Guglielmo di Jülich-Geldern

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Guglielmo di Jülich e Gheldria
Duca di Jülich
come Guglielmo III
Stemma
Stemma
In carica13 dicembre 1393 –
16 febbraio 1402
PredecessoreGuglielmo II
SuccessoreRinaldo
Duca di Gheldria
come Guglielmo I
In carica1380 –
16 febbraio 1402
PredecessoreMaria
SuccessoreRinaldo IV
Nome completoGuglielmo di Jülich-Geldern
Altri titoliConte di Zutphen
Nascita1364
Morte16 febbraio 1402
Luogo di sepolturaMonastero di Monnikenhuizen, nei pressi di Arnhem
PadreGuglielmo II di Jülich
MadreMaria di Gheldria
ConsorteCaterina di Baviera
ReligioneCattolicesimo

Guglielmo di Jülich-Geldern in francese: Guillaume VII de Juliers (136416 febbraio 1402) fu Duca di Gheldria, dal 1380 e Duca di Jülich, dal 1393 alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Guglielmo, secondo il Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici, era il figlio primogenito del Duca di Jülich, Guglielmo II e della duchessa di Gheldria e Contessa di Zutphen, Maria di Gheldria[1], che, secondo il Kronijk van Arent toe Bocop, era la figlia quartogenita del Duca di Gheldria e conte di Zutphen, Rinaldo II e della sua prima moglie, Sophia Berthout[2], erede della signoria di Malines[3], figlia del signore di Malines, Fiorenzo Berthout e di Matilde di Marck, e nipote del vescovo di Utrecht (1296-1301), Guglielmo Berthout.
Guglielmo II di Jülich, secondo il documento n° 306 del Urkundenbuch für die Geschichte des Niederrheins, Volume 3, era il figlio secondogenito del Duca di Jülich, Guglielmo I[4] e della moglie[5], Giovanna di Hainaut[6], figlia del Conte di Hainaut e conte d'Olanda e di Zelanda, Guglielmo e di Giovanna di Valois, la figlia terzogenita di Carlo di Valois e di Margherita d'Angiò, e come ci ricorda la Chronologia Johannes de Beke, era sorella del futuro re di Francia (1328) Filippo VI[5].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Suo zio, il duca di Gheldria e Conte di Zutphen, Edoardo morì il 24 agosto 1371, combattendo al fianco di suo padre, Guglielmo II, contro Venceslao I di Lussemburgo[7], che aveva attaccato il ducato di Jülich, ma fu sonoramente sconfitto a Baesweiler, dove perse parte del suo esercito e parecchi nobili persero la vita e Venceslao stesso fu fatto prigioniero[8]. Allora, l'altro zio, Rinaldo III, che era stato imprigionato da Edoardo, fu liberato e fu riconosciuto nuovamente duca di Gheldria[7].
Rinaldo III resse il ducato per poco più di tre mesi, morì il 4 dicembre di quello stesso anno[3]. Siccome, né Rinaldo, né Edoardo avevano lasciato eredi, il ducato andò alle sorellastre[7]; siccome la primogenite, Margherita, era morta a Rinaldo succedette la secondogenita, Matilde[3], zia di Guglielmo, che fu contestata dalla sorella, sua madre, Maria; la contestazione portò alla Prima guerra di successione gheldriana; infatti i suoi genitori, Guglielmo e Maria, con l'appoggio di una parte della popolazione, pretendevano il ducato a nome di Guglielmo, che allora aveva circa 7 anni; le due fazioni, degli Hekers, che sosteneva sua zia, Matilde, e dei Bronchoerit, che sosteneva sua madre, Maria, si scontrarono in armi[9] e la guerra durò circa otto anni, e sua madre, con l'appoggio del Re di Boemia ed Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo IV, ebbe la meglio[10], e, nel 1379, dopo un'ultima sconfitta, sua zia, Matilde ed il marito, Giovanni II di Blois-Châtillon, Conte di Blois di Dunois e di Soissons e Signore d'Avesnes[11], rinunciano definitivamente al ducato di Gheldria[12].

Lo stesso argomento in dettaglio: Prima guerra di successione gheldriana.

Sua madre, Maria, divenuta duchessa di Gheldria[2], nel 1380, cedette il ducato a Guglielmo, ormai maggiorenne, che era già stato riconosciuto duca dall'Imperatori del Sacro Romano Impero, Carlo IV di Lussemburgo.

Guglielmo prese parte alle crociate nella Prussia orientale nel 1383, 1388-1389 e 1393 (i cosiddetti viaggi prussiani) e, con suo padre, combatté con successo il ducato di Brabante: nel 1386, Guglielmo, alleato degli inglesi nella guerra dei cent'anni attaccò il ducato del Brabante, governato da Giovanna di Brabante[13], che, non potendo contare sull'appoggio del figlio dell'imperatore, Carlo IV, l'imbelle Venceslao, chiese aiuto a Filippo l'Ardito (suo nipote acquisito in quanto marito di Margherita III delle Fiandre, figlia di sua sorella)[14]. Ben contento di estendere la propria influenza sui Paesi Bassi, Filippo convinse il re di Francia ad organizzare una spedizione contro Guglielmo, e un'armata di 100 000 uomini marciò sulla Gheldria[13]: allo scopo di risparmiare il Brabante[15] Filippo fece compiere alle truppe una lunga e faticosa deviazione per le Ardenne, i ducati di Kleve e Jülich. Guglielmo evitò per poco il disastro facendo atto di sottomissione al re di Francia[16].

Nel 1393, alla morte di suo padre, Guglielmo II, morì e Guglielmo gli succedette, nel Ducato di Jülich, come Guglielmo III.

Nel 1397, Guglielmo combatté a fianco di suo cugino Duca Guglielmo II di Berg nella battaglia di Kleverhamm, nel Ducato di Kleve, dove fu sconfitto e catturato e rilasciato solo dopo la promessa di un riscatto, che non riuscì a pagare, per cui dovette cedere la città di Emmerich.

Guglielmo morì nel 1403, senza eredi legittimi, per cui gli succedette il fratello minore, Rinaldo, come ci viene confermato dalla Chronique normande de Pierre Cochon[17].

Matrimonio e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Secondo sia la Oude Kronik van Brabant, non consultata, che il Kroniek van Johannes de Beke, Guglielmo aveva sposato Caterina di Baviera[18] che, ancora secondo il Kroniek van Johannes de Beke era figlia del Baviera, conte d'Olanda e Zelanda e conte d'Hainaut, Alberto I e della prima moglie, Margherita di Brieg[18], che, secondo lo Scriptores rerum silesiacarum: oder, Sammlung schlesischer ..., Volume 1 era figlia del duca di Breslavia, Liegnitz and Brieg, Ludovico I il Giusto[19] e di sua moglie Agnese di Sagan. Caterina morì nel novembre 1404, e pochi giorni prima di morire, il 3 novembre fece testamento, lasciando suo erede il marito, Guglielmo, duca di Gheldria e di Jülich e conte di Zutphen (Wilhelmo Gelriæ ac Juliacensi Duci, Zutphaniæque comiti), facendoci conoscere la località in cui sta morendo, nel castello di Hattem (in castro oppidi de Hattem) e indicando il luogo di sepoltura, il monastero di Monnikenhuizen (in claustro Monichusen), nei pressi di Arnhem (apud Arnhem)[20].
Guglielmo da Caterina non ebbe figli e non si conosce alcuna discendenza[21][22].

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Gerardo VI, conte di Jülich Guglielmo IV, conte di Jülich  
 
Riccarda di Gheldria  
Guglielmo I, duca di Jülich  
Elisabetta di Brabante Goffredo di Brabante, signore d'Aerschot  
 
Giovanna, signora di Vierzon e Maizières  
Guglielmo II, duca di Jülich  
Guglielmo I, conte di Hainaut Giovanni I, conte di Hainaut  
 
Filippa di Lussemburgo  
Giovanna di Hainaut  
Giovanna di Valois Carlo, conte di Valois  
 
Margherita, contessa d'Angiò  
Guglielmo, duca di Jülich e Gheldria  
Reginaldo I, conte di Gheldria Ottone II, conte di Gheldria  
 
Filippa di Dammartin  
Rinaldo II, duca di Gheldria  
Margherita di Fiandra Guido di Dampierre, conte di Fiandra  
 
Isabella di Lussemburgo, marchesa di Namur  
Maria, duchessa di Gheldria  
Fiorenzo Berthout, signore di Malines Gualtiero VI Berthout, signore di Malines  
 
Maria d'Alvernia  
Sofia Berthout, signora di Malines  
Matilde di Mark Engelberto I, conte di Mark  
 
Elisabetta di Valkenburg  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici, De captivitate Reynaldi, pag. 296
  2. ^ a b (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 191
  3. ^ a b c (NL) Kronijk van Arent toe Bocop, pag. 195
  4. ^ (LA) Urkundenbuch für die Geschichte des Niederrheins, Volume 3, doc. 306, pag. 248
  5. ^ a b (LA) Chronologia Johannes de Bek, cap. 81a, pag 273
  6. ^ (FR) Urkundenbuch für die Geschichte des Niederrheins, Volume 3, doc. 161, pag. 120 e 121
  7. ^ a b c (LA) Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici, De captivitate Reynaldi, pag. 295
  8. ^ (FR) #ES Trophees tant sacres que profanes de la duché de Brabant ..., Volume 1, pag. 489
  9. ^ (LA) Rerum Belgicarum Annales Chronici Et Historici, pag. 296 e 297
  10. ^ (FR) Histoire de la maison de Chastillon-sur-Marne, pagg. 162 - 164
  11. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores Rerum Germanicarum, Nova Series, Tome VI, Chronica Comitum de Marka, Fortsetzung, pag. 106 Archiviato il 14 aprile 2018 in Internet Archive.
  12. ^ (FR) Histoire de la maison de Chastillon-sur-Marne, pag. 164
  13. ^ a b Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pag. 433
  14. ^ (FR) #ES Trophees tant sacres que profanes de la duché de Brabant ..., Volume 1, pagg. 504 - 507
  15. ^ All'epoca il passaggio di un esercito, mancando mezzi logistici e di sussistenza, era sempre sinonimo di saccheggi e violenze, anche per un territorio amico.
  16. ^ Histoire générale du IVe siècle à nos jours, pagg. 432-433
  17. ^ (FR) Chronique normande de Pierre Cochon, pag. 211
  18. ^ a b (LA) #ES Kroniek van Johannes de Beke, pag 328
  19. ^ (LA) Scriptores rerum silesiacarum: oder, Sammlung schlesischer ..., Volume 1, pag. 145
  20. ^ (LA) Diplomatum Belgicorum nova collectio, Volume 4, caput CXVII, pagg. 282 -284
  21. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : DUKES of GELRE (JÜLICH)- WILHELM
  22. ^ (EN) #ES Genealogy : Cleves 1 - Wilhelm III

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Duca di Jülich Successore
Guglielmo II 1393-1402 Rinaldo
Predecessore Duca di Gheldria Successore
Maria 1380-1402 Rinaldo
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