meriti di Deleuze di Alessandro Studer sul sito Il Giardino dei Pensieri [1] Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.. URL consultato il 15 dicembre 2014.

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