Giovanni Guerrini (pittore)

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Giovanni Guerrini

Giovanni Guerrini (Imola, 29 maggio 1887Roma, 20 marzo 1972) è stato un architetto, pittore e incisore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo della Civiltà italiana (1984)

Giovanni Guerrini nacque il 29 maggio 1887 a Imola, da Pietro e Virginia Poggi Pollini.

Nel 1902 iniziò i sui studi artistici presso la Scuola di Arti e Mestieri di Faenza diretta da Antonio Berti ed ebbe un durevole contatto con il gruppo di artisti del "Cenacolo Baccariniano" e con una cultura sensibile a orientamenti simbolisti e alle suggestioni dell'Art Nouveau e dello Jugendstil viennese. Prosegui il suo percorso di studi attraverso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove frequentò il maestro simbolista Adolfo De Carolis e nel 1913 conseguì il diploma per l'insegnamento del disegno presso l'Accademia delle Belle Arti di Bologna. Si sposò con Alba Poletti, e iniziò l'insegnamento, prima (1914-15) di disegno costruttivo e architettonico presso la Scuola Minardi di Faenza, poi dal 1915 come titolare di cattedra di architettura e pittura decorativa all'Accademia di Belle Arti di Ravenna, dove nel 1926 istituì un corso per l'insegnamento del mosaico. Si dedicò alla pittura, all'affresco, all'incisione con stile simbolista e déco. Partecipò alla Biennale di Venezia nel 1922.

Partecipò anche con manifesti e mobili di suo disegno alle Biennali dell'ISIA di Monza.

Palazzo della Civiltà italiana, modello del 1940 circa. Esposto al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.

Nel 1922 un incendio di origine dolosa distrusse le decorazioni murali che aveva dipinto nel Palazzo delle Cooperative di Ravenna. In un secondo tempo il suo stile divenne più realistico. Nel 1927 ricevette dall'ENAPI (Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie) l'incarico di progettazione di numerose botteghe artigiane sparse in tutta Italia e si trasferì a Roma. Da questo momento la sua attività si risolse prevalentemente alla promozione delle arti applicate per le quali egli stesso fornÌ disegni e modelli (vetri, ceramiche, oggetti, ricami, stoffe ecc.), auspicandone un rinnovamento sia attraverso l'organizzazione di mostre e concorsi, sia dalle pagine del periodico "Cellini". Negli anni successivi allestÌ numerose mostre della Sezione dell'Enapi, e nel 1929 all'Esposizione Internazionale di Barcellona e alla Fiera Internazionale di Lipsia. Nel 1931 curò l'arredo del Palazzo dell Esposizioni a Roma in occasione del I Quadriennale e venne premiato per il progetto della chiesa dell'Enapi alla Mostra internazionale d'arte sacra di Padova, nel 1934 con la Sezione Enapi partecipò alla V Esposizione internazionale d'arti decorative e industriali di Milano. Nel 1934 ricevette il premio dell'Accademia d'Italia. A una così intensa e molteplice attività, Guerrini affiancò la costante partecipazione alle Esposizioni Nazionali più prestigiose presentando i suoi dipinti e lavori di grafica (Biennali di Venezia e Quadriennali di Roma) mostrando di optare ormai per una distanza dalla cultura simbolista a favore d'indirizzi più aggiornati alla cultura del gruppo "Novecento"".

Progettò, insieme agli architetti Ernesto Bruno Lapadula e Mario Romano, il Palazzo della Civiltà Italiana all'EUR di Roma.

Fondò a Ravenna l'Istituto Statale d'Arte per il mosaico e lo diresse dal 1961. Morì a Roma nel 1972.

Giudizio critico[modifica | modifica wikitesto]

Temperamento eclettico, naturalmente propenso alla sperimentazione, il Guerrini si cimenta in un'attività artistica poliedrica. Alla pittura affianca soprattutto una costante applicazione alla grafica raggiungendo esiti di grande raffinatezza nell'incisione e nella litografia oltre che interessanti proposte come progettista di oggetti e arredi, frutto di opportuna sintesi tra esigenze funzionali e decorative: si segnala in questo ambito la collaborazione con l'Ebanisteria Casalini di Faenza per i progetti di mobili e con la ditta Fratelli Matteucci di Faenza con progetti per lampadari, cancellate ed elementi in ferro.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Sera in Alto Adige, olio su tavola;
Paesaggio, collane e alberi, olio su tavola;
Venezia L'isola dio S. Giorgio, olio su tavola;
Varie litografie.
Autunno in Romagna, 1925, olio su tavola.
Confidenze, olio su faesite;
Romagna, 1931, olio su tavola;
Romagna Solatia, 1932, olio su compensato.
Autunno Romano, olio su tavola;
Scatola, 1927, porcellana;
Urna, 1929, ottone martellato,
stampe, acqueforti, litografie.
Val Funes olio su tela;
Messi di Romagna, olio su tavola;
Dimaro in Val di Sole.
  • Quadriennale:
Colline di Romagna, 1938, olio su tavola.
  • Camera dei Deputati:
Le terme di Caracalla, olio.
Tor Sanguigna, olio;
Le terme di Caracalla, 1934, olio.
  • Lima, Museo d'Arte Italiana: Contemplazione, litografia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Franco Bertoni (a cura di), Giovanni Guerrini. Dalla bottega dell'arte al Made in Italy, Imola, La mandragora.
  • Elisabetta Colombo Guerrini, Giovanni Guerrini. Metalli, Imola, La mandragora.

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Controllo di autoritàVIAF (EN9752583 · ISNI (EN0000 0000 6685 6726 · BAV 495/314652 · ULAN (EN500186880 · LCCN (ENnr97027188 · GND (DE137381131 · WorldCat Identities (ENlccn-nr97027188