Gino Franzi (architetto)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Luigi Franzi, detto Gino (Pallanza, 19 luglio 1898Milano, 19 febbraio 1971), è stato un architetto italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce sul Lago Maggiore a Pallanza, il 19 luglio 1898 da Vittorio e Maria Broggi, figlia del celebre architetto Luigi Broggi[1][2][3]. Nel 1924, all’età di ventisei anni, si laurea in Architettura presso il Regio Politecnico di Torino e, sempre in quell’anno, inizia il suo apprendistato come architetto nello studio di suo zio Carlo Broggi a Roma, dove avrà domicilio in Via Giuseppe Sacconi 2[1][2][3].
Proprio in questo periodo della sua vita ha l'opportunità di conoscere Giuseppe Vaccaro[1][2][3]. Dal 1926 risulta essere iscritto al Partito Nazionale Fascista[1]. Nel corso degli anni si trasferisce a Milano dove inizia, insieme a suo figlio Tommaso, a collaborare con lo "Studio Bega", fondato dall'architetto Melchiorre Bega nel 1930[4][5].

Durante la sua carriera diventerà uno dei principali esponenti del razionalismo italiano e, infatti, parteciperà a vari concorsi che, vincendoli, gli permetteranno di realizzare varie opere[3][6].

Muore a Milano il 19 febbraio 1971, a 72 anni[2]. Riposa al Cimitero Monumentale di Milano, nell'edicola Broggi[7].

Principali concorsi e opere realizzate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d N. 1 Verbale d’Assemblea, su ordine.architettiroma.it.
  2. ^ a b c d e f g Franzi, Luigi, su societaverbanisti.it.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Pica Agnoldomenico, Nuova architettura italiana, Milano, Hoepli, 1936, p. 91.
  4. ^ Studio Bega, su web.tiscali.it.
  5. ^ La Torre Galfa di Melchiorre Bega: Architettura e Costruzione, Gangemi Editore, p. 29, ISBN 9788849295498.
  6. ^ Torna l’antica biglietteria emblema della città veloce. Sportelli e uffici della Gtm nel gioiello di Franzi, su filtabruzzo.it.
  7. ^ Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
  8. ^ Papini Roberto, Architetti italiani moderni, in Emporium - Rivista mensile illustrata d'arte e di cultura, Vol. LXXVI - n. 452, Agosto 1932, Anno XXXVIII - n. 8.
  9. ^ L'architettura a Pescara a nella prima metà del novecento, 2005, Archivio di Stato di Pescara, pag. 64, Raffaele Giannantonio, La modernità diffusa: Pescara e l'architettura dall'eclettismo al razionalismo..

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN96345382 · SBN UFIV010659 · ULAN (EN500091026 · GND (DE139436022