Istituto per la storia del Risorgimento italiano
Istituto per la storia del Risorgimento italiano | |
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Tipo | istituto storico italiano |
Fondazione | 1936 |
Scopo | promozione degli studi sulla storia d’Italia |
Sede centrale | Roma |
Direttore | Alessandro Campi |
Sito web | |
L’Istituto per la storia del Risorgimento italiano è uno dei quattro istituti storici italiani, organo diretto della Giunta Storica Nazionale, specializzato nel Risorgimento italiano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondato nel 1936 dalla fusione tra la Società Nazionale per la storia del Risorgimento (privata) e il Comitato Nazionale per la storia del Risorgimento (pubblico) entrambi risalenti al 1906, «ha per compito di promuovere e facilitare gli studi sulla storia d'Italia dal periodo preparatorio dell'Unità e dell'Indipendenza sino al termine della prima guerra mondiale, raccogliendo documenti, pubblicazioni e cimeli, curando edizioni di fonti e di memorie, organizzando congressi scientifici» (art. 1 dello Statuto).[1]
L'istituto ha sede a Roma nel Vittoriano. Pubblica una Biblioteca Scientifica (Fonti, Memorie e Atti dei Congressi) e, dal 1914, la rivista trimestrale Rassegna storica del Risorgimento.[2]
L'Archivio storico dell'istituto conserva più di un milione di documenti riguardanti il periodo risorgimentale e la storia d'Italia tra Ottocento e Novecento, nonché una consistente collezione iconografica composta da un insieme di circa 20.000 incisioni e disegni e 75.000 fotografie.
Nel novembre 2023 il ministero della Cultura, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, ha approvato il nuovo statuto
Organi
[modifica | modifica wikitesto]L'istituto ha personalità giuridica pubblica, ed è vigilato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (oggi della Cultura).
Dopo tre anni di commissariamento, affidato a Francesco Paolo Tronca, nel gennaio 2021 Carmine Pinto, professore ordinario di storia contemporanea all'Università di Salerno, è stato nominato direttore dell'Istituto[3], fino alle dimissioni[4] del febbraio 2022, quando viene nominata Commissario straordinario Anna Maria Buzzi.[5]
Commissario straordinario dal marzo 2023, Alessandro Campi, docente ordinario dell'università di Perugia, nel febbraio 2024 è nominato direttore dell'istituto[6].
Il museo
[modifica | modifica wikitesto]Amministra e gestisce il Museo centrale del Risorgimento di Roma al Vittoriano. Riaperto nel 2001 per opera dell'allora presidente Giuseppe Talamo, l'allestimento attuale è stato inaugurato nel 2011 da Romano Ugolini.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Statuto dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, su giunta-storica-nazionale.it. URL consultato l'11 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2007).
- ^ Rassegna storica del Risorgimento (Annate I-LXXXVIII: 1914 - 2001), su risorgimento.it. URL consultato l'11 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2011).
- ^ beniculturali.it, https://www.beniculturali.it/comunicato/cultura-mibact-rinnovati-gli-organi-direttivi-dellistituto-del-risorgimento-carmine-pinto-e-il-nuovo-direttore .
- ^ asa, Istituto per il Risorgimento, Franceschini nomina Buzzi commissario, su AgenziaCult, 13 aprile 2022. URL consultato il 27 dicembre 2022.
- ^ Istituto per la storia del Risorgimento italiano - Comitato Scientifico, su risorgimento.it. URL consultato il 12 febbraio 2023.
- ^ ildenaro.it
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su risorgimento.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 134803317 · ISNI (EN) 0000 0001 1956 4672 · LCCN (EN) n79107698 · BNF (FR) cb11870236p (data) · J9U (EN, HE) 987007263382705171 |
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