Giuseppe Marraghini

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Giuseppe Marraghini
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Equitazione
Specialità Corse a pelo
Carriera
Palio di Siena
Soprannome Saltatore
Esordio 3 luglio 1842
Chiocciola
Ultimo Palio 2 luglio 1854
Istrice
Vittorie 1 (su 18[1] corse)
Ultima vittoria 18 agosto 1842
Istrice
 

Giuseppe Marraghini detto Saltatore (Montevarchi, 22 febbraio 1822 – ...) è stato un fantino italiano.

Noto anche come Gobbo e Marraghino,[2][3] vinse una volta il Palio di Siena, il 18 agosto 1842 per l'Istrice.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Il debutto di Saltatore in Piazza del Campo ebbe luogo al Palio del 3 luglio 1842 con la Chiocciola: la carriera si concluse con una caduta alla curva di San Martino, ma il morello toccato in sorte alla contrada di San Marco[4] non doveva essere dei più facili, se le cronache lo definirono "un cavallo che nessuno potea reggere".[5]

Il successivo 17 agosto Saltatore corse l'ordinario Palio dell'Assunta per l'Istrice. L'indomani, la contrada di Camollia[6] lo confermò per la carriera straordinaria indetta da un comitato cittadino e da disputarsi, alla presenza del granduca Leopoldo II, della consorte Maria Antonia e della sorella Maria Luisa,[7] fra tutte le diciassette contrade senza l'uso del nerbo. Saltatore partì subito in prima posizione e, approfittando della caduta, causata da un cane vagante, alla prima curva di San Martino di più di dieci contrade,[8] fece subito il vuoto dietro di sé. A contrastare l'Istrice rimase solo il Nicchio, il cui fantino, Betto, fu però disarcionato al secondo giro da Bonino, portacolori della Chiocciola.[9] Il cavallo del Nicchio proseguì la corsa scosso, ma fu fermato all'ultima curva del Casato[8] e Saltatore poté conquistare la sua prima e unica vittoria, ottenendo altresì un premio di 30 lire.[9]

La carriera del Marraghini proseguì senza ulteriori affermazioni, correndo comunque con una certa regolarità per i successivi undici anni.

Il 3 luglio 1853, con il giubbetto dell'Aquila, Saltatore non poté prendere parte al Palio per un serio infortunio occorsogli durante le fasi della mossa: al momento del via, impattò con il cavallo sul canapo ancora teso e, insieme a Piccolo Campanino e Gobbo Fenzi (fantini rispettivamente del Nicchio e del Valdimontone), cadde violentemente a terra. Fu Saltatore ad avere la peggio: il fantino perse i sensi e, ripresosi poco dopo, non fu in grado di rimontare a cavallo, anche perché ferito e sanguinante.[10] La mossa fu annullata e ripetuta, ma il cavallo dell'Aquila vi prese ugualmente parte da scosso, accompagnato da un lacchè, che lo lasciò libero al calare del canapo.[11]

Saltatore si ristabilì in poco tempo, tanto da ripresentarsi in Piazza già ad agosto dello stesso anno con il Bruco, per poi concludere la propria carriera al Palio successivo, il 2 luglio 1854, con il giubbetto dell'Istrice.

Presenze al Palio di Siena[modifica | modifica wikitesto]

Le vittorie sono evidenziate ed indicate in neretto.

Palio Contrada Cavallo Note
3 luglio 1842 Chiocciola Morello di P. Cianchelli scosso
17 agosto 1842 Istrice Morello di G. Bianciardi
18 agosto 1842 Istrice Morello di L. Barbetti
2 luglio 1843 Istrice Morello di S. Guerranti
16 agosto 1843 Selva Morello di G. Bianciardi
2 luglio 1844 Drago Morello di A. Giglioli
16 agosto 1844 Drago Morello di A. Riccucci
2 luglio 1845 Istrice Baio di F. Bianchini
16 agosto 1846 Lupa Baio di G. Casini scosso
4 luglio 1847 Valdimontone Baio di S. Rogani scosso
15 agosto 1848 Istrice Grigio di F. Santini
16 agosto 1849 Giraffa Baio di A. Ciabattini
2 luglio 1850 Oca Morello di V. Pieragnoli scosso
17 agosto 1851 Leocorno Morello di L. Grandi
2 luglio 1852 Civetta Morello di L. Grandi
16 agosto 1852 Aquila Grigio di L. Rigaccini
16 agosto 1853 Bruco Morello di S. Franci
2 luglio 1854 Istrice Morello di C. Brandani

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dal conteggio si esclude il Palio del 3 luglio 1853, che Saltatore non poté disputare per un infortunio occorsogli nelle fasi della mossa.
  2. ^ Fantino:Saltatore, su Archivio del Palio di Siena. URL consultato il 2 settembre 2023.
  3. ^ Marraghini Giuseppe (Saltatore), su Il Palio.org. URL consultato il 2 settembre 2023.
  4. ^ La Chiocciola è anche conosciuta come "contrada di San Marco", dal nome della strada principale che attraversa il rione.
  5. ^ Antonio Zazzeroni, Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914, Siena, Edizioni Periccioli, 1982.
  6. ^ L'Istrice è altresì noto come "contrada di Camollia", dal nome dell'omonima via in cui si trovano la sede e l'oratorio del rione.
  7. ^ Paolo Tertulliano Lombardi, Memorie di Palio a cavallo di tre secoli., Siena, Cantagalli, 2003, ISBN 8882721132.
  8. ^ a b Alberto Fiorini, Storia del Palio per immagini, Ospedaletto, Pacini Editore, 2019, p. 200, ISBN 978-88-6995-339-2.
  9. ^ a b Antonio Zazzeroni, Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914, Siena, Edizioni Periccioli, 1982.
  10. ^ Paolo Tertulliano Lombardi, Memorie di Palio a cavallo di tre secoli., Siena, Cantagalli, 2003, ISBN 8882721132.
  11. ^ Antonio Zazzeroni, Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914, Siena, Edizioni Periccioli, 1982.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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