Il ritorno del gladiatore più forte del mondo

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Il ritorno del gladiatore più forte del mondo
Paese di produzioneItalia
Anno1971
Durata81 minuti
Rapporto2,35 : 1
Genereavventura
RegiaAl Albert
SoggettoBitto Albertini
SceneggiaturaBitto Albertini
ProduttoreVittorio Martino, Alberto Cevenini
Casa di produzioneLea Film
Distribuzione in italianoInterfilm
FotografiaAlvaro Lanzoni
MontaggioLucia Luconi
MusicheSergio Pagoni
CostumiAdriana Spadaro
TruccoAlberto Trevaglini
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il ritorno del gladiatore più forte del mondo è un film del 1971, diretto da Bitto Albertini.

Trama

Alberto Farnese (Albert Farley) è Valerio governatore di una regione dell’impero romano minacciata da Alemanni e Franchi e chiede l’aiuto dell’ex gladiatore, promosso tribuno, Marzio (Harris) per fermare le incursioni barbariche. Da un controllo si scopre che le armi usate dai nemici sono di fabbricazione romana quindi vi è un traditore, subito individuato nel console Caio Appio Quintiliano (Serato). Inviato insieme al fido Claudio (Paolo Rosani) per perorare la causa di Valerio, Marzio, deve fare i conti con la fama positiva che ha Caio al Senato. A Marzio viene affidata una “mission”: infiltrarsi sotto falso nome tra le genti delle sue terre ai confini per scoprire le reali intenzioni di Caio. Composta una squadra di tre con il fido Claudio e l’astuto ladro e truffatore “la volpe”… (Raf Baldassarre), il nostro parte. Nel frattempo a Roma l’oppressione dei cristiani è all’apice e come sottotrama i tre devono anche liberare Diana, la donna di Claudio, dalle catacombe asserragliate dai soldati romani. Marzio scoprirà, tornando alla propria casa, che il perfido Caio ha nel frattempo fatto uccidere suo padre in combutta con l’infido Servio e con il tormentato Manlio, padre di Licia la donna amata da Marzio e bramata da Caio. La missione di spionaggio diventa ricerca di vendetta (“Caio il tuo cadavere non avrà mai sepoltura, te lo giuro”). Ma le cose si complicano perché Caio riuscirà, dopo un attentato alla vita di Marzio, a far incolpare quest’ultimo dell’omicidio di Manlio (in realtà ucciso proprio da Caio). Ma “Roma ha ancora uomini valorosi” e Marzio, con l’aiuto di un Valerio che ci rimette la vita, riuscirà a ribaltare la situazione e a sconfiggere il malvagio Caio i cui piani di sovvertire l’impero alleandosi con i barbari cozzeranno anche contro la sua superbia (accoltella Servio che richiede ricompense eccessive e quest’ultimo prima di morire confesserà tutto a Licia rimettendola tra le braccia di Marzio).

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